Elezioni Olanda: respinti populisti, islamofobi e anti-euro. Boom dei verdi

Alle elezioni politiche olandesi il partito liberale del primo ministro Mark Rutte si è affermato sullo sfidante anti-Islam ed euro-scettico Geert Wilders in una vittoria elettorale accolta con …

Alle elezioni politiche olandesi il partito liberale del primo ministro Mark Rutte si è affermato sullo sfidante anti-Islam ed euro-scettico Geert Wilders in una vittoria elettorale accolta con grande entusiasmo dai governi di molti Paesi europei preoccupati per la crescente affermazione del nazionalismo.

Sulla scia della netta affermazione di Rutte, l’euro si è apprezzato salendo ai massimi da febbraio sul dollaro e portandosi oltre la soglia di 1,07.

“L’Olanda dopo la Brexit e le elezioni americane ha saputo dire ‘basta’ alle forme sbagliate di populismo”, ha detto Rutte dopo i risultati — non ancora definitivi — che si sono tradotti in un fiasco per Wilders, che pure nei sondaggi era dato in testa fino alla fine della campagna elettorale.

L’affluenza alle urne è stata pari al 78%, sui massimi da trent’anni a questa parte.

Secondo gli analisti politici, Rutte ha vinto grazie a un mix di fattori, che non è detto possano funzionare tout court anche in Francia, dove la leader del ‘Front National’ Marine Le Pen dovrebbe poter accedere al secondo turno alle Presidenziali di fine aprile.

Rutte ha ricevuto messaggi di congratulazioni da parte di molti leader europei tra cui la Cancelliera tedesca Angela Merkel, candidata in un altro importante test elettorale per il futuro politico dell’Europa a settembre.

Con oltre il 95% dei voti scrutinati, il partito Vvd di Rutte ha ottenuto 33 dei 150 seggi parlamentari, in calo rispetto ai 41 del 2012. Wilders è al secondo posto con 20 seggi mentre Cda e i liberali di sinistra D66 entrambi al terzo con 19 seggi ciascuno, secondo i dati dell’agenzia di stampa Anp.

Si profila per i Paesi Bassi la prospettiva di un nuovo governo di coalizione, in cui partner principale di Vvd non sarebbero però più i laburisti PvdA che escono dalle elezioni con una cocente sconfitta. (Reuters)

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I liberali di destra di Mark Rutte vincono largamente le elezioni in Olanda – secondo i primi exit poll – scacciando l’incubo di un’ascesa dei populisti islamofobi e anti-Ue di Geert Wilders, fino a qualche settimana fa in testa ai sondaggi. L’affluenza, record, è stata dell’82%: tantissimi olandesi si sono mobilitati per scongiurare il rischio di una vittoria degli xenofobi nel Paese che si considera il più tollerante d’Europa. «Questo è un risultato molto importante per l’Olanda» ed è «molto importante per tutta l’Europa», l’Olanda «dopo la Brexit e le elezioni americane ha detto no al populismo» ha dichiarato il premier olandese commentando l’esito elettorale.

Rutte e VVD primo partito con 31 seggi

Pur perdendo 10 seggi rispetto alle elezioni del 2012, il Vvd di Rutte si aggiudica 31 dei 150 seggi in palio nella Camera Bassa degli Stati Generali d’Olanda (la denominazione ufficiale del Parlamento), l’unica a suffragio universale, mentre nel Senato siedono i rappresentanti delle assemblee provinciali. Il premier si riconferma candidato al terzo mandato, ma ha davanti mesi di trattative per formare una coalizione di governo. A favorire la rimonta del premier uscente, lo scontro con la Turchia negli ultimi giorni di campagna elettorale, con Rutte che ha in maniera ferma ma decisa tenuto testa alle dichiarazioni del presidente turco Erdogan che, dopo aver dato della «nazista» alla Germania, ha accusato l’Olanda di essere stata responsabile del massacro di Srebrenica.

