Di Maio a Cernobbio “per presentare le idee M5S” anche ai ‘poteri forti’

Polemiche per la presenza al Forum Ambrosetti del vice presidente della Camera e candidato premier in pectore del Movimento.

Luigi Di Maio va all’edizione 2017 del Forum Ambrosetti di Cernobbio. La notizia ha fatto il giro d’Italia, scatenando reazioni molto diverse tra loro, tra gli avversari politici ma anche all’interno del Movimento 5 Stelle.

Perché Cernobbio, in teoria, sarebbe dovuto essere il “male assoluto” per il M5S, invece sembra che l’appuntamento con finanzieri, banchieri, governanti e lobbisti sia stato ormai definitivamente sdoganato anche da loro. Il primo a metterci piede fu Gianroberto Casaleggio, fondatore del gruppo Casaleggio & Associati, cuore del Movimento.

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Ora tocca al vice presidente della Camera fare il suo ingresso tra i “poteri forti”, anche perché se vuole realmente ottenere la candidatura alla premiership un minimo di contatti internazionali li deve pure mettere in cascina. Sia chiaro, non è che nel Comasco ci siano tutti i Padroni del mondo, ma qualche pezzo da 90 sempre lo si incontra.

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Eppure la mossa “geopolitica” del giovane esponente dei 5 Stelle ha fatto storcere il naso a più di un attivista, ma soprattutto a molti portavoce-eletti, che ancora non ha dimenticato e digerito la sua presenza alle riunioni della Trilateral. In molti hanno visto questa inversione a U come una cessione di sovranità a quel Sistema che da anni dicono di voler combattere. La situazione è abbastanza incandescente, anche se non ancora esplosiva, ecco perché lo stesso Di Maio ha dovuto fare ammenda pubblica, con un post su Facebook che ha più il sapore della giustificazione scritta, tipo quella che si fa a scuola quando non si è studiato per l’interrogazione. “Domenica mattina sarò a Cernobbio per il Forum Ambrosetti: non è affatto una ‘tappa obbligata’, come qualcuno ha scritto, semplicemente sono stato invitato, ho valutato se andare o meno e ho accettato. Per un validissimo motivo: un Movimento che si candida a governare il Paese deve farsi conoscere, deve raccontare all’esterno l’idea di Italia che intende realizzare, non può commettere l’errore di rimanere chiuso nel proprio guscio per paura di ‘contaminarsi’ invece di far circolare e di affermare, con autorevolezza e indipendenza, le proprie idee e i propri valori, anche tra chi non la pensa allo stesso modo. Racconterò a una platea di interlocutori italiani e stranieri cos’è il MoVimento 5 Stelle e con che programma intende cambiare l’Italia”, ha scritto il vice presidente della Camera.

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Della serie, il potere val bene una messa… anche se in quella che gli ortodossi del M5S vedono come un sepolcro imbiancato.

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1 commento

  1.   

    di maio presenta le sue idee . Quali’ quelle di casaleggio o quelle di grillo.