Immigrazione, Strasburgo condanna l’Italia

Dovrà risarcire 10 mila euro ciascuno a tre immigrati tunisini rimpatriati nel 2011. Secondo la Corte, l’Italia ha violato il divieto ai trattamenti disumani o degradanti. Politica divisa. Con …

Dovrà risarcire 10 mila euro ciascuno a tre immigrati tunisini rimpatriati nel 2011. Secondo la Corte, l’Italia ha violato il divieto ai trattamenti disumani o degradanti. Politica divisa.

Con l’Italia condannata a risarcire con 10 mila euro ciascuno tre immigrati rimpatriati in Tunisia nel 2011, si riaccende la polemica politica tra chi è aperto all’accoglienza, magari con una nuova politica Ue sull’asilo e un nuovo piano per ripartire i profughi tra i Paesi europei, e le tentazioni di isolamento sempre più forti nelle regioni che non vogliono accogliere nuove persone. La Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu), che ha sede a Strasburgo e che fa riferimento al Consiglio d’Europa, ha condannato l’Italia per l’espulsione di tre tunisini che erano arrivati a Lampedusa nel 2011. A loro dovrà essere corrisposto un risarcimento di 30 mila euro complessivi.

Secondo la Corte, l’Italia ha violato il divieto ai trattamenti disumani o degradanti, i diritti alla libertà e alla sicurezza, nonché il diritto a essere informati sui motivi della detenzione e a potere ricorrere contro la detenzione stessa. Con la condanna, gli italiani sono “cornuti e mazziati” e “presi a schiaffi”: così dicono gli esponenti di Forza Italia Daniela Santanché e Maurizio Gasparri. Il leghista Roberto Calderoli, da parte sua, definisce la Corte europea una “entita metafisica”, invitando “il governo a infischiarsene di quanto stabilito dai parrucconi di Strasburgo”.

Il vice presidente del Senato dubita però che questo accada, visto che il governo di Roma “non ha opposto alcuna resistenza ad ogni ordine proveniente dalle fumose istituzioni europee“. Tra meno di due settimane il tema dell’immigrazione sarà discusso dai ministri dell’interno dell’Ue, convocati il 14 settembre a Bruxelles per una riunione urgente. In quella sede una nuova politica sull’asilo avrà “gambe concrete”. Lo sostiene Vannino Chiti, esponente Pd e presidente della Commissione sulle politiche dell’Unione europea al Senato.

“Mi sembra che ci sia maggiore consapevolezza da parte della Germania e dell’Austria – spiega Chiti – e voglio essere ottimista sul fatto che l’Unione europea sia la grande democrazia sovrannazionale di cui abbiamo bisogno: è una prospettiva che si sta affacciando, ed alla riunione del 14 serve una risposta forte”. Intanto proseguono le polemiche sull’efferato assassinio di due coniugi a Palagonia, in provincia di Catania: il sospettato principale è un immigrato ivoriano ospite del Cara di Mineo.

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, afferma che “di fronte alla morte e al dolore di una famiglia bisogna avere il massimo rispetto e camminare in punta di piedi”, ma aggiunge: “mi permetto però di dire sottovoce che sono allibita dal comportamento di Renzi”, bollato come “vigliacco” per non voler rispondere alla figlia dei coniugi uccisi, che ha detto che la colpa della morte dei genitori è anche dello Stato.

Il Movimento 5 Stelle, invece, denuncia la gestione dello stesso Cara, indicando nel “sistema Mineo” un meccanismo che permetterebbe a partiti e malaffare di “spartirsi soldi” e di “avere un ritorno in termini di voti”. Nelle indagini sul Cara di Mineo è coinvolto il sottosegretario all’Agricoltura Ncd Giuseppe Castiglione.

DI MATTEO BOSCO BORTOLASO

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su La Presse

Tag

Partecipa alla discussione

1 commento

  1.   