19 seggi al PVV di Wilders, come CDA e D66

Sembra sventata l’ascesa dei populisti di estrema destra: il PVV di Geert Wilders si contende il secondo posto in un testa a testa con i cristiano-democratici di CDA e i liberali di sinistra di D66, tutti con 19 seggi. Per Wilders quattro in più della precedente consultazione, ma ben al di sotto dei sondaggi pre-elettorali che gli avevano attribuito fino a 30 seggi. Il leader populista appare soddisfatto del risultato. Al suo rivale Wilders dice: «Rutte non si è ancora sbarazzato di me». E ha aggiunto: «Elettori del PVV, grazie. Abbiamo guadagnato seggi. Abbiamo avuto un primo successo».

Successo storico per i Verdi, male i laburisti

C’è anche un balzo da record per i verdi del GroenLinks ed il crollo dei laburisti della Pvda. Il movimento guidato da Jesse Klaver sarebbe il primo partito della sinistra per la prima volta nella storia della politica “orange”: otterrebbe infatti 16 seggi, quadruplicando il risultato delle elezioni del 2012. Il Pvda scenderebbe invece ad appena 9 (-29 seggi rispetto al 2012), ampiamente superato dai socialisti radicali (14). «Un colpo durissimo, un graffio sulla nostra anima» ha commentato Sharon Dijksma, la leader della campagna del partito laburista olandese, che era nella coalizione di governo uscente e non ha saputo spiegarsi il crollo verticale. «È veramente troppo presto per dire qualcosa. Evidentemente non siamo stati capaci di convincere gli elettori con le nostre politiche sociali ed i nostri programmi».

“L’Olanda ci ha dato fiducia”

Gli elettori «ci hanno dato ancora fiducia». Lo dicono i responsabili della campagna elettorale del premier olandese Rutte. «L’Olanda rimane liberale e pro-europea. Roccaforte!». Questo è il messaggio inviato su twitter dal capogruppo dell’Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa, Guy Verhofstadt, dopo i primi exti poll sulle elezioni politiche olandesi. «Grande! Il Vvd di gran lunga primo, D66 guadagnano molto. I partiti pro-europei in crescita», ha scritto Verhofstadt. Il partito liberal-conservatore del Vvd del primo ministro Mark Rutte e i liberali di sinistra dei D66 sono entrambi membri del gruppo Alde all’Europarlamento.

Weber: “Uno smacco per gli anti europeisti”

Esulta anche il presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber: «Il serio approccio dei partiti di centro destra e del CDA è stato ricompensato. Questa è una buona notizia per tutte le forze politiche centriste e per l’Europa. Questo dimostra che la chiarezza e la netta demarcazione dai radicalismi è il giusto cammino. Il risultato elettorale in Olanda è il vero smacco per tutti gli anti europeisti».

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9 commenti

  1.   

    a circa metà dell’articolo che tratta più di un argomento


    Miracoli della “politica della paura”: no a Wilders, sì alla UE
    Maurizio Blondet
     
    http://www.maurizioblondet.it/orban-diceva-vero-patto-segreto-merkel-erdogan-esiste/
     
    Siamo arrivati al punto   che l’Onu – ed è tutto dire – ha chiesto a Germania, Francia, Regno Unito e Usa, di smettere di usare “la  carta della paura” (testuali parole)  per infilare  nella legislazione leggi  liberticide con la scusa di difendere i cittadini dal terrorismo “islamico” .
     
    Qui potete leggere il rapporto dell’incaricato speciale per la difesa della vita privata, Joseph Cannataci, uscito l’8  marzo:

    Lì, l’incaricato Cannataci dubita della “efficacia di misure estremamente intrusive introdotte in Francia, Germania, Regno Unito   ed Usa” per  debellare il terrorismo –  ricordiamoci che in Francia è sempre  in vigore lo stato d’emergenza – ma che servono benissimo per controllare le mail  e le telefonate dei cittadini ignari, e ridurre la loro possibilità di esprimersi su  Internet. Cannataci dubita della volontà degli stati occidentali a far sì che “la protezione della vita privata sia rispettata come   un vero diritto universale”.
     
