L’aereo di Stato ha un finestrino danneggiato, Renzi a terra prende un volo di linea

Un finestrino scheggiato costringe l’Airbus A 319 dell’Aeronautica militare, in volo da Buenos Aires a Roma con a bordo Matteo Renzi, ad un atterraggio tecnico a Recife, in …

Un finestrino scheggiato costringe l’Airbus A 319 dell’Aeronautica militare, in volo da Buenos Aires a Roma con a bordo Matteo Renzi, ad un atterraggio tecnico a Recife, in Brasile.

Niente di grave ma il comandante, come da manuale, adotta le procedure standard di sicurezza e blocca l’aeromobile sul piazzale dell’aeroporto più vicino dal luogo di partenza, dopo circa tre ore di volo.

Il punto è che per la riparazione non bastano pochi minuti ed il presidente del Consiglio, avvertito dell’inconveniente solo quando l’aereo rullava sulla pista dello scalo brasiliano, deve rientrare in Italia – dopo la visita ufficiale in Argentina – per importanti impegni parlamentari. Scatta una frenetica serie di contatti con Roma. E si capisce che la via più rapida per rientrare in Europa è l’acquisto dei biglietti di un volo di linea, della Tap, la compagnia di bandiera portoghese. Che però ha come unica destinazione Lisbona. Il premier e la delegazione si imbarcano su questo volo mentre da Roma parte un piccolo jet Falcon dell’Aeronautica che in meno di tre ore arriva nella capitale portoghese. E attende lo sbarco della delegazione italiana proveniente dal Brasile.

Rapido transfert, poi il nuovo decollo con la prua che punta verso Roma. E il premier, dopo quasi 20 ore complessive di viaggio sbarca in Italia potendo così partecipare al dibattito parlamentare sul prossimo consiglio europeo. Alla fin fine la delegazione italiana ha quasi rispettato i tempi di rientro previsti dal protocollo, anche se in molti devono aver fatto un pensiero al nuovo Airbus A 340 che attende ancora di essere sdoganato in un hangar di Fiumicino. Il grande velivolo, adatto ai voli di lungo raggio e preso in leasing dal governo italiano, ha già ricevuto la livrea degli aerei del servizio di Stato. Ma serve ancora un po’ di tempo prima che gli alti livelli istituzionali e i ministri possano utilizzarlo per gli spostamenti ufficiali. Sono ancora da configurare gli interni e la disposizione dei posti a sedere in base alle specifiche richieste. E si sta completando la documentazione – si apprende – per tutte le procedure di collaudo, assistenza e manutenzione a terra.

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