Biden ricomincia da Fauci

Il presidente eletto chiama in squadra il virologo sopravvissuto all'epico scontro con il negazionista Trump. "Ho accettato la proposta al volo", ha detto. Circa 280.000 persone sono morte per il virus negli Stati Uniti.

(WSC) WASHINGTON – Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergies and Infectious Diseases (NIAID) degli Stati Uniti, ha dichiarato di aver accettato l’invito del presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden di essere il principale consigliere medico sotto la sua amministrazione una volta che si sarà insediato.

In un’intervista con NBC News, il principale epidemiologo statunitense ha dichiarato di aver accettato la proposta di Biden “al volo”.

Biden ha annunciato il giorno prima che intendeva offrire a Fauci di “rimanere nello stesso identico ruolo che ha avuto con tutti gli ultimi presidenti”.

Image: Coronavirus Greece

Joe Biden ricomincia da Anthony Fauci. Ha chiesto al virologo che Donald Trump ha trasformato in una star mondiale (salvo poi criticarlo e metterlo da parte per eccesso di popolarità) di restare nell’amministrazione. E non solo come capo del Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) che Fauci dirige dal 1984, ma anche come suo consigliere personale alla Casa Bianca sul coronavirus.

“Gli ho chiesto di restare nello stesso ruolo che ha ricoperto con i precedenti presidenti, gli ho chiesto di diventare il mio capo consigliere medico e di essere parte della squadra sul Covid”, ha riferito Biden alla Cnn, durante la prima intervista rilasciata dall’Election Day.

Un’emittente amica e un palco familiare, lo storico teatro ‘Queen’, a Wilmington, la sua città, nel Delaware, quel ‘basement’ – per dirla con Trump – dove ha tenuto tutti i principali eventi della sua campagna elettorale e dove sta organizzando tutti gli incontri della fase di transizione.

“Farò il vaccino, pubblicamente, non appena Fauci dirà che è sicuro”, ha proclamato Biden, per non essere da meno rispetto ai predecessori, Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama che hanno dichiarato di essere pronti a dare l’esempio.

Neanche il tempo di incontrare il team del presidente eletto, che Fauci ha già quasi creato un incidente diplomatico: è stato costretto a scusarsi, dopo aver manifestato scetticismo sulle procedure di approvazione del vaccino dell’americana Pfizer nel Regno Unito.

L’autorità sanitaria britannica Mhra (Medicine and Healthcare Regulatory Agency) ha dato il via libera mercoledì e dopo le parole di Fauci ha diffuso un comunicato assicurando di aver effettuato una revisione accurata del vaccino, senza scorciatoie. Così il Virologo in Chief ha corretto il tiro, sulla Bbc, perché il messaggio arrivasse a Londra forte e chiaro: “Penso che ci sia stato un fraintendimento e per questo mi dispiace e mi scuso. Ho fiducia nella comunità scientifica e nelle authority del Regno Unito. Non intendevo accusare di negligenza anche se è sembrato così. Il vaccino sarà sicuro, efficace, la gente nel Regno Unito lo riceverà e noi seguiremo presto”, con il via libera’ dell’Fda (Food and Drug Administration) atteso entro metà dicembre.

Ma una cosa è avere il vaccino e un’altra è somministrarlo. “Per questo speriamo che il Senato faccia qualcosa, risponda all’immediata necessità di cassa”, ha reclamato Biden, appoggiando la proposta bipartisan da 900 miliardi di dollari di aiuti perché “sarebbe un buon inizio”. Certo ne “serviranno molti di più” per distribuire il vaccino, tenere le scuole aperte in sicurezza e compensare le perdite delle attività costrette ad una temporanea chiusura, ha spiegato Biden, con sullo sfondo l’aquila, logo del presidente, e al suo fianco (ma non troppo per il distanziamento sociale) la vice Kamala Harris.

“Su ogni questione che impatta sul popolo americano, siamo partner”, ha assicurato Harris segnalando di essere coinvolta in ogni importante decisione. Quando l’intervistatore le ha chiesto quale sarà il suo portafoglio, se ad esempio guiderà la task force sul coronavirus come oggi fa il vice presidente Mike Pence, è stato Biden a prendere la parola: “Qualunque cosa io non sarò in grado di seguire personalmente sarà con fiducia affidata a lei” e in ogni caso “non c’è una singola decisione che io abbia preso, che non sia stata prima discussa con Kamala”.

All’unisono i due hanno commentato il fatto che Trump starebbe pensando a concedere una grazia preventiva a se stesso e al suo clan di familiari e amici, segnalando “un diverso approccio” con la nuova amministrazione che crede nell’indipendenza della Giustizia dalla politica.

Forse pensando a John Kennedy che il 20 gennaio del 1961, nel suo famoso discorso d’insediamento disse: “Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, chiedetevi cosa voi potete fare per il vostro Paese”, Biden, esattamente 60 anni dopo, chiederà a tutti gli americani di fare la loro parte indossando la mascherina nei primi 100 giorni del suo mandato. “Mascherine solo per 100 giorni, non per sempre. Cento giorni e sono sicuro che ci sarà un significativo calo dei contagi”. Cento giorni sulle orme di Kennedy, ma soprattutto di Franklin Delano Roosevelt che si insediò ai tempi della grande depressione. “Perché le attuali circostanze, con la pandemia – osserva – non sono molto diverse da quello che successe nel 1932”.

Oltre 276.000 persone sono morte per il coronavirus negli Stati Uniti e ieri c’è stato un nuovo record di ricoveri, oltre 100.000. “Per la lotta al virus servono standard nazionali”, uguali per tutti gli Stati, come l’ordine di indossare le mascherine negli uffici federali e sui mezzi di trasporto che Biden firmerà non appena insediato.

Trump e il Grand Old Party si rifiutano di riconoscere la vittoria del democratico e dall’Election Day hanno raccolto la cifra record di 207,5 milioni di dollari per finanziare i ricorsi legali contro i presunti brogli. Eppure “ci sono stati diversi repubblicani eletti che mi hanno chiamato, a titolo personale per le congratulazioni” rivela Biden “capisco la loro posizione e la reticenza fino a quando la partita non sarà chiusa con il voto del collegio elettorale”.

The Donald potrebbe anche snobbare l’inaugurazione del successore. “Non sarebbe uno sgarbo personale nei miei confronti” conclude l’ex vice presidente “ma nei confronti del Paese” che avrebbe bisogno di “un pacifico trasferimento di poteri” dopo tutto questo caos.

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