Fisco, riforma del catasto: colpite le seconde case e quelle di lusso

La riforma del catasto ormai è alle porte. Dopo lo stop del 2015, adesso nel piano di riforme che il governo presenterà all’Ue c’è proprio la riforma del …

La riforma del catasto ormai è alle porte. Dopo lo stop del 2015, adesso nel piano di riforme che il governo presenterà all’Ue c’è proprio la riforma del catasto.

Qualche anni fa la riforma venne bloccata dopo le stime dell’Agenzia delle Entrate che avevano fatto lievitare le rendite catastali. Adesso si torna alla carica. Come aveva già raccontato il Giornale, il governo ha preso alla lettera Bruxelles e ha ripreso lo schema di decreto dei tempi di Renzi. Su questo impianto ci saranno alcune variazioni a cui stanno lavorando i consulenti economici dell’ex premier, Matteo Renzi.

E Filippo Taddei non fa dormire sonni tranquilli a chi è proprietario di una casa: “Nessun impatto sul gettito. Puntiamo a una maggiore equità: chi paga troppo perché ha una casa sopravvalutata risparmierà. Ma chi paga troppo poco e ha seconde e terze case o case di lusso dovrà contribuire di più”, ha affermato. Come ricorda Repubblica il rischio stangate è dietro l’angolo sia per le prime che per le seconde case.

La riforma del catasto avrà ripercussioni pesanti sull’Isee. Il peso del mattone in questi parametri aumenterà. Precedentemente il valore catastale veniva moltiplicato per 105. Adesso tutto il patrimonio viene inserito per due terzi moltiplicandolo per 168.

Così le seconde case del centro o della periferia (A2 o A3) potrebbero andare dall’85 per cento al 315 per cento extra. In questo modo si rischia di perdere alcuni bonus legati all’Isee come ad esempo borse di studio, buoni libro o ad esempio le tasse per gli studi universitari.

Occhio anche all’Imu che per i proprietari di seconde e terez ecase potrebbe raddoppiare. Insomma a quanto pare la riforma del catasto comunque rischia di diventare una mazzata per chi ha una casa che ormai è diventato un bene di lusso…

Fonte: Il Giornale

Tag

Partecipa alla discussione