Russia, banche in perdita per svalutazione rublo e crollo petrolio

La recessione nell’economia russa continuera’ ad avere un impatto negativo sulla performance operativa delle banche in Russia anche nel 2016 alla luce dell’impatto dei bassi prezzi del greggio …

La recessione nell’economia russa continuera’ ad avere un impatto negativo sulla performance operativa delle banche in Russia anche nel 2016 alla luce dell’impatto dei bassi prezzi del greggio e del forte deprezzamento del rublo. Lo scrive Moody’s Investors Service in un rapporto, nel quale sottolinea che questo portera’ a ricadute negative sulla qualita’ degli asset e sull’adeguatezza di capitale degli istituti di credito russi. “Prevediamo – sottolinea Olga Ulyanova, vice-presidente di Moody’s – che il volume dei prestiti problematici delle banche con rating salira’ al 14-16% degli impieghi totali nel 2016, dall’11% registrato a fine 2015”.

Moody’s prevede anche un aumento del tasso di ritardi nei pagamenti dei prestiti denominati in valuta estera concessi a imprese con sede in Russia, che rappresentano circa il 20% degli impieghi totali in portafoglio alle banche russe, a causa del forte deprezzamento del rublo (oltre il 25% verso il dollaro tra fine 2014 e inizio marzo). Moody’s non prevede misure di ricapitalizzazione su ampia scala nel 2015 ne’ da parte del Governo ne’ da parte dei soci privati, il che portera’ a “un continuo peggioramento a livello di adeguatezza di capitale”. Anche se l’agenzia di valutazione del merito di credito prevede una perdita aggregata per l’insieme del settore nel 2015, nondimeno le banche russe dovrebbero tornare in pareggio nel 2016 grazie a una graduale ripresa del margine netto di interesse ma anche per il mantenimento di tassi di copertura sotto la media (60% a meta’ 2015). (RADIOCOR)

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