Influenza, perchè è meglio vaccinarsi

E’ partita o sta partendo, come ogni anno, la campagna per la vaccinazione anti influenzale. Cominciamo subito con l’affrontare in maniera scientifica, il problema più spinoso, legato alle …

E’ partita o sta partendo, come ogni anno, la campagna per la vaccinazione anti influenzale. Cominciamo subito con l’affrontare in maniera scientifica, il problema più spinoso, legato alle presunte “complicanze” riferite durante lo scorso anno, che hanno poi condotto ad una sensibile e dannosa riduzione delle vaccinazioni anche nei pazienti a rischio. Di seguito riportiamo i risultati delle analisi compiute sui lotti dei vaccini “incriminati” forniti dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute:

“Nessuna evidenza che il Fluad® abbia causato i decessi segnalati nei soggetti vaccinati”
di Caterina Rizzo e Maria Cristina Rota – reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss

“Dal 27 novembre al 3 dicembre 2014 sono stati segnalati 13 eventi indesiderati gravi o fatali verificatisi in concomitanza con la somministrazione del vaccino antinfluenzale adiuvato Fluad®. Questo vaccino è raccomandato per l’immunizzazione attiva contro l’influenza degli anziani (di età pari o superiore a 65 anni), e dei soggetti che presentano condizioni di rischio (malattie croniche come diabete, disturbi cardiovascolari e respiratori) che li espongono a un maggior rischio di complicanze.

L’analisi delle prime 12 segnalazioni pervenute all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha messo in evidenza che nel 67% di questi casi l’età era ≥ 80 anni e che in 8 casi il decesso è avvenuto per cause cardiovascolari. Tuttavia, l’esito delle analisi preliminari effettuate sui lotti oggetto di divieto di utilizzo da parte dell’Aifa (143301 e 142701), condotti presso l’Istituto superiore di sanità (Iss) e la valutazione del rischio effettuata dal Comitato di farmacovigilanza (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee, Prac) dell’Ema (Agenzia europea del farmaco), non hanno messo in evidenza che il vaccino Fluad® sia responsabile dei decessi segnalati. (Ulteriori informazioni in questo link)

In particolare, i risultati dei test condotti in Iss confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale, escludono la presenza di endotossine e mostrano che nei lotti l’aspetto e il contenuto in antigene del vaccino del virus dell’influenza sono conformi.

Fluad® è un vaccino autorizzato in numerosi Paesi europei ed è stato ampiamente utilizzato per la stagione corrente (2014/2015) in Austria Germania e Spagna senza generare nessun segnale relativo alla sicurezza del prodotto.

Ogni giorno, secondo i dati Istat, in Italia muoiono in media 1369 soggetti di età superiore ai 65 anni. Di questi, circa il 65% muore per cause cardiovascolari, il 13% respiratorie, il 6% gastroenteriche, il 5% sistema nervoso centrale e il restante 11% per altre cause a prescindere dallo stato vaccinale. Pertanto il numero di morti segnalati dal 27 novembre al 3 dicembre rientra ampiamente nell’atteso.

È invece da evidenziare che studi pubblicati in letteratura hanno stimato che in Italia l’influenza stagionale causa ogni anno circa 8000 decessi in eccesso, di cui 1000 per polmonite e influenza, e altri 7000 per altre cause. L’84% di questi (pari a 6700 decessi per tutte le cause e 900 decessi per polmonite e influenza in media) riguarda persone di età ≥65 anni.
Pertanto appare utile ribadire che il vaccino antinfluenzale rappresenta lo strumento più efficace per la prevenzione dell’influenza e delle sue complicanze”.

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Esaminato quello che abbiamo definito come il problema più spinoso (i presunti effetti avversi di alcuni lotti di vaccino in Italia), analizziamo l’andamento dell’epidemia influenzale 2014-2015.

L’ Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ne ha comunicato, attraverso il suo sito, alcune caratteristiche salienti.  Il ceppo dominante A (H3N2) ha costituito oltre il 50% di tutti i rilevamenti di virus. È stata questa una stagione più critica del solito, specialmente perché gran parte dei virus H3N2, a causa di una modificazione antigenica, era di un ceppo diverso da quello presente nei vaccini. Al contrario, le componenti A (H1N1) pdm09 e B del vaccino hanno offerto una buona protezione contro i virus circolanti, che però sono risultati meno diffusi dell’H3N2 e hanno rappresentato rispettivamente il 14% e il 30% del totale.

