Riprodotto al computer vaccino universale contro l’88% dei virus influenzali

Un vaccino universale capace di bloccare l’88% dei ceppi virali che provocano l’influenza: è questo il risultato di una ricerca condotta dalle università britanniche di Aston e Lancaster …

Un vaccino universale capace di bloccare l’88% dei ceppi virali che provocano l’influenza: è questo il risultato di una ricerca condotta dalle università britanniche di Aston e Lancaster e dalla spagnola Complutense di Madrid. Il progetto, descritto sulla rivista Bioinformatics, riguarda un nuovo approccio che apre la strada alla possibilità di “progettare” al computer nuove armi contro i virus. Lo studio, tuttavia, non convince parte della comunità scientifica.

Lotta ai virus – Lo studio si basa sull’analisi delle caratteristiche genetiche dei ceppi virali finora noti al fine di prevederne in parte l’evoluzione. Il nuovo approccio, possibile grazie all’applicazione in biologia di metodi di calcolo statistico, punta a demolire uno dei punti di forza dei virus dell’influenza: l’abilità nel “cambiare volto” molto rapidamente per non essere riconosciuti dalle difese immunitarie.

Vaccino “jolly” a portata di mano – Il vaccino progettato al pc avrebbe, teoricamente, la capacità di agire nel tempo contro una grandissima varietà di virus influenzali, ben l’88% dei ceppi in circolazione nel mondo e il 95% di quelli che colpiscono i cittadini americani. “Un vaccino antinfluenzale universale è potenzialmente a portata di mano”, ha detto Pedro Reche, della Complutense.

“I componenti di questo vaccino – hanno spiegato i ricercatori – potrebbero essere piccoli frammenti dei virus dell’influenza, chiamati epitopi, di cui sappiamo già che possono essere riconosciuti dal sistema immunitario. La nostra collaborazione ha trovato il modo di selezionare gli epitopi per coprire l’intera popolazione”.

Le critiche – Non sono però mancate le critiche: l’immunologo Antonio Lanzavecchia, direttore dell’Istituto svizzero di Biomedicina di Bellinzona, ha infatti affermato che “lo studio non dice nulla di nuovo e non dimostra che questa tipologia di vaccini funzioni”. “Si parla spesso di vaccini universali – ha proseguito -, ma senza mai risultati. In questo lavoro ci si basa su ipotesi dubbie sul meccanismo di azione delle difese, i risultati finali si basano esclusivamente su analisi informatiche e non sono comprovati da test fatti sull’uomo”.

Verso i test in laboratorio – Nonostante la mancanza di conferme sperimentali, gli autori dello studio basato sulla bioinformatica ritengono di aver “progettato un vaccino con una probabilità di successo molto alta”, come ha osservato Darren Flower, dell’Università di Aston. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di cercare partner nell’industria farmaceutica per sintetizzare il vaccino e testarlo in laboratorio.

Fonte: TgCom24

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2 commenti

  1.   

    cara CONSUELO   vedi una volta sapevo come nascono i bambini ora mi risulta più arduo..saperlo.. ci sono mamme di serie A  e di serie   B  in funzione della ovulazione o del concepimento o che ne sò. presto arriverà pure la serie C così faremo il campionato mamme.  Sembra che pure la corte costituzionale, non avendo altro da fare, interverrà, magari mettendo un tetto massimo . magari a 12 mamme   SALVO INDICARE  sul certificato di nascita ..FIGLIO DI AMMUCCHIATA.  Sembra pure che si potranno fare …coctail.. di ormoni di spermatozoi in modo da avere non più figli ma un figlio..multiplo.. che costa meno pure nel mantenerlo magari a metano oppure a gpl. elettrico ancora no altrimenti sembra che il neonato  si cuocia prima del tempo. 

  2.   

    La scienza fa passi da giganti, ma la scorrettezza e l’assoluta mancanza di deontologia, unita al facile guadagno, ne fa altrettanti e la fiducia  verso chi dovrebbe tutelare la salute viene sempre meno!
    Solo per rinfrescare la memoria a chi ce l’ha corta.
    DENUNCIATO UNO DEI MASSIMI SPONSOR SCIENTIFICI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI AI BAMBINI

    DENUNCIATO UNO DEI MASSIMI SPONSOR SCIENTIFICI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI AI BAMBINI: ERA A LIBRO PAGA DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO
    Il principale sostenitore della terapia farmacologica ai minori éa libro paga dei produttori di farmaci!

    Un nuovo grave scandalo per conflitto di interesse parte dalla Medical School di Harvard negli Stati Uniti ed investe l’Europa:il Prof. Joseph L. Joseph L. Biederman, professore di psichiatria presso la Harvard Medical School e direttore dell’Istituto di Psicofarmacologia pediatrica presso il Massachusetts General Hospital di Harvard, uno dei più autorevoli sostenitori al mondo della terapia a base di psicofarmaci sui bambini per problemi della Condotta e Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD), è a libro paga di una multinazionale farmaceutica.
    A lui si deve in larga misura se a bambini di due anni è stata fatta diagnosi di disturbo bipolare” e se sono stati trattati con un potente cocktail di farmaci, molti dei quali mai approvati per tale patologia dalla Food and Drug Administration (FDA) e nessuno dei quali autorizzato per minori di dieci anni………
    http://www.laleva.org/it/2015/05/denunciato_uno_dei_massimi_sponsor_scientifici_della_somministrazione_di_psicofarmaci_ai_bambini-print.htm