Siria, per fermare i raid di Putin sulla Russia, Usa e UK pensano a nuove sanzioni contro la Russia

“Il bombardamento di Aleppo è una vergogna per l’umanità”, per questo “faccio appello alla popolazione russa per il ritorno al tavolo dei negoziati a Ginevra” per una soluzione …

“Il bombardamento di Aleppo è una vergogna per l’umanità”, per questo “faccio appello alla popolazione russa per il ritorno al tavolo dei negoziati a Ginevra” per una soluzione politica sulla Siria. Assad e la Russia, infatti, sono “insieme in una bolla”.

Così il ministro degli esteri britannico Boris Johnson (foto sotto) al suo arrivo al Consiglio Ue a Lussemburgo dove, ha sottolineato, si discuterà di “come aumentare la pressione sul regime di Assad”, facendo un lavoro di “pressione diplomatica” e tenendo conto del ruolo giocato anche dai Paesi vicini come l’Iran.

 © EPA

La tensione tra Russia e Stati Uniti continua pericolosamente a crescere. Al continuo e duro botta e risposta di queste settimane tra Washington e Mosca, oggi si è aggiunta anche la voce grossa di Londra. E la reazione di Vladimir Putin non si è fatta attendere.

Dopo la cyber guerra senza precedenti contro gli hacker russi, cui la Cia starebbe lavorando su ordine del presidente Barack Obama, oggi il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson hanno rilanciato la prospettiva di nuove e più dure sanzioni economiche contro Mosca se non cesserà i raid contro la martoriata città siriana di Aleppo.

Per fermare la carneficina in Siria – è emerso dalla riunione nella capitale britannica alla quale hanno partecipato anche i ministri degli Esteri di Francia e Germania e i rappresenti diplomatici di Ue e altri sei Paesi – quella diplomatica resta l’unica opzione, anche perché l’Europa “non ha fame di guerra”.

E l’ipotesi di una no-fly zone, evocata nelle settimane scorse proprio da Johnson, non appare percorribile né ha trovato il consenso degli alleati. (Ansa)

Il vertice sulla Siria, tenutosi sabato a Losanna tra il segretario di Stato statunitense John Kerry e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, si è concluso con un nulla di fatto.

Le parti sono rimaste ferme sulle loro posizioni anche se tutti gli attori coinvolti, indistintamente, si sono detti concordi che il paese dovrà restare indivisibile, indipendente e laico.

All’indomani del summit, John Kerry è atteso a Londra, dove incontrerà il ministro degli esteri britannico Boris Johnson e i capi della diplomazia di Francia e Germania. Secondo la BBC, che non precisa la data dei colloqui, le discussioni saranno incentrate su una nuova strategia, dopo il fallimento dei colloqui tenuti ieri nella Confederazione.

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10 commenti

  1.   

    credo che nel testo ci sia un errore.  penalizzare putin per i raid che si fa in casa sua  mi sembra esagerato. ma i commenti e le sanzioni sono vere baggianate. per fare un esempio pure all’Italia  del fascismo usa francia e l’onnipresente inghilterra misero sanzioni. il risultato fù che l’Italia si avvicinò alla germania con i risultati che tutti conosciamo. che sia vera la frase che .le mamme degli imbecilli è sempre incinta?….

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    Il tentativo di mettere all’angolo Putin, reo di lesa maestà nei confronti dell’imperatore USA, continua senza esclusione di colpi. Gli USA in pratica hanno fatto la stessa cosa che aveva fatto Kruscev con i missili nucleari piazzati a Cuba, ma loro lo hanno fatto in modo molto più radicale, hanno piazzato missili lungo tutto il perimetro di confine europeo della Russia, hanno destabilizzato alcuni Paesi confinanti come l’Ucraina con il preciso intento di colpire interessi russi. Inoltre considerano inaccettabile l’intromissione russa nel tentativo di destabilizzazione siriana. Il bello è che tutto questo viene manipolato dai media e presentato come manovre legittime degli USA anzi, sembra quasi che alla fine l’aggressore sia la Russia e gli Stati Uniti il cavaliere bianco che scende in guerra per difendere gli oppressi e le ingiustizie del mondo. Dietro a qualsiasi porcata di politica internazionale vi sono sempre gli USA…..

