Video dell’Isis minaccia altri attentati all’Occidente dopo la strage in Bangladesh

Lo Stato Islamico ha celebrato la strage terroristica a Dacca dello scorso 1 luglio, nella quale sono morti nove italiani e ha pubblicato un video in cui invoca …

Lo Stato Islamico ha celebrato la strage terroristica a Dacca dello scorso 1 luglio, nella quale sono morti nove italiani e ha pubblicato un video in cui invoca la jihad in Bangladesh e minaccia altri attentati contro i crociati e le nazioni crociate. Il video messaggio è stato prima scoperto in un sito affiliato all’Isis e poi pubblicato su YouTube.

Segue il terribile attentato contro un caffè nel quartiere di Gulshan che ha ucciso complessivamente ventidue persone, diciassette delle quali straniere: oltre agli italiani c’erano diversi giapponesi. Tra le vittime ci sono anche due agenti di polizia. La polizia ha riferito che sei aggressori sono stati uccisi nella “Operazione Fulmine”, effettuata la mattina successiva per porre fine a un assedio che durava da oltre undici ore. L’agenzia di stampa Amaq – controllata dall’Isis – ha diffuso diverse ore dopo l’attacco le foto di cinque esponenti dell’organizzazione terroristica. La polizia, però, reputa che la maggior parte degli autori sia legata ai gruppi militanti fuorilegge locali. Nel video, tre delle persone che parlano sono di origine bangladese, anche se non è stato possibile identificarle immediatamente. Una di loro afferma che l’organizzazione non si fermerà finché non sarà stabilita la sharia in tutto il mondo.

“La Jihad che ora è arrivata in Bangladesh è stata promessa dal profeta Maometto”, ha affermato. “Fino ad allora non smetteremo di uccidere i crociati; vinceremo o moriremo da martiri per la nostra religione e conquisteremo lo Sahadaat [il martirio]…Non abbiamo nulla da perdere”. Ha definito l’attuale forma di democrazia uno Shirk (idolatria) o reato imperdonabile. “Vi voglio rivolgere una domanda: come sostenete questa nozione ‘Shirk’ di democrazia? Non sapete che dà il potere alle persone di applicare la legge e ha potere lì dove il potere spetta solo ad Allah?”, si è chiesto.

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