Obama a Cuba, la storica visita apre a nuove opportunità politiche e commerciali

E’ il primo presidente degli Stati Uniti a mettere piede nel paese comunista negli ultimi 88 anni. I Ceo dei gruppi alberghieri Starwood e Marriott fanno parte della …

E’ il primo presidente degli Stati Uniti a mettere piede nel paese comunista negli ultimi 88 anni. I Ceo dei gruppi alberghieri Starwood e Marriott fanno parte della delegazione americana.

“Questa è una visita storica, e una storica opportunità di dialogare direttamente con il popolo cubano”. Così Barack Obama ha descritto il viaggio cominciato ieri, il primo di un capo della Casa Bianca negli ultimi 88 anni. “Nel 1928 – ha detto rivolgendosi al personale dell’ambasciata Usa riaperta ad agosto – il presidente Coolidge venne a bordo di una nave da guerra. Ci mise tre giorni, per arrivare qui. Io ci ho messo solo tre ore. Per la prima volta nella storia, l’aereo Air Force One è atterrato qui. E’ una opportunità storica per definire nuovi accordi commerciali, costruire nuovi legami tra i nostri due popoli, e per me per illustrare la mia visione di un futuro più brillante del nostro passato”.

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Obama è arrivato alle 16 e 19 minuti, accompagnato dalla moglie Michelle e dalle figlie Malia e Sasha. Poche ore prima che atterrasse, decine di dissidenti del gruppo Damas de Blanco erano state arrestate, durante un marcia di protesta all’uscita dalla messa nella chiesa di Santa Rita.
Ad accogliere il capo della Casa Bianca all’aeroporto non c’è il presidente Raul, ma il ministro degli Esteri Rodriguez, con mazzi di fiori per la moglie, le figlie e la suocera. Obama quindi è andato all’ambasciata americana, per cominciare la visita parlando al suo personale: “Avere un’ambasciata – ha detto – significa poter promuovere meglio i nostri interessi e la nostra visione”.
Subito dopo, nonostante la pioggia tropicale, è andato a fare con la famiglia una visita a piedi nel centro di L’Avana Vecchia. Qui si è fermato alla cattedrale, per incontrare il cardinale Jaime Ortega, che ha avuto un ruolo chiave per favorire i negoziati segreti avvenuti in Vaticano, da cui è scaturita la riapertura delle relazioni bilaterali.
La famiglia quindi ha concluso questa prima giornata semi turistica con una cena al ristorante San Cristobal, uno dei nuovi business privati che è stato possibile aprire a Cuba grazie alle riforme avviate da Raul.
Oggi sarà la giornata politicamente più intensa, perché il presidente avrà il bilaterale con il collega Castro. Subito dopo Obama vorrebbe fare una conferenza stampa, ma finora Raul non ha accettato: questa disputa verrà risolta solo all’ultimo momento.
Dopo il bilaterale, il capo della Casa Bianca incontrerà un gruppo di imprenditori, proprio per incoraggiare i mutamenti economici già in corso. La compagnia americana Starwood ha già annunciato un accordo per ristrutturare tre grandi hotel a Cuba.
L’arrivo di Obama è coinciso con l’arresto di molti dissidenti, incluso Elizardo Sanchez, che domani dovrebbe andare all’ambasciata americana per incontrare il presidente. Parlando con La Stampa, Sanchez ha detto che il regime “ha ordinato agli oppositori di non muoversi dalle loro case”. Stesso discorso per Berta Soler, leader della Damas de Blanco. E’ la dimostrazione di quanta strada resta ancora da fare, prima di arrivare ad una vera normalizzazione dei rapporti e un ritorno della libertà a Cuba.

di Paolo Mastrolilli 

Fonte: La Stampa

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Nel giorno della storica visita del presidente Usa Barack Obama, sbarca a Cuba anche la catena alberghiera americana Starwood Hotels & Resorts Worldwide. Lo ha annunciato la stessa società, che è la prima a siglare un accordo con Cuba dai tempi della rivoluzione del 1959. L’investimento da diversi milioni di dollari prevede l’apertura di due alberghi entro il 2016.

Starwood aprirà due hotel a Cuba: prima catena americana sull'isola

Starwood ha anche firmato una lettera di intenti con le autorità cubane per un terzo hotel, grazie ad uno speciale permesso dal dipartimento del Tesoro americano che la esime dall’embargo.

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