Auto: Fbi, Sec e Dipartimento della Giustizia Usa indagano su FCA

Il Dipartimento di Giustizia americano e la Securities and Exchange Commission (la Consob Usa) hanno avviato un’indagine sulle modalità di comunicazione relative ai dati di vendita del Gruppo …

Il Dipartimento di Giustizia americano e la Securities and Exchange Commission (la Consob Usa) hanno avviato un’indagine sulle modalità di comunicazione relative ai dati di vendita del Gruppo FCA: secondo quanto riportato da Bloomberg, l’attività degli inquirenti è ancora nelle fasi iniziali, ma prende le mosse dalle denunce presentate a gennaio da due concessionari in cui il Costruttore veniva accusato di falsificare la documentazione mensile.

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L’inchiesta. Secondo quanto aggiunto da Automotive News, l’11 luglio gli investigatori dell’FBI e della Sec si sono presentati negli uffici e nelle case di alcuni membri dello staff di FCA US, visitando anche il quartier generale di Auburn Hills. Alcuni dipendenti sono stati ascoltati anche in California, a Dallas e a Orlando. A quanto si apprende, gli inquirenti intendono capire se FCA abbia violato le leggi finanziarie: stando ai dealer, infatti, il Costruttore avrebbe pagato incentivi ai rivenditori per riportare numeri gonfiati.

Massima collaborazione. Il Costruttore ha diffuso una nota in cui sottolinea di aver prestato “la propria collaborazione” nell’inchiesta della Sec, aggiungendo una precisazione: “Nelle sue relazioni finanziarie annuali e trimestrali, Fca riporta i ricavi sulla base delle sue spedizioni a concessionari e clienti e non sulla base delle unità riportate come vendute a clienti finali dai concessionari”. Auburn Hills ha inoltre spiegato che intende offrire “piena collaborazione” anche agli inquirenti del Dipartimento di Giustizia.

Il caso. A gennaio, il Gruppo aveva definito “infondate” le accuse dei due venditori, liquidando la vicenda come una questione limitata al rapporto con i singoli e ribadendo l’intenzione di “resistere alle pressioni: i concessionari che hanno promosso la causa sono due dealer del più vasto gruppo Ed Napleton Automotive Group – spiegava la nota di sei mesi fa – Questa causa non è nulla più che il prodotto di due dealer scontenti che hanno sistematicamente mancato di adempiere ai loro impegni a partire almeno dal 2012, usando per diversi mesi la minaccia di avviare il contenzioso nell’ingiusto tentativo di costringere FCA US a riservare loro un trattamento speciale, inclusa l’attribuzione di posizioni vacanti nella rete distributiva”. Dopo un’iniziale flessione fino a 6,55 dollari, al Nyse il titolo Fca è indicato a 6,75, senza sostanziali variazioni rispetto alla precedente chiusura.

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