    Secondo il suo mandato, Cannataci   denuncia la “politica della paura” usata per l’abolizione della privacy. Così non ha  bisogno di denunciare con quanta forza la politica della paura venga usata dalle oligarchie, oggi, per mantenere il loro potere: paura  di uscire dall’euro (i media e gli economisti di corte vi terrorizzano), paura dei “populismi”  paura della Le Pen  all’Eliseo …. In Olanda,  la paura per Wilders al governo – ingigantita senza alcun senso, Wilders non avrebbe mai vinto   alcun governo  – ha fatto sì che i paurosi abbiano dato il trionfo a Mark Rutte.  Quello che ha colluso con la Merkel, in base ad un piano segreto, per riempirci di stranieri indiscriminati,  non selezionate, ad ondate di 250 mila l’anno.
     
    Beh, ma Orban aveva profetizzato 400-500 mila.. Sbagliava per eccesso? Attenzione: nel settembre 2015, prima della crisi delle ondate migratorie, il vice-cancelliere Sigmar Gabriel  gettato lì, come per  caso, che il paese  poteva assorbire  500 mila   immigrati l’anno.  E Gabriel è “di sinistra”. Quindi,  i germanici  governati dalla paura,  o voteranno Merkel per paura dell’AfD (partitino ingigantito dai media per farvi paura), o voteranno Schulz perché gli sembrerà più rassicurante della Merkel. E farà le stesse politiche.
     
    E’ inutile dire che  i francesi paurosi manderanno al potere Macron de’ Rotschild per paura che all’Eliseo vada Marine Le Pen – possibilità zero, ma paurosamente agitata quanto basta dai media per creare il terrore nell’elettorato “progressista” che sente la minaccia del “populismo”.
     
    …avete votato il vostro rimpiazzo.
     
    Così, con Mark Rutte ancora al governo in Olanda,  i paurosi e ignoranti hanno garantito la  riuscita dell’esperimento sociale  è più colossale della storia, il Gran Rimpiazzo, concordato con Erdogan nel 2015,  e denunciato invano da Orban.  Ché poi, per sventare la possibilità di un vostro risveglio, o paurosi,  e magari di una iniziativa referendaria che potrebbe interrompere l’esperimento sociale, sappiate,  o tedeschi, che il Commissario Federale per  i Rifugiati e Migranti ha già raccomandato di dare diritto di voto ai migranti residenti  fissi in Germania, regolari o no. Sulla linea, in fondo, di ciò che “raccomanda” il senatore Manconi, e  di cui si intravvede lo  scopo finale: fare degli stranieri  i cittadini a pieno diritto, e a voi sottrarre  i diritti politici. Ma tranquilli, in cambio vi hanno dato le nozze gay,  l’adozione dei bambini strappati alle madri naturali;  il suicidio assistito è dietro l’angolo, e presto vi daranno il diritto all’eutanasia. Pensate che conquista: così vi eutanisserete, mentre i migranti voteranno  al vostro posto.
     
    Sapete come si chiama il Commissario Federale che propone   questo?  Aydan Özoguz.
     
    Il fatto è che hanno fatto miracoli, a forza di farvi paura.  E voi, maggioranza, ci cascate sempre.  Perché   la politica della paura non consiste   solo nell’impaurirvi, ma nel non farvi aver paura di ciò che dovrebbe spaventarvi.
     
    Per esempio, torniamo all’Olanda che ha votato Rutte per paura di Wilders. E  perché Rutte, in fondo,  è stato duro con Erdogan, ha impedito i  comizi  del turco…
     
    Ma sapete cosa hanno scritto i giornali turchi?  Hanno  ricordato come i  caschi blu olandesi si comportarono a Srebrenica, nel 1995, quando  per viltà lasciarono massacrare  dagli scherani del generale Mladic centinaia  di musulmani inoffensivi, bosniaci-erzegovini.

    Un giornale turco ha persino scritto:   sapete quanti uomini conta l’esercito dei Paesi Bassi? 48 mila uomini. E quanti immigrati turchi ha l’Olanda? 400 mila. Magari gli sono venute delle idee.
     
    Di questo dovevate aver paura, Olandesi. Invece avete avuto paura di Wilders.  E voi europei avete paura di Orban, che vi ha detto la verità..
     

  2.   

    Mark Rutter va fermato con la spada dei Templari  +  Santa Romana Chiesa è in pericolo +
     
     

  3.   

