Usa: Pompeo, un italo-americano ultra-conservatore, confermato n.1 della Cia

Il Senato Usa ha confermato Mike Pompeo come direttore della Cia. Pompeo, un membro repubblicano del Congresso presso la Commissione sull’intelligence, è così diventato il terzo membro dell’Amministrazione …

Il Senato Usa ha confermato Mike Pompeo come direttore della Cia. Pompeo, un membro repubblicano del Congresso presso la Commissione sull’intelligence, è così diventato il terzo membro dell’Amministrazione Trump ad assumere il suo posto, dopo il capo del Pentagono James Mattis e il segretario alla Sicurezza interna John Kelly.

Pompeo, 53 anni, è stato votato 66 a 32, con un sostegno significativo anche da parte di molti democratici, che ne hanno riconosciuto la competenza in questioni d’intelligence, a partire dalle minacce di cyber-conflitto.

Il nuovo capo della Cia è un avvocato del Kansas di origini italiane (il padre, nato nel Nuovo Messico, era di discendenza campana e abruzzese), che in passato ha suscitato polemiche per alcune sue dichiarazioni a favore dell’uso del “waterboarding” e della sorveglianza di massa degli americani e dei leader stranieri.

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Dopo il gruppo dello Stato islamico, la Siria e l’Iran, la Russia rappresenta la principale minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti. Lo ha detto Mike Pompeo, aprendo la sua audizione alla commissione intelligence del Senato per la sua conferma come direttore della Cia dell’amministrazione Trump. “La Russia si sta riaffermando in modo aggressivo, invadendo e occupando l’Ucraina, minacciando l’Europa e facendo quasi nulla per sconfiggere e distruggere l’Isis”, ha detto il futuro capo della Cia.

Sempre parlando di Mosca Pompeo ha voluto far riferimento ai cyberattacchi del Cremlino: “È abbastanza chiaro che la Russia sia dietro all’attacco hacker alle elezioni”, e “non c’è alcun dubbio” che la Russia voglia distruggere la democrazia. Pompeo ha poi aggiunto: “Si tratta della situazione di pericolo più complessa che gli Stati Uniti abbiano affrontato di recente”, facendo riferimento alla condizione globale.

Le parole dure di Pompeo si scontrano con l’atteggiamento molto più morbido di Donald Trump. Ieri nel corso della sua prima conferenza stampa ha detto che, certo, la Russia è coinvolta nel cyberattacco ma che è possibile avere relazioni migliori con il presidente russo Vladimir Putin. “Se a Putin piace Trump, lo considero un vantaggio”, ha detto il presidente eletto davanti ai giornalisti. (Askanews)

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Il nuovo capo del Pentagono Mattis dice che la Nato ha un ruolo chiave

Trump aveva detto che è “obsoleta”

Il neo segretario americano alla Difesa prende le distanze da Donald Trump sulla Nato. Come già fatto nel corso dell’audizione per la conferma della sua nomina, James Mattis considera “chiave” il ruolo della Nato, l’organizzazione creata nel secondo dopoguerra che per il 45esimo presidente Usa è invece “obsoleta”. L’ha detto ieri in una telefonata con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Il primo ex generale a guidare il Pentagono dagli anni ’50 del secolo scorso, soprannominato “cane pazzo”, ha chiamato ieri nel tardo pomeriggio americano Stoltenberg con l’intento di “riprendere i contatti e discutere del ruolo chiave che la Nato svolge nella sicurezza transatlantica”. Come spiegato in una nota diffusa da Jeff Davis, portavoce del Pentagono, Mattis ha voluto “fare la telefonata nel suo primo giorno intero in carica per rafforzare l’importanza che lui dà all’alleanza”. Il capo del dipartimento della Difesa e Stoltenberg hanno “discusso dell’importanza dei nostri valori condivisi”; il segretario generale della Nato “ha enfatizzato che quando si guarda agli alleati cercando aiuto nella difesa di questi valori, gli Usa iniziano sempre dall’Europa”. I due si sono impegnati a “consultarsi” nei mesi a venire e si dicono “impazienti” di incontrarsi di persona all’incontro dei ministri della Difesa dei Paesi Nato di febbraio.

Sempre ieri, Mattis ha chiamato la controparte britannica (Michael Fallon) e quella canadese (Harjit Sajjan). Al primo ha detto che Usa e Regno Unito “godranno sempre di una unica relazione stretta, riflesso dei nostri legami nella difesa che sono alla base della sicurezza Usa”. E a Fallon che Mattis ha promesso un impegno “inamovibile” nei confronti della Nato e ha fornito “ringraziamenti” per l’impegno di Londra a spendere il 2% del Pil nella difesa e nella sicurezza internazionale. In vista dell’incontro di venerdì prossimo tra Trump e il premier Theresa May, i due si sono detti d’accordo a “mantenere il focus sulla lotta all’Isis”. Con Sajjan, il numero uno al Pentagono ha ribadito l’importanza “vitale” dell’impegno di Usa e Canada nella difesa nordamericana e nel North American Aerospace Defense Command. (Askanews)

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