Italia in lockdown duro dal 19 dicembre, tutti in zona rossa

Negozi, bar e ristoranti chiusi nei giorni festivi e prefestivi: il governo deve impedire quanto accaduto negli ultimi giorni. Folle assurde in strada nelle grandi città.

(WSC) ROMA – L’emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Resta alto il numero di contagiati e ricoverati, preoccupa ancora di più la quantità di decessi giornalieri. Per questo il governo, viste anche le immagini provenienti dalle città, con gente ammassata per le strade dello shopping sta per assumere misure ancora più drastiche, si va verso la zona rossa in tutto il Paese.

Oggi si deciderà se far scattare il provvedimento già il 19 e 20 dicembre — come vorrebbe l’ala rigorista del governo — o se invece slittare a ridosso del Natale. Il divieto di spostamento a Natale, il 26 dicembre e l’1 gennaio 2021 sarà eliminato soltanto per i piccoli comuni, il resto d’Italia sarà invece considerato come «zona rossa». Si adotterà il «modello Merkel », come invocato più volte dal ministro della Salute Roberto Speranza che adesso ribadisce: «È importante che vi sia consapevolezza da parte di tutti che la situazione è ancora molto seria».

Roma, "Sconfortante folla al centro, ancora non si è capito che bisogna  stare a casa"

Negozi, bar e ristoranti chiusi nei giorni festivi e prefestivi: è la stretta che il governo potrebbe decidere già oggi per impedire quanto accaduto negli ultimi giorni. Di fronte alla folla nelle strade, alle migliaia di persone in fila per far shopping e per entrare nei ristoranti, oppure ammassate fuori e dentro i bar per pranzi e aperitivi, “nuovi provvedimenti diventano inevitabili” per fermare i contagi da Covid- 19. E così, durante il vertice d’urgenza chiesto dal Pd e convocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capidelegazione, passa la linea del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che rappresenta il M5S: convocazione urgente del Comitato tecnico scientifico per decidere, con la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, nuove “misure anti-assembramento”.

Chi si aspettava una deroga ampia rispetto al divieto di spostamento tra comuni resterà deluso. La mozione che potrebbe essere depositata questa mattina in Senato dai partiti della maggioranza prevede che il giorno di Natale, il 26 dicembre e l’1 gennaio 2021 si possa uscire soltanto dai confini dei centri con meno di 5.000 abitanti e raggiungere posti che si trovano a una distanza massima di 30 chilometri.

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