Crack Etruria: “Fuori i soldi!”. Chiesti 400 milioni di danni agli ex manager

Il liquidatore vuole 10,8 milioni a testa da 37 dirigenti ritenuti responsabili in solido, tra questi anche il papà della Boschi.

Un richiesta risarcitoria di 400 milioni per danni causati dalla loro gestione. L’ha presentata al tribunale civile di Roma Giuseppe Santoni, liquidatore della Banca Etruria. L’azione di responsabilità è stata intrapresa nei confronti degli ex amministratori della banca. La notizia è riportata questa mattina da Corriere della Sera, Messaggero e Stampa.

Tra le 37 persone chiamate come responsabili in solido del crac di Banca Etruria figurano due ex presidenti, Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi, quattro ex vicepresidenti, Giovanni Inghirami, Giorgio Guerrini, Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena, un ex direttore generale, Luca Bronchi, e altri 31 fra ex membri degli ultimi tre Cda, che si sono succeduti dal 2010 al 2015, e revisori dei conti. La media è di 10,8 milioni a testa.

Un anno e mezzo fa il liquidatore dell’istituto di credito aretino aveva inviato una lettera agli ex dirigenti della banca con cui, in via bonaria, aveva chiesto di pagare 300 milioni di danni, minacciando altrimenti un’azione di responsabilità davanti ai giudici. Richiesta caduta nel vuoto, così il liquidatore ha deciso di procedere con l’istanza in tribunale. Nella citazione Santoni indica come motivi alla base dell’azione di responsabilità “l’erogazione e la successiva gestione di mutui e finanziamenti anche in conflitto di interessi; il depauperamento del patrimonio sociale mediante numerose altre iniziative contrarie alla prudente gestione (in via esemplificativa e non esaustiva: conferimento di incarichi consulenziali; rilevanti premi aziendali non dovuti ed ulteriori operazioni non trasparenti); le iniziative di indebito e illecito ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia”.

Sul fronte penale, sono diversi i filoni di inchiesta. Tra questi, il più importante è quello relativo alla bancarotta per il dissesto dell’istituto che vede 22 ex dirigenti indagati, tra i quali non figura Pier Luigi Boschi, coinvolto in un’altra inchiesta per bancarotta legata alla liquidazione concessa all’ex direttore generale, Luca Bronchi.

Tag

Partecipa alla discussione

1 commento

  1.   

    …tanto i soldi nascono sugli alberi… che vuoi che sia un milione, 10 milioni… un miliardo, diaci miliardi. E’ tutta un’illusione.
    Qusta non è neanche gente, è roba costruita… come i soldi che son chimati a volte a gestire e altre volte a versare.
    E’ roba inventata. Non esistono negli uni ne gli altri.
    E’ tutta finzione.
    Lo spettacolo deve andare avanti.