Biden costretto a reagire contro l’Iran

Tre soldati americani sono stati uccisi in un attacco di droni in Giordania. Ma un atteggiamento più aggressivo degli Stati Uniti rischia di provocare un’escalation che la Casa Bianca vuole evitare.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si trova a dover scegliere se e come affrontare direttamente l’Iran dopo l’uccisione di tre soldati americani in un attacco di droni in Giordania durante il fine settimana, rischiando proprio il conflitto regionale più ampio che il presidente Usa sta cercando di evitare.

Una persona che ha familiarità con la posizione degli Stati Uniti, che ha chiesto di non essere identificata, ha detto che è chiaro che un attacco – che ha ferito almeno 34 persone – imporrebbe una reazione più forte di quella degli Stati Uniti nelle settimane successive. I militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre e da lì si sono scatenate enormi nuove tensioni in Medio Oriente.

L’Iran ha affermato di non avere “nessun collegamento e non avere nulla a che fare” con l’attacco, secondo quanto riferito dai media iraniani lunedì, citando il rappresentante di Teheran presso le Nazioni Unite.

I prezzi del petrolio Brent sono aumentati fino all’1,5% nei primi scambi, prima di ridurre i guadagni a circa 84 dollari al barile. Sono aumentati di oltre il 6% la scorsa settimana quando le tensioni regionali si sono aggravate e gli Houthi, un gruppo militante sostenuto dall’Iran nello Yemen, hanno colpito venerdì una cisterna che trasportava carburante russo.

Una possibilità presa in esame a Washington è un’azione “coperta” che vedrebbe gli Stati Uniti colpire l’Iran senza rivendicarne il merito ma inviando comunque un messaggio chiaro. L’amministrazione Biden potrebbe anche prendere di mira i funzionari iraniani, come ha fatto l’ex presidente Donald Trump quando ha ordinato l’assassinio del generale Qassem Soleimani a Baghdad nel 2020.

L’attacco presenta per Biden una decisione che sarà una delle più importanti della sua presidenza. Vuole punire gli autori dell’azione terroristica e dissuadere l’Iran da ulteriori azioni nella regione. Ma ciò potrebbe mettere gli Stati Uniti in uno scontro diretto con la leadership degli ayatollah a Teheran, già stata incoraggiata nella regione dopo l’attacco di Hamas, lanciando attacchi in Iraq e Pakistan.

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