Brasile: salgono i morti per Covid, e salgono anche borsa e moneta

Il Brasile è la seconda nazione per contagi dopo gli USA, e nonostante ciò il mercato azionario ha recuperato quasi il 7% nelle ultime 5 sedute. Azionario Cina a rischio.

(WSC) NEW YORK – Un aspetto sorprendente sui mercati azionari è come ormai le statistiche sui contagi abbiano perso interesse per gli investitori, come se i morti e le economie in profonda crisi non contassero nulla per i prezzi in borsa.

Basta dare un occhiata al Brasile, che con 25.000 morti per il Coronavirus è passato ad essere la seconda nazione per contagi dopo gli USA (che oggi ha sorpassato quota 100.000 vittime), e nonostante ciò la borsa ha recuperato quasi il 7% nelle ultime 5 sedute, e il cambio del reais nello stesso intervallo ha fatto più del 7% contro il dollaro.

E’ vero che dopo aver visto i tassi di crescita calare in Europa, UK e US, gli emergenti sono considerati solo “laggards”. Finchè i contagi restano bassi nei paesi industrializzati, probabilmente questi numeri resteranno sullo sfondo.

Assai meno ispirato il China Complex, che continua a soffrire (unico tra i grandi mercati azionari) la nuova “guerra fredda” con gli USA e la questione Hong Kong.

Secondo Reuters il campo d’azione della nuova legge sarebbe stato esteso. E ieri ci sono state altre dimostrazioni in città, anche se di entità minore rispetto al week end.

Gli USA non sono l’unico paese con cui la Cina sta avendo frizioni. Anche con l’Australia recentemente vi sono divergenze.

Dopo aver imposto restrizioni alle importazioni di orzo, apparentemente le Autorità cinesi starebbero per imporle sul carbone australiano, sempre secondo Reuters. Non solo, ma anche le tensioni al confine con l’India stanno salendo, con entrambi i paesi che stanno incrementando le truppe.

Oltre che sulle borse, le tensioni si stanno riflettendo anche sul cambio della moneta cinese, giunto ad un inezia dai minimi segnati a metà 2019 a 7.2 yuan per dollaro.

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