L’ Ecdc ha raccomandato che la composizione dei vaccini influenzali, per la stagione 2015-2016, sia trivalente, contenente un ceppo A/California/ 7/2009 (H1N1) pdm09, un ceppo A/Svizzera/9715293/2013 (H3N2) e un ceppo B/Phuket /3073/2013.
Vediamo ora, statistiche alla mano, perchè vaccinarsi contro l’influenza. Ci viene in aiuto l’articolo apparso su doctor33.it dal titolo, Vaccinazione antinfluenzale: 40.000 morti evitate in nove anni nei soli Stati Uniti, che così si esprimeva:

“A sostegno dell’Agenzia italiana del farmaco e di tutti coloro che hanno da sempre sottolineato l’importanza della vaccinazione contro l’influenza stagionale come strumento per prevenire l’influenza e le sue complicanze, giunge ora uno studio pubblicato sulla rivista Vaccine. I ricercatori americani dei Centers for disease control and prevention di Atlanta, coordinati da Ivo Foppa, si riferiscono alla situazione statunitense e documentano come il vaccino contro l’influenza stagionale abbia impedito più di 40.000 decessi associati all’influenza nei nove anni compresi tra l’annata 2005-2006 e quella 2013-2014. Secondo le stime fornite dopo un’accurata analisi statistica, la maggior parte dei decessi associati all’influenza prevenuti dalla vaccinazione ha riguardato persone con più di 65 anni di età. L’altra fascia di età che ha tratto particolare beneficio dalla vaccinazione è costituita dai bambini fino ai cinque anni che, come gli anziani, sono ad alto rischio di complicanze influenzali gravi, che hanno i più alti tassi di ospedalizzazione e possono avere esito fatale.

Lo studio ha incluso una ripartizione dei decessi evitati per stagione da cui si evidenzia che il maggior numero di morti evitate grazie ai vaccini si è avuto durante la stagione 2012-2013, quando si sono salvate 9.400 persone, anche se proprio in quel caso l’efficacia del vaccino era stata di efficacia modesta contro i virus maggiormente circolanti, di ceppo H3N2 come quest’anno. Com’è noto, in Italia stiamo assistendo a una continua riduzione del tasso di copertura vaccinale e, anche sulla scorta di ricerche come questa, l’Aifa denuncia come un grave errore la sottovalutazione dell’impatto dell’influenza, «che è una vera e propria malattia infettiva e può causare gravi condizioni e in alcuni casi addirittura avere conseguenze fatali, soprattutto negli anziani e nelle persone affette da patologie croniche». Secondo l’Oms, le epidemie influenzali annuali causano da 3 a 5 milioni circa di casi di patologie gravi in tutto il mondo e da 250.000 a 500.000 morti, di cui 8.000 in Italia”.

Le patologie croniche più importanti di cui si parla sono le cardiopatie, il diabete e le patologie polmonari. Queste ultime sono rappresentate soprattuto dalla BPCO (Bronco- Pneumopatia Cronica Ostruttiva), nelle sue varianti di bronchite cronica e/o enfisematosa, tipica dei fumatori e di chi suo malgrado esposto a forti fattori inquinanti.

Per terminare, ricordiamo che i costi della vaccinazione sono molto inferiori rispetto a quelli da sostenere in caso di influenza complicata.

di Davide Pappalardo*

*medico chirurgo specialista in Anestesia e Rianimazione.

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11 commenti

  1.   

    @Belfagor
    @Snowden
    Francamente non lo so perchè fiocchino questi movimenti, quindi non so darvi una risposta concreta. Belfagor è stato chiarissimo nello spiegare i benefici sanitari che si sono ottenuti nel tempo con le vaccinazioni. Vale comunque sempre il discorso che, se non c’è una ragione reale per prendere un farmaco qualunque esso sia, questo non dovrebbe essere preso. Rispondevo ieri sera a Peter a proposito di un suo nipotino, che se non c’era un sospetto di epidemia di meningite, non fare il vaccino antimeningitico, non è poi così sbagliato. Ogni farmaco ha controindicazioni e possibili effetti avversi. Mario che ci dice di non essersi mai vaccinato per l’influenza, non dice un’eresia. Per quanto ne so io, non appartiene a quelle categorie a rischio di cui vi ho scritto. Perciò se beccherà l’influenza, potrà starsene a casa al calduccio, fra le coccole della moglie aspettando di guarire. Ma se soffro di broncopatia cronica ostruttiva, prima di finire tracheostomizzato ed attaccato ad un respiratore meccanico a causa di una complicazione dell’influenza, aspetto la prima siringa di vaccino disponibile.

