Boicottaggio contro ‘Rai 1’: crollano ascolti di Fazio, male le Parodi sister

Negativo debutto di Domenica In (12,3% di share), “Che tempo che fa” cala sotto al 15%. E Orfeo si scorda della Gabanelli.

Altra domenica da dimenticare in casa Rai. Non solo c’è stata la terza sconfitta consecutiva di Fabio Fazio, battuto ancora dalla fiction Mediaset L’isola di Pietro con Gianni Morandi (14,9% contro 16,6), ma anche il debutto di Domenica in targato sorelle Parodi (Benedetta e Cristina) è andato male, superato in ascolti da Domenica in.

Il giudizio più corrosivo su Domenica in arriva proprio da un ex direttore, Fabrizio Del Noce. «Una trasmissione a dir poco deprimente. Mi vergogno di essere stato direttore di RaiUno – dice Del Noce – Fa male al cuore vederla ridotta così».

Certo un flop di tanto in tanto non si nega a nessuno ma la Rai sta affondando e visto che sempre di carrozzone pubblico si tratta non stupisce che l’opposizione intervenga a bacchettare le scelte dei piani alti di viale Mazzini. «Crollano ascolti Che tempo che fa e Domenica in. Risultati disastrosi per RaiUno con Fabio Fazio e con le sorelle Parodi», twitta Renato Brunetta, capogruppo Fi alla Camera.

E il senatore azzurro Maurizio Gasparri stigmatizza «il disastroso il bilancio del sabato sera e della domenica» evidenziando che con «Fazio, siamo di fronte a un disastro annunciato e cercato». Gasparri sottolinea l’inesorabile perdita di ascolti «dal 14,9 al 14,1 di share nella stessa sera» e chiede la chiusura del programma. Anzi invita la Rai a «chiedere un risarcimento a L’ Officina, la società di Fazio che ha spillato milioni di euro dalle casse del servizio pubblico per un programma datato, stantio». Infine Gasparri segnala «la catastrofe della domenica pomeriggio, con il debutto di Domenica In ferma al 12,3 per cento, che ha fatto rimpiangere una volta di più per qualità e ascolti la cacciata senza senso di Giletti». Insomma, conclude il senatore di Fi occorre «cambiare squadra subito o la crisi di RaiUno sarà definitiva, con tutto quello che ne consegue».

Anche il sindacato Usigrai attacca la scelta di traslocare Fazio da RaiTre a RaiUno. «Tre puntate, sempre più giù. Il risultato della strapagata trasmissione di Fabio Fazio è preoccupante: perdere in questo modo la prima serata della domenica è pericoloso – scrive in una nota l’Usigrai – Un errore grossolano trasferire pari pari una formula da RaiTre a RaiUno».

Il popolo del web attacca la Rai e soprattutto Fazio con diversi hashtag tra i quali spicca #BoicottaFazio. Giuseppe Sarno ironizza e si chiede quando «Fazio arriverà ad avere meno ascoltatori di quanti soldi incassa all’anno» mentre Nick Name non ha voglia di scherzare e punta il dito contro i dirigenti di RaiUno chiedendosi se «pagheranno per disastro, anche economico» di Fazio. Peppino 23 invece ricorda che «la volontà del popolo si può applicare anche con il telecomando» invitando quindi a boicottare il programma di Fazio. Chiara Pellegrini ha apprezzato «la grandezza dello scrittore Camilleri» ma aggiunge «la spocchiosità e la mediocrità di Fazio fanno paura». Anche per la senatrice di Fi Anna Maria Bernini il «passaggio di rete di Che tempo che fa ha causato danni a tutta la Rai».

 

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2 commenti

  1.   

    la mia su fazio.  pagare una supposta così tanto è un disonore per i tanti , ora pochi, culi che lo guardano.

  2.   

    Ma da quanto è che insisto perchè la rai venga venduta pure regalata. se poi non sapete a chì  io propenderei per regalarla a de benedetti. Così non si sentirà in stato di inferiorità con berlusconi. ma diamine i dipendenti mediaset son circa 5ooo alla rai sono in 20000  . fanno programmi obsoleti e pagano degli emeriti cretini per trasmissioni cretine. Almeno berlusconi è gratis. Si può dire che è l’ennesimo fallimento del centrosinistra o ppure no’