Mercati fanno spallucce ai missili in Siria. Sale lo spread Btp-Bund

Le borse ignorano le stupide tattiche dei guerrafondai Trump May Macron. Oro e petrolio in ribasso, recupera il rublo.

Contesto di mercato

I mercati ignorano i missili

Bombe sulla Siria, ma non sui mercati che hanno aperto piuttosto stabili reagendo in maniera composta al raid di venerdì notte. Probabilmente gli operatori ritengono improbabile un’ulteriore escalation militare alla luce anche delle dichiarazioni dei Paesi coinvolti nell’attacco. “Missione compiuta”, così ha esordito Trump su Twitter sostenendo di aver distrutto l’arsenale chimico del Governo siriano. Ed ecco che sui mercati accade l’imprevedibile: borse e tassi core in rialzo, a fronte di vendite su preziosi e petrolio. Anche rublo e lira turca, le valute più sensibili alla questione siriana, stanno reagendo piuttosto passivamente all’attacco continuando ad oscillare sui valori di venerdì. Oggi ci sarà un incontro dei Ministri UE sul tema Siria, mentre poi l’attenzione sarà focalizzata su alcuni dati macro negli USA (vendite al dettaglio in primis). Stanotte sarà invece pubblicato il PIL del primo trimestre in Cina, il cui tasso di crescita è atteso stabile al 6,8% a/a.

  

Tassi e congiuntura

Si restringe lo spread 2-10 anni statunitense

In area Euro, dopo il lancio dei missili statunitensi in Siria la sessione odierna si è aperta con un rialzo dei tassi che sta interessando soprattutto i titoli core. Lo spread Italia Germania si porta a 126 pb, mentre resta fermo a 55 pb quello verso la Spagna, malgrado ancora continui lo stallo sul fronte politco. Venerdì la Spagna è stata nuovamente promossa. Dopo Fitch, S&P e DBRS, anche Mody’s ha alzato il rating portandolo a Baa1 da Baa2 con outlook stabile, non dando per ora molto peso alla questione catalana. In settimana unico dato di rilievo sarà l’indice Zew tedesco di aprile, mentre oggi si terrà la riunione del consiglio degli Affari esteri dell’Area euro che discuterà tra le altre cose della questione siriana. Negli USA, tassi in rialzo su tutta la curva, con lo spread 2-10 anni sceso a 46 pb, ai minimi da settembre 2007.  

 

Valute

I missili non pesano sul Forex

L’attacco in Siria da parte di USA, Regno Unito e Francia sembra non aver avuto un grande impatto sul cambio EurUsd che dalla giornata di venerdì continua a scambiare in area 1,233. Giornata a due volti per la sterlina che dopo un iniziale apprezzamento, si è indebolita per poi tornare a rafforzarsi stamani con il cambio EurGbp che si muove intorno quota 0,8650. In deprezzamento lo yen, con il cambio EurJpy che venerdì è arrivato a scambiare in prossimità di area 132,9 per poi ritracciare questa mattina e riportarsi su quota 132. Nel comparto emergente si segnala un apprezzamento del peso messicano, nonostante la decisione della Banca centrale di mantenere i tassi invariati al 7,5%. Ancora debole il dollaro di Hong Kong nonostante gli interventi delle Autorità centrali (1,7Mld$ fino ad ora) per farlo apprezzare.

 

Commodity

Vendite sul petrolio questa mattina

Inizio di settimana all’insegna di prese di profitto sul comparto energetico, con il Brent che è tornato a scambiare sotto quota 72 $/b. Il lancio di missili verso la Siria, vista la natura limitata dell’evento, ha infatti portato a prese di profitto sul greggio dopo il forte rally della scorsa settimana. Nel frattempo segnali di una prosecuzione della produzione USA sono giunti venerdì dai dati sulle trivellazioni, salite ai massimi da tre anni. Il venire meno delle tensioni ha fatto scendere leggermente l’oro, mentre sta proseguendo il rally dell’alluminio legato al tema sanzioni USA.

 

Azionario

Reazioni contenute post-Siria

Reazioni contenute questa mattina dopo l’attacco missilistico in Siria del fine settimana. Le borse europee hanno addirittura aperto in lieve rialzo, in linea con l’andamento dei future a Wall Street. In Asia stanotte i listini hanno registrato performance miste, con Hong Kong e Shanghai però sotto pressione. Sulla prima pesano i timori legati all’intervento delle Autorità sui cambi della scorsa settimana e dubbi sulla tenuta del mercato immobiliare. Venerdì le borse europee avevano chiuso in lieve rialzo, mentre negli USA gli indici principali hanno registrato cali generalizzati, anche se contenuti. Lieve calo per l’indice generale emergente MSCI EM che, comunque, veniva da quattro sessioni consecutive positive. Settimana caratterizzata dalla pubblicazione delle trimestrali di tre importanti colossi bancari USA: Bank of America (oggi), Goldman Sachs (domani) e Morgan Stanley (mercoledì).

Fonte: MPS

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