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    Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la speranza che dopo il periodo elettorale negli Usa ci saranno le possibilità di ripristinare i rapporti tra Mosca e Washington.Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/mondo/201610163501632-putin-usa-russia/
     

     

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    Sergio Romano: “Della Russia non abbiamo capito nulla. Abbiamo una paura irrazionale di Putin”
     
    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sergio_romano_della_russia_non_abbiamo_capito_nulla_abbiamo_una_paura_irrazionale_di_putin/5496_17479/
     
    In un’intervista rilasciata a LInkiesta, Sergio Romano, ex diplomatico e noto editorialista del Corriere della Sera, dichiara. “Non è la Russia che ha paura di una guerra con l’Occidente. Semmai è il contrario: siamo noi ad avere una paura irrazionale della Russia”.
    Dopo aver ricordato come la “Russia abbia vissuto l’allargamento della Nato ai paesi che facevano parte del Patto di Varsavia e addirittura alle repubbliche baltiche che facevano parte dell’ex Unione Sovietica come un atto ostile”, Romano dichiara: “il problema è che le nuove basi anti-missilistiche americane, dalla Polonia alla Repubblica Ceca e alla Romania, avrebbero circondato la Russia, non l’Iran o l’Iraq. Se lei fosse stato russo come avrebbe interpretato questa strategia “difensiva”?”
    E sull’Ucraina: “Mi pare evidente. Così com’è evidente che le rivoluzioni colorate in Georgia e Ucraina siano siate viste con simpatia e favore dall’Occidente.
    Quando nel 2008 il governo georgiano decise di invadere l’Ossezia del sud, c’era sul territorio georgiano un contingente americano di 800 addestratori. Non credo che i soldati americani ignorassero quello che stava per accadere.
    Anche in quel caso, però, bisogna tenere conto di altri fattori. Ad esempio……………………
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    Gli USA meditano se entrare in guerra con la Russia pur di salvare Al-Qaeda in Siria
     
    http://comedonchisciotte.org/gli-usa-meditano-entrare-guerra-la-russia-pur-salvare-al-qaeda-siria/
     
    DI ERIC ZUESSE
    washingtonsblog.com
    Le fonti che saranno qui riportate documentano la narrazione storica che si verifica al momento nei confronti di una guerra senza quartiere tra gli Stati Uniti e la Russia, che arriva fino ad oggi, con la storia che sarà introdotta nei due seguenti paragrafi (il primo paragrafo per introdurre i concetti base, e il secondo per una sintesi della documentazione che quindi costituisce il corpo principale della presente relazione):
    CONCETTI BASE: Il governo degli Stati Uniti (Barack Obama) è stato guidato dalla famiglia reale saudita, che possiede l’Arabia Saudita, nella scelta dei membri per i cosiddetti “negoziati di pace” con la Russia sul conflitto siriano, e quelle ‘trattative’ sono fallite perché gli Stati Uniti hanno rifiutato di interrompere il sostegno ad al-Qaeda in Siria. Come ho riferito e documentato  il 6 maggio 2016: “Questi colloqui si sono interrotti il 18 aprile [quando] Al-Nusra stava affrontando una sconfitta imminente nella città chiave di Aleppo, e perché una tale sconfitta era inaccettabile per Mohammed Alloush, agente saudita, e capo del gruppo wahhabita saudita, l’Esercito dell’Islam. Era stato selezionato dal re Saud per guidare la fazione dei ribelli nei negoziati di pace per la Siria”.
    SINTESI DEL REPORT (seguente): Al-Qaeda in Siria (che chiamava se stessa “Al-Nusrah”) ha guidato l’esercito di jihadisti delegato degli Stati Uniti che cercano di sostituire il governo di Bashar al-Assad in Siria, ma ora che la Russia e gli Stati Uniti hanno interrotto i negoziati dopo che gli Stati Uniti hanno bombardato l’esercito siriano in Siria a Deir ez-Zor il 18 settembre, la Russia e gli Stati Uniti stanno accelerando verso la guerra l’uno contro l’altro in Siria. Sia la Russia che la Siria hanno ora terminato di cercare di lavorare con gli Stati Uniti per sconfiggere Al-Qaeda in Siria – ne hanno avuto abbastanza dell’America che protegge Al-Qaeda in Siria; essi stanno gettando il guanto di sfida al regime degli Stati Uniti, e stanno dicendo che il regime degli Stati Uniti può d’ora in poi scegliere di lasciare la Siria (che ha invaso con il suo ingresso illegale in Siria), oppure di scendere in guerra lì contro la Siria e la Russia, perché la Siria e la Russia non continueranno più a farsi scoraggiare dalle pretese degli Stati Uniti circa il suo sostegno a presunti ‘ribelli moderati’, non trattengono più la Siria e la Russia dal loro obiettivo congiunto di distruggere tutti i jihadisti in Siria, tra cui al-Qaeda – che in verità è la forza delegata dell’America sul campo che sta cercando di sostituire Assad.
    Ora saranno presentati gli sviluppi recenti documentati che stanno producendo questa storica rottura verso la Terza Guerra Mondiale. Cominciamo con menzionare i bombardamenti degli Stati Uniti dell’esercito siriano e continuiamo fino al 7 ottobre:
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    http://www.controinformazione.info/la-russia-si-schiera-contro-il-dominio-bancario-dei-rothschild/http://www.controinformazione.info/la-russia-si-schiera-contro-il-dominio-bancario-dei-rothschild/
     
