Proteste gialle o deriva gialla?

Ancora tensioni. I dimostranti urlano "sporco ebreo" al filosofo Alain Finkielkraut nel 14° atto di protesta del movimento anti-Macron.

“Non sono né una vittima, né un eroe”, ha detto il filosofo Alain Finkielkraut a proposito degli antisemiti insulti ricevuti ieri in strada a Parigi da alcuni gilet gialli, anche se si è reso conto che molti di quelli che lo offendevano erano pronti a picchiarlo. “Ho sentito l’odio assoluto – ha detto l’intellettuale a Le Journal du Dimanche – e purtroppo non è la prima volta. Avrei avuto paura se non ci fosse stata la polizia, per fortuna erano là”.

La procura di Parigi ha annunciato oggi di aver aperto un’inchiesta sulle offese antisemite di ieri al filosofo Alain Finkielkraut, a margine della manifestazione dei gilet gialli a Parigi, anche se il diretto interessato ha dichiarato oggi alla tv di non voler sporgere denuncia. L’inchiesta è stata aperta per “offesa pubblica per origine, etnia, nazione, razza o religione”.

“Sporco ebreo”, “sporco sionista”, “la Francia è dei francesi”, “Palestina” e “il popolo ti punirà”: queste le grida che si odono in un video postato su Twitter in cui si vede un gruppo di gilet gialli che incrocia nelle strade di Parigi il filosofo e accademico Alain Finkielkraut e prende a insultarlo. Le grida sono estremamente aggressive, il gruppo si infoltisce e si fa più minaccioso fino a quando Finkielkraut viene preso per un braccio da una persona che lo invita ad allontanarsi. Il gruppo lo insegue per qualche metro, alcuni con il volto coperto da un passamontagna nero mentre le grida si fanno più forti e numerose.

Durissima condanna di Bernard-Henri Levy dopo l’aggressione antisemita subita oggi a Parigi da parte del filosofo Alain Finkielkraut da parte di un folto gruppo di gilet gialli. “In Francia, nel 2019 – scrive BHL in un tweet – dei nazistelli aggrediscono uno scrittore francese al grido di ‘torna a Tel Aviv’ e di ‘noi siamo il popolo. Possa questa scena allucinante polverizzare gli ultimi rimasugli dell’impunità mediatica di cui godevano i gilet gialli. Totale sostegno ad Alain Finkielkraut”.

“Le offese antisemite di cui è stato bersaglio” oggi da parte dei gilet gialli il filosofo Alain Finkielkraut a Parigi “sono la negazione assoluta di quello che siamo e di quello che fa di noi una grande nazione”: lo ha scritto in un tweet questa sera il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. “Noi non le tollereremo”, conclude Macron.

Partecipazione ancora in ribasso, ma violenza sempre presente: i gilet gialli in tutta la Francia erano per il 14/o fine settimana consecutivo – secondo le cifre del ministero dell’Interno – 41.500, contro i 51.400 della settimana scorsa. A Parigi, i manifestanti erano 5.000. La tensione – a circa due ore dall’ordine di scioglimento della manifestazione – è ancora alta attorno agli Champs-Elysees, dove alcune centinaia premono per accedere. Ma la polizia, che blinda la grande avenue dopo le devastazioni delle settimane scorse, li tiene a distanza. Traffico ancora completamente bloccato nel centro, molte le stazioni della metropolitana che restano chiuse.

A Parigi, all’altezza della spianata degli Invalides, un corteo è stato bloccato dalla polizia. Gruppi di black bloc hanno preso l’iniziativa lanciando oggetti contro la polizia, le forze dell’ordine hanno lanciato dei lacrimogeni. Decisa l’evacuazione per motivi di sicurezza dell’intera spianata, a poche decine di metri dalla Tour Eiffel. In precedenza, lungo il percorso, c’erano stati incendi di cassonetti e, sul boulevard Saint-Michel, la devastazione di un piccolo supermercato.

Un automobilista a lungo costretto in fila per una manifestazione dei gilet gialli a Rouen, in Normandia, ha forzato il blocco ed ha ferito almeno tre dimostranti. Dalle immagini trasmesse su varie emittenti, si vede un uomo a terra, ferito alla testa, portato via dai soccorritori. Secondo testimoni oculari che hanno raccontato l’episodio sui social, l’auto è rimasta bloccata e l’uomo ha provato ad andare avanti. Nella vettura c’erano la moglie e un bambino, i manifestanti l’hanno circondata e hanno cominciato a prenderla a calci. La donna sarebbe stata presa dal panico e il marito ha accelerato. Fonti della tv BFM riferiscono che ci sono 4 feriti non gravi

La protesta dei gilet gialli compie 3 mesi oggi con il suo “14/o atto”. Per celebrare l’anniversario, diversi gruppi sulle pagine Facebook hanno dato appuntamento ai follower per manifestare anche domemica. Dall’Arco di Trionfo, i manifestanti hanno raggiunto attorno alle 13 il Pont de l’Alma, non lontano dalla Tour Eiffel. Nella capitale sono stati annunciati altri cortei minori e con premesse meno tranquillizzanti, uno dei quali in luogo “a sorpresa”. Nel primo pomeriggio non se ne hanno ancora notizie. A Tolosa, una settantina di manifestanti ha bloccato in mattinata un deposito di Amazon, mentre 150 persone sfilano a Strasburgo. Operazioni “pedaggio gratuito” sono in corso sull’autostrada a ovest di Parigi mentre blocchi sulle rotatorie continuano ad ostacolare il traffico in tutto il paese. Imponente anche oggi, 80.000 agenti, lo schieramento di forze dell’ordine.

 

Fonte:  Ansa.it

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1 commento

  1.   

    Ormai i gilet gialli stanno dimostrando al mondo intero la loro vera immagine in questo aiutati dai black bloc. Se all’origine potevano avere le loro ragioni, oggi dopo 14 settimane di dimostrazioni stanno mostrando il loro volto, quello di un movimento che cerca l’affermazione politica con la forza, l’odio ed il rancore. Meritano il plauso dei 5S, solo in Italia possono trovare i loro pari.