“Non paghiamo le tasse dal 2012”, la rivolta di 4 mila italiani

In una specifica area geografica italiana è possibile non pagare le tasse, o almeno così sostiene Roberto Giurastante, 51enne presidente del Movimento Trieste Libera, un’organizzazione che dal 2011 …

In una specifica area geografica italiana è possibile non pagare le tasse, o almeno così sostiene Roberto Giurastante, 51enne presidente del Movimento Trieste Libera, un’organizzazione che dal 2011 si batte affinché il governo riconosca il Territorio Libero di Trieste, istituito – e mai ufficialmente abrogato – alla fine della Seconda Guerra mondiale con il Trattato di Pace del febbraio 1947. Giurastante, che attraverso un’intervista rilasciata a Libero accusa l’Italia di aver occupato i suoi territori, chiede ai governanti del Belpaese di rispettare il Trattato di Pace, bloccando immediatamente le richieste ingiuste come, ad esempio, quelle relative al pagamento di dazi destinati alla copertura del debito pubblico italiano.

Italia ha ratificato trattato riconoscendo il Territorio Libero di Trieste

“L’Italia, secondo la Costituzione entrata in vigore il primo gennaio 1948 – evidenzia il presidente Giurastante – ha i confini stabiliti dal Trattato di Pace. Roma, ratificando quel trattato, ha riconosciuto il Territorio Libero di Trieste. Se l’Italia ‘se ne tornasse a casa’, i residenti del TLT potrebbero organizzarsi come una Repubblica, con un Parlamento, un capo di Governo e i vari organi rappresentativi eletti democraticamente: proprio come disposto dal Trattato di Pace”. Certo, non si facciano accostamenti con l’Italia. “Lasci stare il paragone. Preferiremo un Paese sano, non corrotto. Meglio pensare a una sorta di Singapore europea”.

Aderenti alle petizioni sono oltre 20mila

Al momento i cittadini tesserati aderenti alla lotta fiscale sono poco più di 750 ma, precisa Giurastante, “le firme apposte sulle nostre petizioni sono oltre 20mila”. Il perché tanti decidano di non tesserarsi è da ricercarsi nell’azione intimidatoria del governo italiano, spiega lo stesso presidente  del Movimento Trieste Libera. “I nostri cittadini vengono minacciati di licenziamento, come anche di perdita del diritto alla pensione”. Giurastante vuole comunque sottolineare un aspetto importante: “Vogliamo pagare le tasse per il servizio erogato dall’Italia, ma i soldi devono rimanere a Triesce, nel Territorio Libero”.

Per giudici il territorio è passato all’Italia con Trattato di Osimo

Giurastante si è già rivolto ad un tribunale che ha tuttavia sostenuto che Trieste è un comune italiano, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Friuli-Venezia Giuli, “passato sotto la sovranità italiana a seguito del Trattato di Osimo”. Ma il presidente del Movimento non si arrende, ritenendo quell’ordinanza sbagliata e per questo si dice pronto a presentare ricorso in sede internazionale. Al giornalista, che gli ha poi domandato non si sentisse un usurpatore di servizi pubblici la replica immediata: “Esiste la Convenzione dei diritti di Ginevra. Siamo occupati dall’Italia e l’occupante deve garantire assistenza ai cittadini dello Stato occupato”. Nel mentre le bollette non pagate si accumulano e  Giurastante si dice pronto, nel caso in cui arrivassero delle multe o dei provvedimenti di pignoramento, a fare ricorso: “Contesterò sulla base del diritto di sovranità dello Stato italiano, ci rivolgeremo all’Onu”. E come lui sembrerebbero pronti alla lotta anche altri 4-5000 cittadini.

Fonte: Tiscali

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