Mar Rosso, Usa e UK attaccano basi Houthi in Yemen

GUERRA IN MEDIO ORIENTE - Gli attacchi effettuati con caccia e missili Tomahawk lanciati dalle navi anglo-americane in zona. I ribelli filoiraniani: “Ve ne pentirete”. “È una guerra aperta. Ma la mano degli yemeniti è sul grilletto”. Biden e Sunak: "Azioni necessarie di autodifesa".

Gli Stati Uniti e il Regno Unito “si pentiranno della loro aggressione” e “pagheranno un caro prezzo” per i bombardamenti effettuati la scorsa notte contro le postazioni delle milizie filo-iraniane Houthi in Yemen, in risposta ai recenti attacchi del gruppo yemenita contro le navi commerciali nel Mar Rosso. Lo ha affermato su X (ex Twitter) Ali al Quhum, membro dell’ufficio politico degli Houthi, sottolineando: “È una guerra aperta e la forza degli yemeniti è presente e la mano è sul grilletto”. “Lo Yemen è con la Palestina e rimarrà con essa. Abbiamo l’onore, l’orgoglio e la fierezza di essere con la Palestina. Tuttavia, la battaglia sarà sempre più grande e al di là dell’immaginazione e delle aspettative degli statunitensi e dei britannici”, ha dichiarato Al Quhum.

Gli Houthi: “Ve ne pentirete”

Gli Houthi hanno sferrato attacchi di rappresaglia contro le navi da guerra statunitensi e britanniche nel Mar Rosso. Il viceministro degli Esteri degli Houthi, Hussein el Ezzi, ha avvertito che Usa e Regno Unito subiranno “gravi ripercussioni” a seguito del loro “sfacciato atto di aggressione”: “Il nostro Paese è stato bersaglio di una vasta aggressione da parte di navi, sottomarini e aerei da guerra statunitensi e britannici, e Stati Uniti e Regno Unito devono indubbiamente prepararsi a pagare un prezzo pesante e subire tutte le conseguenze dirette di questo sfacciato atto di aggressione”, ha dichiarato el Ezzi.

Le Forze armate di Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciato una serie di offensive contro le postazioni delle milizie filoiraniane Houthi in Yemen, in risposta ai recenti attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso. Gli attacchi sono stati effettuati avvalendosi di aerei da combattimento e di missili Tomahawk lanciati dalle navi da guerra dei due Paesi presenti nella regione, come confermato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal primo ministro Rishi Sunak.

L’operazione è stata lanciata dopo che il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato ieri che gli Houthi hanno lanciato una serie di missili balistici antinave dallo Yemen, senza causare danni o feriti alle navi commerciali nella zona. Un funzionario statunitense anonimo ha riferito all’emittente televisiva “Cnn” che le forze Usa e britanniche hanno colpito più di una dozzina di bersagli sul territorio dello Yemen, inclusi alcuni aeroporti. Le fonti citate dall’emittente televisiva non hanno quantificato con esattezza i danni provocati dagli attacchi contro gli Houthi, definendoli però “significativi”.

Il bilancio degli attacchi 

E’ di almeno cinque morti e sei feriti il bilancio provvisorio di “73 bombardamenti aerei” compiuti nella notte, ha detto Yahya Sare’e, portavoce militare del movimento. “L’aggressione non ci dissuaderà dalla nostra posizione di sostegno al popolo palestinese”, ha aggiunto Sare’e, citato dall’agenzia di stampa “Quds News Network”, vicina al movimento islamista palestinese Hamas. Intanto, l’agenzia di stampa “Saba” fa sapere che il “leader della rivoluzione”, al Sayeed Abdul Malik Badr al Din al Houthi, dovrebbe pronunciare un discorso 14:00 ora italiana.

Le posizioni di Usa e Regno Unito 

“Gli Houthi hanno utilizzato le postazioni colpite per attaccare le navi commerciali nel Mar Rosso, utilizzando anche missili balistici antinave: gli attacchi che abbiamo autorizzato sono una risposta diretta alle loro azioni”, ha detto il presidente Usa, aggiungendo che gli attacchi mettono a rischio la vita delle persone, il commercio globale e la libertà di navigazione. La risposta della comunità internazionale alla crisi, ha dichiarato, è stata “coesa e risoluta: noi e i nostri partner non tollereremo attacchi contro il nostro personale militari, né atti ostili contro la libertà di navigazione lungo una delle rotte commerciali più importanti al mondo”.
Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha affermato che non si può permettere che gli attacchi dei ribelli yemeniti Houthi contro le navi commerciali che transitano attraverso il Mar Rosso proseguano. Per questo motivo il Regno Unito ha intrapreso “azioni limitate, necessarie e proporzionate di autodifesa”, ha aggiunto Sunak. “Il Regno Unito difenderà sempre la libertà di navigazione e il libero flusso degli scambi commerciali”, ha detto Sunak, aggiungendo che tali attacchi hanno l’obiettivo di “minare le capacità militari degli Houthi e proteggere il trasporto marittimo globale”.
“La nostra Marina militare continua a pattugliare il Mar Rosso come parte dell’operazione multinazionale Prosperity Guardian per scoraggiare ulteriori aggressioni degli Houthi. Li esortiamo a cessare i loro attacchi e ad adottare misure per allentare l’escalation”, ha concluso Sunak. Le Forze armate britanniche e statunitensi hanno lanciato nella notte una serie di attacchi contro le postazioni delle milizie filoiraniane Houthi in Yemen.

La reazione russa 

Gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro le postazioni delle milizie filo iraniane Houthi in Yemen mostrano completo disprezzo per il diritto internazionale, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Gli attacchi aerei statunitensi sullo Yemen sono un altro esempio della distorsione anglosassone delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e del completo disprezzo per il diritto internazionale in nome dell’escalation della situazione nella regione per i loro scopi distruttivi”, ha scritto Zakharova su Telegram.

La reazione della Cina

La Cina esprime preoccupazione per l’aumento delle tensioni nel Mar Rosso, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, nella conferenza stampa odierna. Mao ha invitato le parti interessate a “mantenere la calma e a dare prova di moderazione per evitare l’espansione del conflitto”.

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