Auto, cinesi di Great Wall confermano interesse su Fca. Ma non c’è negoziato

Cosa costa non negare? Gli analisti hanno parecchi dubbi sulla capacità del gruppo asiatico di finanziare una possibile acquisizione.

Great Wall conferma l’interesse per il gruppo Fiat Chrysler, ma afferma di non aver negoziato con la casa automobilistica o siglato alcun accordo scritto.

Lo specifica la stessa compagnia automobilistica cinese, dopo le recenti indiscrezioni.

Le contrattazioni del titolo Great Wall sono state sospese oggi alla borsa di Hong Kong, proprio in attesa di chiarimenti. Gli scambi riprenderanno regolarmente domani, 23 Agosto.

Intanto alla Borsa di Milano le azioni FCA continuano la seduta al ribasso, sulla nota del gruppo cinese, dopo un avvio stamane in rialzo.

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«Abbiamo sempre avuto l’interesse e l’intenzione di acquistare Fca». I cinesi di Great Wall Motors, non solo confermano le indiscrezioni anticipate dal sito americano Automotive News questa mattina a proposito del marchio Jeep, ma rilanciano attraverso le parole di un portavoce a colloquio con il Financial Times. Nel mirino del big player della Repubblica popolare ci sarebbe insomma l’intero gruppo italo-americano dell’automotive. Gli analisti – precisa Ft – hanno però dubbi sulla capacità del gruppo cinese di finanziare una possibile acquisizione. Great Wall ha una capitalizzazione di mercato di 18,1 miliardi di dollari e un utile netto lo scorso anno di 1,6 miliardi di dollari. Fca ha una capitalizzazione di 16,45 miliardi di euro e un debito netto di 4,2 miliardi di euro.

A una settimana di distanza dai primi rumor arriva una parziale conferma rispetto alle voci di un interesse cinese per gli asset Fca. Il presidente di Great Wall, gruppo specializzato nei Suv, ha confermato di guardare con attenzione a Jeep. In particolare, il presidente Wan Fengying, in una mail inviata ad Automotive News, ha scritto che il gruppo asiatico ha intenzione di acquistare Jeep e che, seppure in maniera indiretta, sarebbero stati avviati dei contatti con Fca per intavolare un negoziato.

La compagnia guidata da Sergio Marchionne ha comunque precisato di «non essere stata approcciata da Great Wall Motors riguardo al brand Jeep o ad altre questioni relative al suo business».

Lo si legge in una nota in cui il Lingotto sottolinea di «essere impegnato nel perseguire il suo piano 2014-2018, di cui ha raggiunto ogni obiettivo alla data odierna e al cui completamento mancano solo sei trimestri».

Come è noto il gruppo è alla ricerca di un partner che ne possa incrementare sensibilmente il perimetro per poter mantenere, visto il contesto fortemente competitivo del settore, una marginalità rilevante.

Tuttavia, stanti i risultati raggiunti nell’ultima trimestrale che hanno visto la redditività salire al 6,7%, non vi è alcuna ragione d’urgenza.

Soprattutto appare improbabile che Fca voglia rinunciare a un asset chiave per il futuro.

Il brand Jeep è certamente uno dei più noti e come hanno sottolineato anche diversi analisti nei giorni scorsi è anche quello che in prospettiva potrà garantire le maggiori soddisfazioni al gruppo guidato da Marchionne.

Quanto a Great Wall Motor, questo è uno dei principali costruttori privati cinesi con oltre 30 holding sussidiarie e 60 mila dipendenti. Il principale azionista, con il 40% del capitale, è il magnate cinese Wei Jianjun, uno degli uomini più ricchi del paese.

La compagnia, quotata alla Borsa di Hong Kong, è detenuta al 30% anche dal governo locale della città di Boading e opera pure oltre i confini nazionali, soprattutto nei paesi in via sviluppo.

Come detto, la produzione è concentrata principalmente nella categoria Suv è proprio questa sarebbe la ragione di tanto interesse per Jeep: creare il colosso mondiale di uno dei segmenti più redditizi del settore. In Italia il marchio è presente dal 2006. Nel pomeriggio i cinesi hanno alzato le ambizioni, comunicando che l’interesse riguarderebbe l’intero gruppo italoamericano.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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