    di  Alexander Azadgan
     
    La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi”. Carl von Clausewitz (teorico militare prussiano e generale)
    Possiamo dedurre, al di là della citazione di cui sopra di Von Clausewitz, che la politica è una prosecuzione dell’economia con altri mezzi. Pertanto, si potrebbe sostenere che anche la guerra sia sempre una continuazione del processo di dominio economico, con altri mezzi. Ora, passiamo in rassegna brevemente la attuale situazione in Russia.
     
    Il Presidente Putin è stato sottoposto ad una forte pressione dall’esterno e dall’interno: le sanzioni occidentali e il crollo pilotato dei prezzi del petrolio . Nonostante gli sforzi della Banca centrale della Russia (di seguito CBR) controllata dai Rothschild, e l’utilizzo di decine di miliardi di riserve in valuta estera, il valore del rublo nei confronti del dollaro è diminuito, di conseguenza , di circa il 39% negli ultimi anni.
     
    Vi sono state molta congetture circa la possibilità che il presidente Putin potrebbe presto nazionalizzare la CBR e il rublo sulla base di quanto suggerito dal suo massimo consigliere e presidente della politica economica del parlamento russo, Evgenij Fyodorov, con il fine di raccogliere risorse per i progetti di armamento della  Russia che ora sono resi necessari per quella che sembra un guerra imposta sulla Russia da Washington e dalla NATO.
     
     
     
    In base alla Costituzione, la CBR appartiene ad uno Stato estero – la City di Londra – e riceve direttive da Londra e dal FMI, controllato da Washington. La CBR può stampare solo l’importo corrispondente alle sue riserve in valuta , che essendo espresse in dollari, non sono sufficienti per i piani della Russia. La CBR può anche acquistare i buoni del Tesoro in dollari, privi di valore, che vengono pagati per il petrolio russo, in modo che i dollari vengano restituiti alla Federal Reserve Bank. Questo è uno dei più grandi furti di tutti i tempi!
     
    Inoltre, il Presidente Putin è sotto pressione da parte dell’Occidente, che vuole rovesciarlo e sostituirlo con oligarchi fantoccio di mentalità occidentale . Così, l’ambasciatore americano a Mosca, John F.Tefft, rilascia dichiarazioni che risultano molto chiare: “Passiamo a defenestrare Putin dal suo ufficio ed provvediamo ad installare nostri ellementi come leaders del governo russo.”
     
    Tefft è stato segnalato che avrebbe anche citato per nome i ministri da designare.! Così, ora è diventato logico [e necessario] per il presidente Putin, per migliorare l’esercito russo e rafforzare la partnership esistente con lo (Shanghai Cooperation Organization) SCO per evitare di sottomettere la Russia alla volontà di Washington e della NATO. Purtroppo, si è arrivati a questo.
     
    Yevgeny Fyodorov ha detto in un’intervista che ha avuto luogo una divisione nella élite russa negli ultimi due anni come è accaduto che un parte dell’élite ha deciso di rimanere con il Presidente Putin, il quale poi ha preso una decisione che definisce gli eventi che seguono.
     
