L’Ue zittisce Renzi: “Ha torto, la smetta di criticare la Commissione”

Juncker replica duramente al premier italiano che ultimamente affonda sulle istituzioni del Vecchio continente. “La flessibilità l’ho introdotta io, non Matteo. Non uso i suoi toni, ma non …

Juncker replica duramente al premier italiano che ultimamente affonda sulle istituzioni del Vecchio continente. “La flessibilità l’ho introdotta io, non Matteo. Non uso i suoi toni, ma non sono certo un ingenuo”.

Matteo Renzi impallinato da Jean-Claude Juncker. Nella conferenza di inizio anno il presidente della Commissione Ue accusa apertamente il premier italiano di vilipendere l’Unione europea.

“Renzi ha torto a criticare la Commissione”, ha tuonato il capo dell’esecutivo europeo facendo notare che “a introdurre la flessibilità sono stato io, non Renzi” e ammettendo che, in questo momento, “il mood tra l’Italia e il resto dell’Unione non è al suo meglio”.

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I toni di Juncker nella risposta alle posizioni di Renzi sulle scelte di Bruxelles sono stati forti. “Renzi è mio amico e io esito a esprimermi con il suo stesso vigore perché non serve a risolvere le cose”, ha subito messo in chiaro il presidente della Commissione spiegando che sull’Italia potrebbe anche “fare grandi dichiarazioni di amore”. “Sono cresciuto con gli italiani – ha ricordato – sono stato coeducato con loro nel sud industriale del Lussemburgo, con gli immigrati italiani la convivenza era intima”. Ma adesso “il mood tra l’Italia e il resto dell’Unione non è al suo meglio”. “Renzi ha torto nell’offendere la Commissione europea – ha continuato – non capisco perché lo faccia, da tempo ho lasciato il teatro della politica interna e non seguo in dettaglio i suoi movimenti, comunque non sono un ingenuo”. Infine Juncker ha poi detto di aver deciso di “lasciare l’irritazione nella tasca, ma non sono un ingenuo”. Ma lo schiaffo a Renzi resta. Ed è di quelli che fanno male.

In realtà i grigi burocrati di Bruxelles ora temono il collasso dell’Unione europea. Il grimaldello per far crollare un’unità in tutto e per tutto fragile potrebbe essere la chiusura delle frontiere sulla spinta di un’incessante marcia di clandestini e profughi. “Nessuno parla del legame tra Schengen e la libera circolazione dei capitali – ha tuonato Juncker – la fine di Schengen rischierà di mettere fine all’Unione economica e monetaria e il problema della disoccupazione diventerà ancora più importante, bisogna guardare alle cose nel loro insieme”. Quello che per Juncker è un cattivo presagio, per molti potrebbe essere un auspicio. Lo è, per esempio, per l’Italia. Che dal trattato di Schengen e dall’euro ha solo incassato problemi. Tanto che viene da sperare che i leader europei iniziano a chiudiere le frontiere per liberarci dall’insopportabile giogo della moneta unica.

Juncker si è detto “impressionato” dalle fragilità dell’Unione europea e dalle rotture che si sono consumate in passato accadute o che si preannunciano. Per il presidente della commissione Ue è in corso una “policrisi non ancora interamente controllata”. Dall’emergenza immigrazione al terrorismo di matrice islamica, fino ai conflitti in Ucraina e ai rapporti con la Russia, il Vecchio Continente sta vivendo il momento di maggiore divisione. “Farò di tutto – promette Juncker – per evitare questo sentimento di inizio della fine dell’Europa”. Il cammino di disgregazione, però, è già iniziato. E il braccio di ferro che si sta consumando sull’applicazione del trattato di Schengen mostra tutta la fracilità e la vacuità dell’Unione europea. Per evitare che saltino gli accordi sulla libera circolazione, Juncker fa leva ancora una volta sulle conseguenze economiche derivate dalla fine del sistema Schengen. “Conseguenze gravissime per l’economia europea – dice il presidente della commissione Ue – con un aggravio della disoccupazione”. È la prima volta che Juncker indica chiaramente i rischi economici di una chiusura generalizzata delle frontiere interne nell’Unione europea fra i Paesi che aderiscono all’accordo di Schengen. “Chi oggi blocca le frontiere – ha aggiunto – deve sapere quali sono le conseguenze per tutti”.

di Sergio Rame

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su ilGiornale

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7 commenti

  1.   

    ” aleggino personaggi inquietanti”
    Direi di chiamare questi personaggi con il loro nome ” Massoni”

    Originariamente inviato da robyuankenobi: renzi avoca a se persino le nomine delle aziende che prima facevan capo al ministro del tesoro.. L’imitazione del Duce si allarga sta prendendo ormai tutto in mano sua. Il cerchio magico fiorentino  si accaparra tutto. e leggendo i giornali sembra che  sui papaboschi e paparenzi  aleggino personaggi inquietanti…….quasi quasi chiamerei…CANTONEEEEEEE. 

     

  2.   

