Riciclaggio di capitali, in Vaticano aumentano i casi sospetti

Le conclusioni del Rapporto Moneyval, organismo del Consiglio Ue che si occupa di contrasto al finanziamento del terrorismo: 329 casi tra gennaio e settembre 2015 Lo Stato della …

Le conclusioni del Rapporto Moneyval, organismo del Consiglio Ue che si occupa di contrasto al finanziamento del terrorismo: 329 casi tra gennaio e settembre 2015

Lo Stato della Città del Vaticano ha affrontato la maggior parte delle manchevolezze tecniche nella sua legislazione e nelle sue regole per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, “ciononostante è necessario ottenere risultati effettivi in termini di azioni penali, condanne e confische”. È questa la conclusione cui arriva Moneyval, l’organismo del Consiglio d’Europa che si occupa di riciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo, che martedì 15 dicembre ha pubblicato il secondo rapporto sul Vaticano. Moneyval osserva che dall’ultimo rapporto del Consiglio d’Europa di fine 2013 “il numero di attività sospette è fortemente aumentato”: sono stati individuati 329 casi tra gennaio e settembre 2015 “in massima parte come risultato del processo continuo di verifica dei conti Ior”.

“I progressi in diverse aree dallo Stato del Vaticano dal 2012 sono benvenuti – ha indicato il segretario del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland – adesso le autorità del Vaticano devono tenere conto delle raccomandazioni di Moneyval e ottenere alcuni risultati concreti nelle inchieste sul riciclaggio”. Moneyval ritiene che “il processo di verifica sui conti dello Ior sembra essere stato un successo”, dato che sono stati chiusi 4.800 conti, sono state attuate delle misure per identificare e verificare accuratamente i detentori dei conti, sono state chiarificate le categorie di clienti che possono avere un conto presso lo Ior. Nel 2014 l’autorità di intelligence finanziaria ha condotto una serie di ispezioni interne e ha definito un piano di azione dettagliato di cui ora sta verificando l’attuazione. Questo lavoro dovrebbe essere completato entro il 2015. I dati sull’aumento delle attività sospette sono il risultato di tali verifiche. Da quando si è insediata, l’Autorità di intelligence finanziaria ha inviato trenta rapporti alla giustizia, che ha lanciato 29 inchieste per riciclaggio e bloccato circa 11 milioni di euro. Però, ecco il punto sottolineato dal rapporto, “non sono stati decisi rinvii a giudizio o azioni penali dal momento in cui è stato adottato il rapporto del 2012”. Il Vaticano “dovrebbe assicurare che la Gendarmeria e l’ufficio del procuratore abbiano la capacità di condurre inchieste finanziarie attive per ottenere risultati concreti in materia di riciclaggio del denaro”. Il Comitato degli esperti sulla valutazione delle misure anti-riciclaggio e di contrasto del finanziamento del terrorismo (Moneyval, appunto) valuta l’applicazione degli standard europei ed elabora raccomandazioni. Sotto la sua verifica sono i 28 Stati Ue, Israele, la Santa Sede, Guernsey, Isle of Man e Jersey, Gibraltar. (Radiocor)

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