Weidmann (Bundesbank): nuovo attacco a Draghi

«Quanto più a lungo si rimane una una situazione ultra-espansiva, minore efficacia hanno le politiche monetarie», ha detto il banchiere tedesco. La Bce e’ pronta ad agire per …

«Quanto più a lungo si rimane una una situazione ultra-espansiva, minore efficacia hanno le politiche monetarie», ha detto il banchiere tedesco.

La Bce e’ pronta ad agire per rialzare la bassa inflazione e anche il livello dei tassi di deposito puo’ rafforzare la trasmissione del piano di acquisti dei titoli. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. “Se decidiamo – spiega Draghi – che la traiettoria attuale della nostra politica non e’ sufficiente per raggiungere il nostro obiettivo, faremo tutto il possibile per aumentare l’inflazione il piu’ presto possibile”. “Consideriamo il programma di acquisto di asset – aggiunge – uno strumento potente e flessibile, poiche’ puo’ essere aggiustato in termini di entita’, composizione e durata per raggiungere una politica piu’ espansionistica”. “Il livello del tasso sui depositi – dice ancora – puo’ rafforzare la trasmissione del programma di acquisti, anche incrementando la velocita’ di circolazione delle riserve bancarie”. (AGI) .

In attesa degli appuntamenti cruciali di dicembre (il giorno 3 per la Bce, il 15 e 16 per la Fed) la retorica utilizzata dai banchieri centrali viene seguita sempre più da vicino per avere indicazioni utili alle future mosse sui tassi. Dopo la diffusione dei verbali dell’ultimo Consiglio Bce (ieri), stamani all’European Banking Congress 2015 di Francoforte sono previsti a partire dalle 9 gli interventi di Draghi, di Peter Praet, Benoit Coeuré e del vicepresidente Vitor Constancio. Attesi anche i discorsi del banchiere tedesco Jens Weidmann e del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. Sul versante Usa parleranno nel pomeriggio il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard e del presidente della Fed di New York, William Dudley.

Draghi ha per il momento ribadito i concetti dei giorni scorsi, spiegando che la Bce «farà ciò che è necessario per aumentare l’inflazione il più rapidamente possibile» e nominando gli strumenti possibili, fra cui l’aggiustamento del piano di riacquisti di titoli di Stato (Pspp) e il livello del tasso sui depositi. L’euro, già indebolito dopo i dati sui prezzi alla produzione tedeschi (-2,3% in ottobre), ha ulteriormente perso terreno subito dopo le parole del presidente Bce. Il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a due anni (Schatz) ha aggiornato i minimi storici a -0,39%. Piuttosto blando per il momento l’usuale contrappunto del «falco» Weidmann: «Quanto più a lungo si rimane una una situazione ultra-espansiva, minore efficacia hanno le politiche monetarie», ha detto il banchiere tedesco.

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