Libia, la grande “balla” dell’accordo sul governo di unità nazionale

Il 17 dicembre Onu e comunità internazionale avevano annunciato “la svolta”, ma sia il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, sia la Casa della iftaa libica hanno smentito l’intesa …

Il 17 dicembre Onu e comunità internazionale avevano annunciato “la svolta”, ma sia il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, sia la Casa della iftaa libica hanno smentito l’intesa

Ricordate quando, appena la settimana scorsa, a Skhirat in Marocco era stata annunciata la firma dell’accordo sul governo di unità nazionale, suggellato da una cerimonia sotto l’egida della comunità internazionale? La cerimonia si era svolta nell’hotel Amphitrite. Le delegazioni si erano riunite in un incontro a cui avevano partecipato l’inviato speciale Onu Martin Kobler e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Ma pare che fossero solo chiacchiere e che la sostanza sia diversa.

Il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, il cui Parlamento è riconosciuto a livello internazionale, Aguila Saleh, ha bocciato infatti l’accordo di unità raggiunto il 17 dicembre invitando al dialogo tutti i libici senza ingerenze e chiedendo alla comunità internazionale di non interferire. Saleh nei giorni scorsi si era incontrato a sorpresa a Malta con il presidente del Parlamento di Tripoli e insieme avevano annunciato che non avrebbero siglato l’intesa in Marocco.

Una bocciatura arriva anche dalla Casa della iftaa libica. Il Consiglio degli studi di ricerche islamiche chiede che “si rafforzi il dialogo interlibico sulla base della dichiarazione di Tunisi e della riunione di Malta dei presidenti dei due Parlamenti di Tripoli e Tobruk”, e che “la comunità internazionale pazienti e non interferisca negli affari interni libici”. Il Consiglio sostiene poi che “il documento di Skhirat è nullo e coloro che hanno apposto la loro firma ritornino sui loro passi e dimostrino saggezza”.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Globalist

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