  2.   

    Davide… Ti ringrazio per la cortese ed esauriente risposta; cerchero’ di farne buon uso.

  3.   

    Buonasera a tutti. Inizio con lo spiegare il motivo che mi ha indotto a scrivere questo articolo. Questo è il periodo in cui viene iniziata la campagna di vaccinazione anti influenzale e quindi mi sembrava importante ricordare che alcune categorie di persone, possono evitare guai grossi. Il ricordo dell’incessante numero di ricoveri nella rianimazione dove lavoro, per insufficienza respiratoria grave da riacutizzazione da Bronco-Pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), lascia pensare. Sarà stato un caso collegato alla paura della vaccinazione scatenatasi lo scorso anno? Qualche statistica pare dire di sì. Fatto sta che un gran numero di persone è morta ed un altro gran numero di persone, trascorrerà il resto della propria vita, collegata ad un respiratore domiciliare attraverso una cannula tracheostomica. Detto questo provo a rispondere alle domande di Giaguas. Le persone che si vaccinano, possono infettare i non vaccinati? La risposta è no e basta il buon senso per dimostrarlo. Il vaccino del vaiolo ha eliminato completamente la malattia. Il vaccino antipolio non mi sembra aver contagiato alcuno, ma di aver debellato la patologia. Poi una vicenda personale. Durante la pandemia dell’ influenza “suina”, H1N1, fui incaricato di occuparmi della terapia intensiva dei malati che ne avessero contratto la forma peggiore. Allo scopo, fui sottoposto al primo vaccino anti H1N1. Nesssuna delle persone a me vicine, familiari, amici eccetera, si è ammalato di questa patologia, per la quale mi ero vaccinato. Continuiamo: dalla letteratura scientifica, non mi risulta che le persone le quali si sottopongono a vaccinazione anti influenzale, diventino più suscettibili alla malattia. Infine vi lascio una considerazione sulle Big Pharma: è ovvio che da ogni patologia esse ci guadagnino. Ma, un paziente a rischio, che si vaccina e non prende una influenza con complicazioni, non risparmierà forse una cifra piuttosto considerevole per la terapia delle eventuali complicanze ? Un saluto a tutti ed un ringraziamento particolare alla Redazione di Italia.co, che mi ha dato la possibilità di scrivere questo articolo.

  4.   

    Ora sono a lavoro (breve pausa). Sarò lieto di fornire le risposte alle domande appena possibile.

  5.   

    Grande il nostro Davide , mi associo complimenti :))))))))))))))))))))))))))

  6.   

    Davide, complimenti intanto perche’ leggere l’articolo di uno che conosci come utente dello stesso sito, fa proprio piacere! Detto questo volevo farti una domanda, visto che sei esperto in materia. Io mi sono vaccinato varie volte da piccolo, ho ancora il segno del vaiolo sul braccio sinistro che si faceva ai ragazzi della nostra generazione. Poi credo di aver fatto anti-polio, anti-polline (ne soffro) sicuramente vari anni vaccino anti influenzale in eta’ adulta (3-4 anni fa) e non ricordo cos’altro da bambino (sapeva tutto mia madre ma e’ mancata anni fa). Mi spieghi per quale motivo si sta diffondendo in modo massiccio il movimento contro i vaccini, sia in Italia che nel resto del mondo? Per quale motivo la gente non capisce che senza i vaccini moriremmo ancora a decine di migliaia di malaria e di vaiolo? Ecco un link che parla di Comilva, un movimento anti-pediatri con sede a Rimini (forse e’ il lavoro segreto di roby oltre a fare il bagnino invernale al bagno 41), aspetto un tuo illuminato parere quando hai 5 minuti:

    A Rimini la sede del movimento antivaccino: “Denunciate i vostri pediatri”

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/rimini-sede-movimento-antivaccino-denunciate-i-vostri-pediat-1191450.html

    Nei giorni in cui il ministero dell’Istruzione e quello della Salute discutono sull’opportunità di vietare l’ingresso negli asili e nelle scuole dei bambini non vaccinati, emergono maggiori dettagli sul mondo neanche tanto nascosto dei militanti antivaccino. Il Corriere della Sera è andato a Rimini, città riconosciuta come la patria di un movimento che “informa” sui pericoli della vaccinazione. Si chiama Comilva ed è il Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni, una delle più importanti associazioni che si occupa di obiezione.