    Inoltre, la logica degli avvenimenti:
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    Lo scontro diplomatico fra USA e Russia rischia di trascinare in guerra tutta l’Europa
    Compresa l’arrogante e miope Germania
    Di Silvia Vittoria Missotti -15 ottobre 2016
     
    http://www.opinione-pubblica.com/lo-scontro-diplomatico-fra-usa-russia-rischia-trascinare-guerra-tutta-leuropa/
     
    La guerra diplomatica degli Stati Uniti Russia coinvolge ampiamente l’Italia, certo, ma anche la Germania. Angela Merkel, infatti, ha parlato di nuove sanzioni anti-russe, accusando la Russia di crimini umanitari in Siria.
    La maggior parte dei Paesi europei ha sofferto le conseguenze delle sanzioni anti-russe e delle sanzioni anti-europee emanate dalla Russia ma, nonostante le aziende tedesche chiedano la loro abolizione, la Merkel insiste sul prolungamento delle sanzioni già esistenti e sull’introduzione di nuove restrizioni. La Merkel è, infatti, conosciuta come il cancelliere più filo-americano della Germania.
     
    Nonostante ciò, Putin evita l’azione frontale. In risposta alle sanzioni anti-russe, sta organizzando incontri con i rappresentanti di alcune imprese tedesche e con i governi degli Stati Federali della Germania, e sta cercando di trovare sostenitori nella coalizione politica al potere.
    Il più conosciuto politico tedesco incline ad ascoltare l’opinione di Mosca è il capo del Ministero degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. Un altro sostenitore della Russia, in vista delle elezioni del Bundestag, è il partito anti-islamico Alternative für Deutschland (AfD). Secondo la stampa tedesca semi-ufficiale, i simpatizzanti di Putin in AfD sono molto numerosi: la sua politica sarebbe infatti approvata da circa il 68% dei sostenitori del partito.
    Tuttavia, Putin non si limita solo alla ricerca di alleati nell’Unione Europea. Le sanzioni imposte da Bruxelles contro la Russia nel 2014 hanno danneggiato l’economia russa, ma hanno anche avuto alcuni vantaggi: la Russia ha infatti adottato una strategia per sostituire le importazioni; una strategia che in alcuni settori ha dato buoni risultati. Ad esempio, nel 2015, i ricavi dei settori non estrattivi dell’economia (industria ed agricoltura) hanno, per la prima volta dopo tanti anni, superato il ricavo dell’esportazione di petrolio e di gas.
    Il principale merito di Vladimir Putin è stato però quello di salvare il Paese dalla disintegrazione e dalla perdita della sovranità. Al forum “Rossiya zovet!” (“La Russia chiama!”), tenutosi il 12 ottobre, Vladimir Putin ha tenuto un discorso sostenendo che è necessaria, per la Russia, una nuova crescita economica basata sulle nuove tecnologie e su un forte aumento della produttività del lavoro. Il presidente russo ha ammesso l’impatto negativo delle sanzioni europee, che egli vede nelle “restrizioni allo scambio di tecnologie”.
    A questo punto, si potrebbe pensare che da oltre oceano si stia cercando di evitare il collegamento tra Europa e Russia in materia di risorse naturali, tecnologiche ed industriali, oltre che gli scambi culturali, politici e militari.
    Tuttavia, prima o poi, la Russia avrà accesso agli scambi tecnologici — direttamente, con l’aiuto degli europei, o indirettamente, attraverso i Paesi asiatici. A seconda di quale di queste due modalità verrà impiegata, l’economia europea risentirà degli effetti; ad ogni modo, la partecipazione delle economie europee nella creazione di una nuova industria russa darebbe un forte impulso alla cooperazione di tutti i partecipanti.
    Al giorno d’oggi, l’industria militare russa è molto efficiente, arrivando persino ad essere la migliore del mondo in alcuni settori. In altri settori industriali, tuttavia, l’aiuto di Paesi stranieri sarebbe importante. L’Italia, per esempio, aveva già assistito la Russia in questo campo: ai tempi di Ivan il Grande, l’unificatore della Russia (fine del XV secolo), i maestri del Rinascimento italiano avevano contribuito a costruire l’edificio simbolo della Russia, il Cremlino, oltre che ad avere prestato assistenza nello sviluppo della tecnologia militare russa.
     
