Piacenza, autista uccide collega durante sciopero: “Un dirigente gli ha detto parti!”

Un operaio egiziano che la notte di mercoledì 14 settembre stava picchettando all’esterno di un’azienda di logistica a Piacenza è stato travolto e ucciso dall’autista di un camion, …

Un operaio egiziano che la notte di mercoledì 14 settembre stava picchettando all’esterno di un’azienda di logistica a Piacenza è stato travolto e ucciso dall’autista di un camion, poi fermato dalla Polizia. Lo ha comunicato nella notte il sindacato Usb.

“Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della Seam, ditta in appalto della Gls davanti ai magazzini dell’azienda”, si legge in una nota del sindacato. “Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato”.

“Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato – prosegue la nota -. Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corso che ha forzato il blocco. Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’Usb si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore”.

Riccardo Germani, di Usb Lombardia, presente alla manifestazione, ha così ricostruito l’accaduto: “Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato da un dirigente dell’azienda a forzare il picchetto. Gli urlavano ‘parti, vai!’, forse pensava che i manifestanti si sarebbero spostati, ma ha travolto il nostro aderente”.

piacenza

Lo hub della azienda di logistica Gls si trova alla periferia di Piacenza. L’egiziano investito e ucciso è operaio della stessa Gls e iscritto al sindacato autonomo Usb, e stava manifestando insieme ad altri facchini davanti all’ingresso dell’azienda, con la quale il sindacato ha in corso in questi giorni un’aspra vertenza. Dalle prime ricostruzioni pare che i manifestanti avessero intenzione di effettuare un picchetto per impedire ai camion di uscire dal cortile della Gls.

Mancavano pochi minuti a mezzanotte, quando uno dei Tir, proprio mentre effettuava la manovra di uscita nonostante le proteste, ha schiacciato l’egiziano che è morto sul colpo. Inutili i soccorsi del 118. Sul posto sono intervenute numerose pattuglie di polizia. Preso in consegna e sottratto al linciaggio degli altri manifestanti, l’autista è stato portato in Questura in stato di fermo con l’accusa di omicidio stradale.

Sul posto è arrivato subito anche il sostituto procuratore Emilio Pisante, insieme al vicario del questore di Piacenza e al comandante provinciale dei carabinieri. Numerosi testimoni sono stati ascoltati in questura per tutta la notte. La polizia, che si occupa delle indagini, ha anche acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della Gls.

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