    Mi gusta più cosi  :)))))))
    Si profila una netta vittoria per i populisti guidati da Geert Wilders.
    Siamo il secondo partito del paese , senza di noi il nulla .
     
     

  4.   

    ne sono convinto anch’io.. ci sarebbero troppi sommovimenti. pensa soltanto a quanti in questi sistemi son riusciti  a mettere il  culo al  caldo. si tratta ..con le famiglie..  di milioni  di voti. ovvio che la le pen e m5s  rivoluzionerebbero ..magari distruggerebbero.. certi privilegi. quelli che ne godono non ci stanno e mobilitano tutto il possibile. pensa che in olanda sono andati a votare persino i tulipani. 

    Originariamente inviato da belfagor: Anche Trump avrebbe perso se gli americani avessero un sistema elettorale da paese civile. Infatti ha perso il voto popolare per 3 milioni di voti. Accetto scommesse: io dico che anche la Le Pen e il M5S non vinceranno. Buona giornata a tutti 

     

  5.   

    caro BELFY  vedi la cosa importante della politica sono le nomine delle varie aziende pubbliche che avverranno in questi  giorni. renzi vuol nominare o riconfermare   manager RENZIANI.. l’unico che non lo è ma potrebbe diventarlo è CAIO   quello delle poste . ha triplicato gli utili ergo è bravo ma questo conta poco se si può mettere un renziano chepoi magari finanzia la leopolda ecc ecc . può aver colloqui costruttivi con tiziano, magari trovare un lavoretto a papàboschi e giù per ..li rami.. Sarà difficile  mantenere al suo posto MORETTI  mio compaesano. renziano di ferro ma 7 anni di condanna per i morti di viareggio  son tanti. come ex capo delle ferrovie  secondo me perderà ..il treno..  riciao belfy e salutami roma.h

  6.   

    belfy  hai ragione .  però in america   la clinton avrebbe avuto la maggioranza degli stati  contro. il problema è che ogni regola elettorale ha i suoi problemi.  perchè ti pare giusto che in italia un partito che non ha vinto le elezioni  ci governi? il premio elettorale ABNORME   avuto dal pd non è come il premio di TRUMP? non è molto più chiara la.pseudo vittoria.. trumpiana del fatto che il govrerno governi con l’appoggio di trasformisti voltagabbana ..per non dire merdacce.. addirittura eletti in un partito che è opposizione? caro belfy guardiamo il nostro merdume. trump ha vinto rispettando le regole loro.  renzi governa rispettando i giochini  di chì sai tu..E la chiaman democrazia.  ma non mi faccia ridere…ciao belfy.

    Originariamente inviato da belfagor: Anche Trump avrebbe perso se gli americani avessero un sistema elettorale da paese civile. Infatti ha perso il voto popolare per 3 milioni di voti. Accetto scommesse: io dico che anche la Le Pen e il M5S non vinceranno. Buona giornata a tutti 

     

  7.   

    strano modo di commentare.  rutte ..che è pur sempre la destra.. ha vintto perdendo un terzo dei seggi..  wilders ha perso  ottenendo il miglior risultato di sempre ed aumentando 4 seggi. Come in Italia dove M5S  perde  sempre ma ormai è arrivato al 30 per cento. Io la vedo in maniera diversa. ma come si sà  ho una visione politica diversa . se il mio partito crescesse come  i grillini   ..pur perdendo.. ne sarei felice. con guadagni di 5-10 punti alla volta si dovrebbe arrivare al 51.t

  8.   

    Anche Trump avrebbe perso se gli americani avessero un sistema elettorale da paese civile. Infatti ha perso il voto popolare per 3 milioni di voti. Accetto scommesse: io dico che anche la Le Pen e il M5S non vinceranno. Buona giornata a tutti 

  9.   

    Certo che gli exit poll fanno pensare, ovvero Wilders era dato a 30 seggi e finisce a 19, viene da chiedersi in che modo hanno intervistato gli elettori. Hanno vinto i liberali e sono felici di aver perso la libertà, mancano solo i comunisti felici che non ci sia più il comunismo e il quadro è perfetto, una banda di politici psicolabili.