    Silvia Vittoria Missotti

  8.   

     
    “Col sotterfugio tu farai la guerra”, ora è il metodo della Superpotenza. Anche con la Chiesa.
    Maurizio Blondet
     
    http://www.maurizioblondet.it/col-sotterfugio-tu-farai-la-guerra-ora-metodo-della-superpotenza-anche-la-chiesa/
     
    “Per mezzo dell’inganno tu dovrai fare  la guerra”, ordina YHVH agli ebrei da qualche parte della Torah.  Il Mossad ne ha fatto il suo motto.  Il fatto gli Stati Uniti pratichino l’ultima offensiva imperiale  “by way of deception”, di nascosto, attraverso il sotterfugio e la menzogna, la violazione dei patti sottoscritti con altri stati, la fornitura di armi  ai jihadisti che dicono di combattere, e  commettano atrocità  gravissime, è  l’indice più chiaro delle “menti” da cui il loro potere è dominato: menti che non  possono concepire il potere imperiale   come “chiamata di genti diverse a fare qualcosa di grande assieme”,  ma solo come  dominio basato “terrore”:  “susciterò il terrore di te nelle nazioni”,   ha promesso YHVH. Nessun obbligo di lealtà e di verità verso il resto del genere umano.
     
    Gli ultimi inganni:
     
     
    Il 12 ottobre navi americane hanno sparato missili contro una postazione radar in Yemen:    sono per la prima volta intervenuti direttamente a fianco della monarchia saudita contro i ribelli Houthi, partecipando ai massacri sauditi e alle loro atrocità. Prima lo facevano di nascosto, ovviamente.  La scusa per   questo atto diretto di ostilità  contro il popolo più povero del mondo, è che i ribelli Houti avrebbero lanciato  missili contro una nave americana, USS Mason: frusta e meschina replica dell’”Incidente del Tonchino”, la menzogna che l’America scelse per giustificare il suo intervento diretto in Vietnam.
     
     
    Nelle prossime ore sentirete raccontare che gli Stati Uniti  e l’alleanza anti-terroristica  hanno “liberato Mossul dall’IS”.  La realtà è  che “L’Arabia Saudita ha concluso un accordo perché l’ISIS lascino Mossul, in segreto e sicurezza, per la Siria”. Notizia data dal giornalista (britannico nonostante il nome) Nizar Nayouf:
     
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  9.   

     
    Arcivescovo maronita di Aleppo al Senato italiano, “le tregue terrorizzano la popolazione”
    Maurizio Blondet
     
    http://www.maurizioblondet.it/arcivescovo-maronita-aleppo-al-senato-italiano-le-tregue-terrorizzano-la-popolazione/
     

    L’accorato appello dell’arcivescovo cattolico greco-melkita di Aleppo, mons. Jean-Clément Jeanbart

    Siria: arcivescovo maronita di Aleppo al Senato italiano, “le tregue terrorizzano la popolazione”

    Il vescovo (n.d.r.: cattolico latino) di Aleppo: “L’intervento russo in Siria è una salvezza per noi cattolici”

    Il vescovo di Aleppo, monsignor Antoine Audo, accusa l’Occidente: “Questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad alti livelli da Usa e Israele


     

  10.   



    Mentre continua l’avanzata dell’Esercito siriano sui quartieri est di Aleppo ancora occupati dai miliziani jihadisti, sono arivate informazioni, attraverso una fonte locale, il giornale Al-Watan, secondo la quale ci sarebbero circa 2.000 miliziani armati nella parte est di Aleppo che hanno manifestato l’intenzione di arrendersi ed integrarsi al piano di pace predisposto dal Governo, come confermato anche dai loro familiari. Secondo la fonte, varie figure e leaders tribali di Aleppo hanno formato vari comitati con il fine di indentificare i miliziani disposti a presentarsi ai comitati di riconciliazione nazionale.
     
    http://www.controinformazione.info/duemila-miliziani-pronti-ad-arrendersi-ad-aleppo-alle-forze-governative/http://www.controinformazione.info/duemila-miliziani-pronti-ad-arrendersi-ad-aleppo-alle-forze-governative/
     
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