    Se la media nazionale per le quattro vaccinazioni obbligatorie è del 95%, a Rimini si ferma all’84%. Massimo Farneti, responsabile pediatria dell’Ausl Romagna, ha spiegato come questa sigla negli ultimi 5 anni sia passata da un’adesione marginale a numeri più alti, ma non si hanno dati ufficiali, ad esclusione dei Like sulla pagina Facebook, che ha superato il numero di 12mila.

    “Verranno a cercarci casa per casa. Voi non vaccinate? Siete degli untori e i vostri figli saranno ostracizzati, esclusi da scuola. La loro minaccia è questa. Ma non la realizzeranno mai – sono i proclami che si sentono durante l’incontro – Siamo la più forte associazione mondiale e ci sostengono in silenzio parlamentari di tutti i partiti”.

    Ed è proprio un partito, il Movimento 5 Stelle che ha organizzato un incontro – già quasi tutto esaurito – il 12 novembre a Cesena “allo scopo di mantenere l’equilibrio informativo”.

    Il banchetto informativo presente in sala, dove si può aderire al Comilva versando una quota di 180 euro, offre libri dai titoli a metà tra ansie e complottismo: “I pericoli della vaccinazione antinfluenzale”, “Contro le vaccinazioni di massa”, “Bambini super-vaccinati”.

    Il nemico da combattere è la categoria dei pediatri, accusati di non fornire tutte le informazioni sui rischi della vaccinazione: “Dal sederino rosso alla morte in culla di vostro figlio ci sono 26 diversi tipi di reazioni al vaccino. Se il vostro medico non ve le elenca una per una, denunciarlo è un obbligo”.

    A chi ha avventatamente vaccinato i propri figli viene detto “Il vaccino chiede il conto, prima o poi. E quando colpisce è un fulmine”, mentre le mamme in dolce attesa, indecise sul da farsi, vengono tranquillizzate sulla bontà del non vaccinare i futuri figli: “Vaccinare significa mantenere le malattie in circolo. E poi quanto autismo vedi in giro? Non vedi che sono in aumento? Fatti la domanda, datti la risposta”.

    1.   

      belfagor
      A proposito dell’opportunità di vietare l’entrata negli asili e nelle scuole ai bambini non vaccinati
      http://www.vacciniinforma.it/?cat=3

  7.   

    Una precisazione, i danni ( e i guadagni) sono intesi a carico delle persone e della salvaguardia della loro salute e integrità fisica e psicologica! L’aspetto economico e dei costi è un’altra cosa!

  8.   

    Davide, articolo degno di una pubblicazione scientifica su qualche rivista specialistica, ma molto più apprezzabile perché ha la capacità di essere alla portata di tutti! Effettivamente ci voleva una voce autorevole e tecnicamente competente in materia medica, dopo le dichiarazioni del ministro della salute, che ha il grosso limite di non essere neppure un’informatrice scientifica! In certi ruoli ci vorrebbero persone competenti nella materia, altrimenti i danni sono maggiori dei guadagni! Ma quale medico, con tanto di giuramento prestato, si abbasserebbe a dire le cose che fanno comodo ai politici e alle lobby?
    Un saluto,

  9.   

    Davide
    …mai fatto vaccinazione contro l’influenza, e non ho intenzione di farne in futuro…

  10.   

    Grazie Davide per il tuo apporto….
    Tra i tanti dubbi sui Vaccini la prima domanda e’ se risulti vera la possibilita’ di un vaccinato di contaminare i non vaccinati. C’e’ chi suggerisce addirittura di mettere in quarantena i soggetti vaccinati affinche’ non diffondano le patologie da cui sono protetti. Questo ho letto circa il vaccino contro morbillo, influenza, rosolia, varicella..etc.
    Secondo: sembra che chi si sottopone abitualmente al vaccino antinfluenzale diventi più suscettibile alle infezioni future. Terzo : che l’immunità indotta dal vaccino non è permanente e recenti epidemie di malattie come la pertosse, la parotite ed il morbillo si sono verificati nelle popolazioni completamente vaccinate. Quarto: che i vaccini abbiano portato ad un aumento dei focolai di malattie infettive in soggetti sia vaccinati che non. Tu ti riferivi ai vaccini antinfluenzali, ed io mi fermo qui, in quanto una marea di altri tipi sono stati ” usati” perfino dalla Cia con scopi non medici, mentre altri si sono rivelati dannosi e con effetti collaterali gravi, per questo la CDC ha attuato una informativa per i pazienti che sono avvisati dei rischi.. Crdo che il solo Vantaggio Certo sia delle Big Pharma…. Grazie e Buon Lavoro..