Il potere d’acquisto delle famiglie torna ai livelli del 2007. Consumatori scettici

Secondo i dati dell’Istat a fine 2015 l’aumento è stato dell’1,4%. Adusbef e Federconsumatori: “Toni troppo ottimistici, ripartire dal lavoro”. Codacons: “La strada per tornare a quote pre-crisi …

Secondo i dati dell’Istat a fine 2015 l’aumento è stato dell’1,4%. Adusbef e Federconsumatori: “Toni troppo ottimistici, ripartire dal lavoro”. Codacons: “La strada per tornare a quote pre-crisi è ancora molto lunga”.

Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, che tiene conto anche dell’andamento dei prezzi, nel terzo trimestre del 2015 è aumentato dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% sul terzo trimestre del 2014. A renderlo noto è uno studio condotto dall’Istat. L’aumento dell’1,3% è il massimo dal secondo trimestre 2007.

Adusbef e Federconsumatori: “Dati troppo ottimistici”

“I dati rosei” diffusi dall’Istat lasciano “estremamente perplessi” Federconsumatori ed Adusbef: “dopo la fiducia dei consumatori alle stelle, ora sembrerebbe che il potere di acquisto e la spesa delle famiglie sono in netta ripresa”, scrivono in una nota i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, “un quadro troppo bello per essere vero. Purtroppo si tratta di dati ancora eccessivamente ottimistici”. “La situazione che le famiglie denunciano quotidianamente presso i nostri sportelli è ancora drammatica – sottolineano – Per averne una misura basti pensare alla diminuzione del potere di acquisto dal 2008 ad oggi ha raggiunto il -13,4%. I consumi, solo nel triennio 2012-2013-2014, hanno subito una contrazione del -10,7% (con una diminuzione complessiva della spesa di circa 78 miliardi). Di fronte ad uno scenario simile è evidente che la ripresa deve essere ben più decisa, marcata, strutturale”. Secondo Trefiletti e Lannutti, la ripresa “si potrà ottenere solo sanando la vera piaga che affligge il nostro Paese: la mancanza di lavoro ed attivando così la redistribuzione dei redditi. Per fare ciò è indispensabile un Piano straordinario da parte del governo per stanziare investimenti per l’innovazione e la ricerca, per la realizzazione di infrastrutture, soprattutto al Sud, per la realizzazione di un programma di sviluppo per il settore del turismo, vera risorsa del nostro Paese e per la messa in sicurezza del patrimonio culturale e scolastico”.

Codacons: “La strada è ancora molto lunga”

I dati diffusi oggi dall’Istat e relativi al potere d’acquisto e alla spesa delle famiglie nel 2015 dimostrano un lieve miglioramento della situazione economica dei consumatori “ma la strada per tornare ai livelli pre-crisi è ancora molto lunga”. Lo afferma il Codacons in una nota. “Il potere d’acquisto non poteva che aumentare, dopo anni di continua diminuzione che hanno fortemente impoverito le famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tuttavia l’incremento dell’1,3% è ancora insufficiente a colmare l’enorme gap con i livelli pre-crisi: dal 2007 al 2014, infatti, il potere d’acquisto degli italiani è calato del 12%, con una contrazione media della capacità di spesa pari a 1.910 euro. Per tale motivo torniamo a chiedere al governo misure in grado di incrementare con forza il potere d’acquisto delle famiglie, unica vera strada per rilanciare i consumi e garantire una ripresa solida dell’economia italiana”, conclude Rienzi.

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