     

     

    Originariamente inviato da robyuankenobi: ANALISI POLITICA di ROBY. Penso che ve starete accorgendo che si stava meglio quando si stava peggio?  ad esempio la borsa. crolla perchè il petrolio crolla ebbene circa 3 anni or sono era a 50 dollari al barile  Penso che non ci sia inflazione e quindi  non ci sarà crescita eppure i tassi sono a zero mentre  ai tempi felici del cav si viaggiava con uno ..spred..  di 6 punti . ora che grazie a draghi e non renzi gli interessi sono a zero il debito pubblico è superiore a quello berlusconiano. vogliam parlare  dei pensionati?  renzi li ha derubati e non risarciti  cosa che il cav non ha mai fatto e pure ci è stata appioppata la FORNERO  che costringe a rimanere altrimenti gli occupati sarebbero in grossa flessione dato che  se ci fossero stati i pensionamenti corretti  questi non sarebbero stati sostituiti . banche fallite . vero pure al tempo del CAV   succedeva ma si trattava di una banca dell’entourage renzi… Come fan fallire loro le banche . da veri esperti. altro dettaglio. il cav i rolex li regalava. questo invece li riceve in regalo  e se li tiene. Ora provate a chiedergli se è l’ora che si tolga dalle palle, perchè nessuno lo ha invitato.

     

  3.   

    ANALISI POLITICA di ROBY. Penso che ve starete accorgendo che si stava meglio quando si stava peggio?  ad esempio la borsa. crolla perchè il petrolio crolla ebbene circa 3 anni or sono era a 50 dollari al barile  Penso che non ci sia inflazione e quindi  non ci sarà crescita eppure i tassi sono a zero mentre  ai tempi felici del cav si viaggiava con uno ..spred..  di 6 punti . ora che grazie a draghi e non renzi gli interessi sono a zero il debito pubblico è superiore a quello berlusconiano. vogliam parlare  dei pensionati?  renzi li ha derubati e non risarciti  cosa che il cav non ha mai fatto e pure ci è stata appioppata la FORNERO  che costringe a rimanere altrimenti gli occupati sarebbero in grossa flessione dato che  se ci fossero stati i pensionamenti corretti  questi non sarebbero stati sostituiti . banche fallite . vero pure al tempo del CAV   succedeva ma si trattava di una banca dell’entourage renzi… Come fan fallire loro le banche . da veri esperti. altro dettaglio. il cav i rolex li regalava. questo invece li riceve in regalo  e se li tiene. Ora provate a chiedergli se è l’ora che si tolga dalle palle, perchè nessuno lo ha invitato.

  4.   

    renzi avoca a se persino le nomine delle aziende che prima facevan capo al ministro del tesoro.. L’imitazione del Duce si allarga sta prendendo ormai tutto in mano sua. Il cerchio magico fiorentino  si accaparra tutto. e leggendo i giornali sembra che  sui papaboschi e paparenzi  aleggino personaggi inquietanti…….quasi quasi chiamerei…CANTONEEEEEEE. 

  5.   

    Mah! Sembra un teatrino! Ho antipatia e diffidenza verso entrambi! Si contendono la gloria? Di che? Sotto la veste patriottica nascondono entrambi interessi di parte!
    Come i ladri di Pisa (…non so perchè proprio di Pisa e non di Roma o di Bologna!): il giorno litigano e la sera vanno a rubare insieme!!!

  6.   

    L’Europa unita è stata pensata e ideata come fortezza economica e geografica. Un grande mercato unico in cui si difende la produzione interna favorita da una massa di cittadini pari quasi al doppio degli Stati Uniti e quindi in grado di creare quel volano economico/commerciale necessario per la crescita economica di tutto il continente. La difesa dei confini della macronazione europea è ovviamente parte integrante del progetto, ovvero libera circolazione di persone e merci all’interno dell’Europa, ma difesa dei confini contro l’immigrazione irregolare. Di tutto ciò non è rimasto nulla. Nessuna difesa della produzione interna smantellata dalla globalizzazione liberista, nessuna difesa dei confini grazie al lassismo e permissivismo cattocomunista figlio di un concetto di società multiculturale in pratica inesistente se non nella fantasia di chi lo promuove. Alla fine tutto implode, implode l’economia, implode la coesione sociale, il disordine la fa da padrone, ma esiste pur sempre una massa di politici che si erge in difesa di questa Europa del caos e del declino. Gli Usa nel convincere la Germania ad accettare la globalizzazione hanno introdotto in Europa un cavallo di Troia fatale. Vedendo che questo non bastava a disgregare l’Unione europea, hanno pensato di accelerare il processo destabilizzando il mondo arabo in modo da provocare un esodo verso l’Europa in grado di minare alle fondamenta la coesione sociale e la solidarietà tra i Paesi, in modo da creare un disordine destabilizzante e fatale per l’Unione Europea. L’obiettivo è evitare che nasca la vera Unione Europea in grado di competere e isolare gli Stati Uniti soprattutto se si rafforzano i legami tra Russia ed Europa. Pare che il progetto abbia successo, grazie all’ingordigia dei tedeschi e al lassismo del multiculturalismo cattocomunista. La lobby burocratica di Bruxelles sta tremando, le loro poltrone scricchiolano, capiscono che il castello sta cadendo a pezzi, ma possono fare ben poco. La domanda che in molti si stanno già ponendo è:” Cosa nascerà dalle ceneri dell’Unione Europea? Chi si approfitterà dei lunghi momenti di debolezza che seguiranno? Qui prodest?” Difficile non pensare agli USA……   

  7.   

    Congiura di palazzo , difendiamo Renzi contro i paesi nordici
    Renzi potrà avere i suoi difetti , ma lei il mio premier non me lo tacca lurido bastardo di un Juncker .
    Angela stesso discorso vuole una una mini-Schengen senza il nostro paese .
    Sono un  italiano di adozione , quindi sto con Renzi nel bene è nel male .