Uber-Didi Chuxing: rivali o conflitto di interessi? Quattro i grandi investitori in comune

Uber e Didi Chuxing, aziende leader nel settore del ride-hailing, forse a ragion veduta definite le nuove frontiere del trasporto privato, sono player principali dello stesso mercato e …

Uber e Didi Chuxing, aziende leader nel settore del ride-hailing, forse a ragion veduta definite le nuove frontiere del trasporto privato, sono player principali dello stesso mercato e proprio per questo in feroce competizione. Almeno in teoria.

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Perché nella pratica le due società, che hanno aperto dopo i grandi successi degli ultimi anni all’arrivo di capitali da parte di investitori esterni, ne hanno ben quattro in comune. E non solo nemmeno investitori di poco rilievo, perché parliamo di BlackRock, Hillhouse Capital Group, l’hedge fund Tiger Global e il colosso delle assicurazioni China Life.

Giusto per ricordare qualche numero, Uber, leader negli Stati Uniti e in gran parte del mondo, ha raccolto più di 13 miliardi di dollari di capitale dal 2009 ad oggi; mentre Didi Chuxing, che rivendica l’87 per cento del mercato cinese per il ride-hailing, ha confermato un round di finanziamento di 7,3 miliardi di dollari, portando la raccolta di fondi totale a di più di 10 miliardi. A queste cifre è logico che in investitori, accademici e manager sorgano dubbi e preoccupazioni su eventuali conflitti di interesse, vista la concreta opportunità di condividere delle informazioni e la possibilità che una società possa prevalere sull’altra.

Anche se ciò che appare all’orizzonte sembra più un accordo tra i quattro investitori big per riuscire a coprire il mercato a livello globale, senza correre il rischio che due aziende forti entrino in conflitto tra loro. In questo modo il guadagno sarebbe doppio e la concorrenza scarsa.

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