Brexit, inglesi già piangono: fuggite in Ue 440 società finanziarie

Un flop l'uscita dall'Europa: 126 società di gestione patrimoniale, 81 banche e 65 assicuratori, 7.400 posti di lavoro delocalizzati fuori dalla Gran Bretagna e 900 miliardi di sterline di operazioni trasferite.

(WSC) LONDRA – Il divorzio tra Europa e Regno Unito ha portato più di 440 società finanziarie ad abbandonare l’isola per trasferire nel continente almeno parte di operazioni, personale, beni ed entità legali. Secondo un rapporto del think thank New Financial citato da Bloomberg, tra queste ci sono 126 società di gestione patrimoniale, 81 banche e 65 assicuratori: complessivamente la Brexit avrebbe portato a circa 7.400 posti di lavoro delocalizzati fuori dalla Gran Bretagna e 900 miliardi di sterline di operazioni trasferite.

Nessuna indicazione precisa però è ancora arrivata su chi sarà a sostituire Londra come hub finanziario dell’Europa. Le risorse in uscita dal Paese infatti per il momento sono state spartite tra diverse città europee, Francoforte, Parigi, Amsterdam e Dublino in testa. “Le aziende stanno migrando o si stanno espandendo in più centri finanziari poiché molte aziende hanno diviso la posizione delle loro attività nell’UE per divisione, o hanno risposto alla Brexit distribuendo il loro personale in modo più uniforme in tutta l’UE”, si legge nel rapporto di New Financial.

Ma l’emorragia di risorse dal Paese non è ancora terminata, secondo il think thank. “Dati gli accordi di equivalenza limitati in atto, nel tempo prevediamo che ci sarà un flusso gocciolante di affari e attività dal Regno Unito all’UE – ha dichiarato il fondatore di New Financial William Wright – Dato che l’UE tiene una linea più dura sulla località delle attività e dei singoli, ci aspettiamo che questi numeri in primo piano aumentino in futuro”. (Teleborsa)

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