Seimila super-evasori nel mirino del Fisco. Obiettivo: recupero 5-6 miliardi di Iva

Parte la caccia grossa. Il Fisco vuol fare un salto di qualità andando a scovare circa seimila superevasori. L’obiettivo è quello di recuperare almeno 5-6 miliardi sull’Iva non …

Parte la caccia grossa. Il Fisco vuol fare un salto di qualità andando a scovare circa seimila superevasori.

L’obiettivo è quello di recuperare almeno 5-6 miliardi sull’Iva non versata. “Concentrare gli sforzi in particolare sull’evasione dell’Iva”, ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in occasione della prima riunione della Commissione consultiva per il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali che si è svolta al Tesoro. “È importante – sottolinea Padoan – che l’intera amministrazione fiscale continui nello sforzo di adattare i comportamenti alle nuove regole introdotte con la riforma fiscale. A torto o a ragione, il fisco italiano è stato considerato un freno allo sviluppo del Paese. Con le nuove regole lo stiamo trasformando in una leva di sostegno alla crescita; di conseguenza i comportamenti di tutti coloro che vi svolgono un ruolo ci permettono di trasformare i principi ispiratori della riforma in una realtà apprezzata dagli operatori economici”.

In particolare l’Iva evasa sottrae alle casse dello Stato circa 40 miliardi di euro all’anno. L’obiettivo del governo, come sottolineato dal viceministro dell’Economia, Luiogi Casero, è recuperarne almeno 5-6 all’anno tra quest’anno al 2018. Ma vediamo ora un po’ di numeri sul recupero dell’evasione, secondo i dati forniti dall’Agenzia delle entrate. Nel 2014 il recupero è stato di 14,2 miliardi, nel 2015 di 14,9 e nel 2016 di 19 miliardi. In particolare l’anno scorso 10,5 miliardi sono emersi da attività di controllo, 0,5 da versamenti spontanei e 8 da attività di liquidazione. Per quanto riguarda, invece, la voluntary disclosure, ecco come si sono distribuiti i controlli: per il 40,3% i grandi contribuenti, per il 15,3% le grandi imprese, per l’1,4& piccole imprese e lavoratori autonomi.

Nell’incontro di ieri la Commissione si è concentrata sulla ricognizione delle azioni già avviate per ridurre le aree di occultamento di reddito imponibile al fisco. Inoltre, si legge in una nota del Mef, una valutazione approfondita dei risultati ottenuti è indispensabile per affinare gli strumenti di contrasto, affinché risultino efficaci nei confronti di fenomeni che sono tra loro distinti quali evasione, frodi ed elusione. La discussione in seno alla Commissione, quindi, si è soffermata in particolare sull’evasione dell’Imposta sul valore aggiunto, che prelude all’evasione di altre imposte, dall’Ires all’Irpef.

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1 commento

  1.   

    Quando l’economia sarà morta sentiremo parlare ancora di evasione fiscale?