Sell su oro, crollo a candela argento, alert mercato orso (-24% dal top)

Terremoto per colpa di Trump sul mercato delle commodities, l’oro viene venduto a piene mani, mentre l’argento entra ufficialmente in zona “mercato Orso”.

Il lingotto d’oro (bullion) ha toccato il livello minimo da febbraio a $1,181.60 l’oncia. I trader al Nymex e Cme speculano sul fatto che le possibili (tutte da verificare) politiche economiche del presidente-eletto Donald Trump, per rivitalizzare l’economia degli Stati Uniti, porteranno la Federal Reserve ad alzare i tassi d’interesse ben oltre l’aumento, scontato al 100%, del prossimo dicembre.

Il dollaro nel frattempo ha raggiunto il massimo degli ultimi 13 anni su un paniere di valute mondiali, mentre l’Eur/Usd quota in continuo calo a $1,0541, con la soglia di 1/1 ditero l’angolo.

Per quanto riguarda il silver, dopo aver toccato quota $19 la notte della vittoria di Trump, i prezzi dell’argento sono da quel momento crollati -15% (il più grande calo dall’estate 2013, quando il mercato era in balia dei rumor sulla Fed).

Tutti i grandi speculatori di commodities (chart sotto) hanno mollato in massa le loro posizioni long, per cui questa settimana il silver ha segnato un’altra pietra miliare scendendo a $16,36 l’oncia, un crollo di -24% dal suo massimo post-Brexit (sopra $21). Per questo motivo il metallo prezioso è entrato, ancora una volta, in zona “mercato orso”.