Il Sud Globale (BRICS+) contro Israele e l’America

PROCESSO PER GENOCIDIO - Il mondo musulmano e quello africano sono accumunati da una visione diversa dello Stato ebraico, visto come fenomeno di “colonizzazione” e non come risposta alla Shoah. Visione che coincide con quella di Pechino e Mosca.

Arabia Saudita e gli altri Paesi della Lega araba hanno annunciato il loro sostegno alla causa per genocidio promossa dal Sudafrica contro Israele. Fatto scontato, ma fino a un certo punto.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto una lunga tappa a Riad proprio per frenare lo spostamento verso Est del Golfo, petromonarchie alleate dell’Occidente che ascoltano con sempre maggiore interesse le sirene russe e cinesi.

Mohammed bin Salman questa volta non ha fatto fare anticamera a Blinken, come un mese fa, ma alla fine ha tenuto il punto. Normalizzazione con lo Stato ebraico solo se nascerà quello palestinese, necessità di una tregua per fermare l’uccisione di civili. Mbs guarda anche all’opinione pubblica interna.

I media statali hanno sempre trattato Hamas come un nemico insidioso, emanazione dei Fratelli musulmani, e il movimento palestinese suscitava scarse simpatie nel Regno. Con la guerra è cambiato tutto. Un sondaggio commissionato dal New York Times su un campione di mille cittadini sauditi ha mostrato che “il 96 per cento appoggia la richiesta di rompere ogni relazione diplomatica, politica, economica e ogni altro tipo di contatto con Israele”.

L’approvazione per Hamas è quadruplicata, dal 10 per cento di agosto al 40 di novembre. Ma la tendenza è di più ampia portata.

Non è un caso che il procedimento all’Aja sia stato sollecitato dal Sudafrica, un Paese dei Brics+, l’organizzazione del Global South che ha appena accolto proprio Arabia Saudita, Emirati, Egitto, Iran ed Etiopia.

A l’Aja Israele sotto processo per il genocidio a Gaza

Il mondo musulmano e quello africano sono accumunati da una visione diversa dello Stato ebraico, visto come fenomeno di “colonizzazione” e non come risposta alla Shoah e quindi alla necessità di dare una nazione a un popolo perseguitato, dove potesse essere e sentirsi al sicuro.

Questa visione alternativa è sfruttata al massimo dalla Cina nel suo tentativo di scalzare l’influenza occidentale in Africa e in Medio Oriente. L’espansione dei Brics+ serve a questo proposito ed è stata finora sottovalutata in Europa e Stati Uniti.

Pechino e Mosca vogliono dare una cornice legale alle loro ambizioni. Non sono affatto contro l’Onu, ma vogliono sfruttarla a loro vantaggio, con la leva del numero. All’Aja si gioca anche questa partita. (Giordano Stabile)

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