    Il sangue dei siriani
    di Juan Manuel De Prada
    Traduzione: Luciano Lago
    http://www.controinformazione.info/il-sangue-dei-siriani/#more-12678

    Nelle ultime settimane, decine di miglia di rifugiati provenienti nella loro maggioranza dalla Siria cercano di entrare in Europa. I media occidentali che potrebbero definirsi mezzi di indottrinamento di massa, diffondono immagini strazianti dell’esodo, ci rivelano alcuni episodi particolarmente tragici dello stesso e ci mostrano lo sbigottimento e l’inerzia delle autorità europee che non sanno come fare fronte alla valanga umana.

    In un qualche giorno le informazioni su questo esodo massiccio potranno essere studiate come un modello di mescolanza immonda di sensibilità e cinismo che ha caratterizzato un’epoca immorale in cui si occultavano le cause e si proiettava l’attenzione sulle conseguenze.

    Per la verità risulta diabolico che ci si presenti questo tragico esodo come un un dilemma morale insolubile a cui, come europei, dobbiamo fare fronte. E con le cause si occulta la complicità dei governi europei nella catastrofe che adesso si prospetta. Perchè, per spiegare quello che accade in questi giorni, bisogna iniziare spiegando che esisteva un paese mussulmano denominato Siria dove la minoranza cristiana era rispettata e dove le intemperanze dell’islamismo erano state imbrigliate; un paese sovrano che aveva deciso di intrecciare alleanze economiche, politiche e militari con paesi vicini che il Nuovo Ordine Mondiale volle impedire a tutti i costi, visto che sfidavano i suoi piani nella regione, che esigono la piena sottomissione alle direttrici dell’anglosionismo.

    In questo modo, un paese pacifico, retto da un dittatore relativamente benevolo, è stato trasformato in una polveriera: il Nuovo Ordine Mondiale ha provveduto ad armare ed a infiltrare “ribelli” ed “oppositori” (così venivano allora definiti i fanatici islamisti che adesso vengono chiamati jihadisti), presentandoli davanti alle masse rimbecillite dai media come “oppositori” di Al-Assad; questi miliziani non soltanto sono stati armati ma sono stati anche riforniti, addestrati militarmente, dotati di appoggio logistico e gli si è fornito l’aiuto dei servizi di intelligence occidentali.

    In qualche momento, il Nuovo Ordine Mondiale ha pensato anche di irrompere avolto scoperto nel conflitto che esso stesso aveva generato, ma l’opposizione della Russia lo ha sconsigliato dal farlo; per quanto da allora ha seguito ad operare in forma mascherata, come fa in questo momento la Turchia (con la benedizione degli USA), che con la scusa di creare una “zona sicura” nelle propaggini della sua frontiera la stessa frontiera che per anni ha lasciato sguarnita per i fanatici che venivano da tutto il mondo per arruolarsi nella Jihad!) sta procedendo ad annettersi del territorio siriano ed uccidendo i curdi a mano libera, che già si sapeva fosse uno dei prediletti passatempi dei turchi.

    E mentre tutto questo accadeva, i governi europei, che non sono altro che teste di legno delle colonie democratiche che il Nuovo Ordine Mondiale ha instaurato nel vecchio continente, hanno guardato dall’altra parte. Sono rimasti muti davanti ai massacri dei cristiani siriani, hanno negato il proprio aiuto al regime di Assad, hanno finanziato le formazioni militari dei “ribelli” e degli “oppositori”, hanno guardato dall’altra parte quando i ribelli erano dotati con armi di fabbricazione europea, hanno provato fremiti di orrore quando i “ribelli” e gli “oppositori” hanno iniziato a filmare gli sgozzamenti o a far brillare con esplosivo le reliquie archeologiche.
    E adesso si portano le mani alla testa davanti all’ondata di rifugiati siriani e, come i masochisti, ci tendono la trappola di scegliere tra il buonismo filantropico e la durezza di cuore.

    Che il sangue dei siriani ricada su di voi e sui vostri figli, abiette teste di legno, felpati e viscidi individui, leccapiedi del Nuovo Ordine Mondiale.