Altro che ripresa, crescono italiani a rischio povertà

Secondo uno studio di Unimpresa, sarebbero oltre 9 milioni le persone che non riescono ad arrivare a fine mese.  Sarebbero oltre 9 milioni gli italiani che non ce …

Secondo uno studio di Unimpresa, sarebbero oltre 9 milioni le persone che non riescono ad arrivare a fine mese. 

Sarebbero oltre 9 milioni gli italiani che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e sono a rischio povertà. E’ quanto emerge da un’analisi di Unimpresa, basata sui dati Istat, che evidenzia come questo bacino sia in crescita di 30mila unità (+0,3%) rispetto a un anno fa.

Lo studio evidenzia come oggi ci siano 9 milioni e 246 mila soggetti in difficoltà. Ai disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie che estendono la platea degli italiani in crisi.

Si tratta di una enorme area di disagio sociale è sempre, che non accenna a restringersi.

“Il deterioramento del mercato del lavoro – spiega Unimpresa – non ha come conseguenza la sola espulsione degli occupati, ma anche la mancata stabilizzazione dei lavoratori precari e il crescere dei contratti atipici. Una situazione solo parzialmente migliorata dalle agevolazioni offerte dal Jobs Act. Di qui l’estendersi del bacino dei deboli”.

Il dato sui 9,24 milioni di persone è relativo al secondo trimestre del 2015 e complessivamente risulta in aumento dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2014, quando l’asticella si era fermata a 9,21 milioni di unità: in un anno quindi 30mila persone sono entrate nell’area di disagio sociale.

 

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