Bill Gross: alert su borsa Usa, rischio crash ai massimi dalla crisi 2008

Mentre i prezzi azionari continuano la loro inesorabile marcia al rialzo in territori inesplorati, un altro importante investitore istituzionale si è unito al coro di esperti che nelle …

Mentre i prezzi azionari continuano la loro inesorabile marcia al rialzo in territori inesplorati, un altro importante investitore istituzionale si è unito al coro di esperti che nelle ultime settimane hanno lanciato avvertimenti su una possibile fine “catastrofica” alla crescita senza fine della borsa americana.

Bill Gross, gestore di portafoglio del Fondo Janus Global Unconstrained Bond, uno dei massimi guru di Wall Street, ha avvertito mercoledì che i mercati finanziari sono oggi al loro livello di massima vulnerabilita’ dalla crisi finanziaria del 2008 e gli investitori stanno pagando un prezzo troppo alto per i rischi che si stanno assumendo.

“Invece di acquistare a prezzi bassi e di vendere a prezzi alti, stanno acquistando ai massimi e incrociando le dita”, ha detto il guru dei bond, parlando alla conferenza Bloomberg Invest di New York.

Gross ha dato la colpa della bolla attuale alle politiche monetarie di allentamento dalle banche centrali (Fed e Bce) che hanno scelto di far gonfiare i prezzi degli assets senza tuttavia innescare una crescita economica concreta che possa in effetti comportare benefici per i singoli cittadini e l’economia reale.

“Il denaro viene pompato nel sistema, e il denaro che rende meno di zero cerca rifugio non solo in obbligazioni che offrono un rendimento ridicolmente basso ma anche in titoli azionari che sono prezzati molto al di sopra del loro valore”, ha dichiarato Gross in una successiva intervista a Bloomberg TV.

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1 commento

  1.   

     

    ..E come non credergli..!!
    In effetti gli Usa hanno avuto sulla carta la crescita più lunga della storia: 96 mesi alla fine dei quali si scopre che gli indici azionari sono 24 volte maggiori degli utili reali.
     Nonostante i tassi al minimo si sta cominciando a vedere il tracollo del debito studenti, dei prestiti per le auto, di nuovo dei mutui casa che trascinano con sé anche quello della vendita al dettaglio.  
     
     Il Financial Times annuncia che gli americani hanno oltre 1000 miliardi debito solo sulle carte di credito, le aziende 7,8 mila miliardi e che il debito complessivo pubblico e privato è arrivato al 350% del Pil.
    In queste condizioni, basta nulla per  far scoppiare la bolla di Wall Street con effetti a catena perché le stesse politiche replicate in tutto l’occidente e imposte alle colonie hanno prodotto un debito globale  che assomma a $ 225 mila miliardi .
     
    La sola uscita di emergenza  che sembra attrarre i ceti di comando , e’ la guerra che permetterebbe di azzerare molte situazioni e di ricominciare il gioco da una posizione di forza .
     
    Non si tratta di un piano o di un programma , ma  una tentazione ad accettare il peggio per l’umanità nel tentativo di preservare il meglio per loro: da qui nasce l’incoscienza dal va o la spacca nel buttarsi in avventure che al di là di ogni buon senso, possono dar fuoco alle polveri, come dimostrano i passi di Trump con i Sauditi  sulla necessità di colpire l’Iran e magari dopo,  la Russia, passando per la Corea del Nord..