Bibi sbeffeggiato da MBZ

Netanyahu voleva che lo sceicco Mohammed bin Zayed degli Emirati Arabi Uniti pagasse un sussidio di “disoccupazione” ai lavoratori palestinesi della Cisgiordania occupata a cui Israele vieta l'ingresso. "Per i soldi, chiedi a Zelenskyj"!

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto una strana richiesta al presidente degli Emirati Arabi Uniti (UAE):

Bibi voleva che lo sceicco Mohammed bin Zayed (MBZ) pagasse un sussidio di “disoccupazione” ai lavoratori palestinesi della Cisgiordania occupata. Israele ha vietato l’ingresso ai lavoratori nel suo territorio a tutti i palestinesi dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023.

Il sovrano sbalordito Bibi, apostrofandolo con sarcasmo: “Chiedete i soldi a Zelenskyj!

MBZ pensa – giustamente – che Zelenskyj per la difesa dell’Ucraina riceve molti soldi da molte nazioni, quindi forse potrebbe aiutare Israele, per capirci.

Il rifiuto di MBZ sottolinea il chiaro segnale inviato da quasi tutti i paesi arabi, nessuna voglia di pagare il conto per mantenere lo status quo in Cisgiordania e Gaza dopo la guerra.
“L’idea che i paesi arabi intervengano per ricostruire nel dopoguerra e pagare i costi di ciò che sta accadendo, attualmente è un pio desiderio”, ha detto una fonte governativa degli Emirati.

MBZ si è detto pronto ad aiutare sull’ampia questione dei palestinesi, in appoggio al popolo martoriato dai bombardamenti israeliani, che hanno causato quasi 23.000 tra i civili, di cui il 60% donne e bambini. Ma quando Netanyahu ha chiesto se gli Emirati Arabi Uniti avrebbero potuto pagare i sussidi ai lavoratori palestinesi, il presidente degli Emirati è rimasto sbalordito, secondo la fonte emiratina.

MBZ non poteva credere che il primo ministro israeliano pensasse di essere disposto a pagare per un problema creatosi a causa della decisione di Israele di non accogliere i lavoratori.

Ricostruire Gaza sarà un’impresa enorme, del costo di varie decine di miliardi, oltre all’enorme tributo di sangue pagato dalla popolazione palestinese. Il bombardamento di Israele ha causato una tale distruzione di massa che l’ufficio umanitario delle Nazioni Unite stima che almeno mezzo milione di palestinesi non avranno una casa in cui tornare.
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