Immigrazione, l’Austria non fa dietrofront: “Pronti a chiudere del tutto il Brennero”

“In caso estremo” l’Austria è pronta a chiudere completamente il Brennero. Lo ha detto il ministro della Difesa di Vienna, Hans Peter Doskozil. Se l’Italia continuasse a far …

“In caso estremo” l’Austria è pronta a chiudere completamente il Brennero. Lo ha detto il ministro della Difesa di Vienna, Hans Peter Doskozil. Se l’Italia continuasse a far passare i profughi e non prendesse indietro i respinti trasformando il Tirolo in “sala d’attesa”, “chiederemo all’Italia di poter controllare noi anche sul suo territorio”. Nel caso più estremo anche chiudendo i confini, ha sottolineato.

“Pronti a controllare anche il territorio italiano” – Se L’Italia continuasse a far passare i migranti e la Germania dovessero continuare a monitorare il suo confine come fatto finora “avremmo un serio problema”, ha aggiunto mettendo in guardia sul rischio di un Tirolo trasformato in “sala d’attesa”. In quel caso, ha aggiunto il ministro, “chiederemo all’Italia di poter controllare noi anche sul suo territorio”.

“Dobbiamo andare in offensiva”, ovvero “annunciare controlli di confini e creare le misure legislative” ha proseguito in riferimento dell’inasprimento del diritto d’asilo in Austria che scatterà il primo giugno. L’Austria ha fissato un tetto di 37.500 richieste d’asilo per quest’anno ma finora sono già arrivate 16.550-17.000 domande.

Fonte: TgCom24

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2 commenti

  1.   

    Postiamo anche questa  cosi siamo apposto :)))))))
     
    Svizzera, quasi dimezzate le domande d’asilo
    Le richieste nel primo trimestre di quest’anno sono state 8315, il 45% in meno rispetto all’ultimo trimestre del 2015
    BERNA – Nel primo trimestre di quest’anno sono state presentate in Svizzera 8315 domande d’asilo, in diminuzione del 45% rispetto all’ultimo trimestre del 2015. Lo ha comunicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
    Nonostante nel primo trimestre di quest’anno vi sia stata una flessione del numero di nuove domande d’asilo, gli sviluppi nelle regioni in conflitto restano incerti e la situazione migratoria molto instabile e poco prevedibile, ha sottolineato la SEM aggiungendo che è impossibile fare pronostici attendibili per il 2016, anche a causa di fattori difficilmente influenzabili lungo le rotte migratorie.
    La Confederazione e i Cantoni – ha indicato – devono considerare l’eventualità di un nuovo aumento del numero di richieste d’asilo. Queste ultime, registrate durante il primo trimestre, sono aumentate di 3826 unità rispetto al primo trimestre 2015.
    Nel solo mese di marzo – periodo in cui le nuove domande d’asilo sono state 1992, circa un quarto in meno rispetto a febbraio – i principali Paesi di provenienza sono stati l’Eritrea con 227 domande (+46 rispetto al mese precedente), l’Afghanistan con 166 (-485), lo Sri Lanka con 146 (+3), il Gambia con 143 (+26), l’Iraq con 143 (-78) e la Siria con 141 (-103).
    Nel marzo 2016, la SEM ha liquidato in prima istanza 2702 domande d’asilo, di cui 875 con una decisione di non entrata nel merito in virtù dell’Accordo Dublino, 609 con la concessione dell’asilo e 559 con l’ammissione provvisoria. Il numero di casi in corso di procedura (in giacenza in prima istanza) è diminuito di 363 unità rispetto al mese precedente.
    Nel mese di marzo 847 persone hanno lasciato la Svizzera o sono state allontanate. La Confederazione ha chiesto ad altri Stati Dublino la presa a carico di 1532 persone. 489 persone sono state trasferite nello Stato Dublino competente. Dal canto suo la Svizzera ha ottenuto 257 domande di presa a carico in procedura Dublino. 48 persone sono state trasferite in Svizzera.
     

  2.   

    Musica per le mie orecchie ,   Austria   very very good