Brasile, Lula: “Il disgusto per la politica lascia al potere le élite”

L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rotto il silenzio per commentare oggi il tonfo del proprio partito al secondo turno delle amministrative di domenica scorsa, …

L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rotto il silenzio per commentare oggi il tonfo del proprio partito al secondo turno delle amministrative di domenica scorsa, sostenendo che «la sfortuna di chi si distacca dalla politica è di trovarsi governato dalle élite”.

In un discorso agli studenti di una , l’ex presidente di sinistra ha invitato la platea a partecipare attivamente alla vita politica.

«Sempre di più, invece di negare la politica, dovete impegnarvi e fare politica», ha detto Lula agli studenti di una università di San Paolo.

Il secondo turno delle elezioni municipali di domenica scorsa ha fatto segnare una delle peggiori sconfitte del Partito del lavoratori dalla sua fondazione. Il partito, che nel 2012 governava in 638 comuni, è riuscito a far eleggere appena 254 sindaci.

La sconfitta più bruciante è stata a San Paolo, la capitale economica e finanziaria del Paese nonché città più popolosa, dove il sindaco uscente del Pt, Fernando Haddad, ha perso addirittura al primo turno contro l’imprenditore conservatore Joao Doria, editore di una serie di riviste di lusso diventato celebre per aver condotto la versione brasiliana del format tv “The Apprentice”, condotta negli Usa da Donald Trump.

Oltre che a San Paolo, il Pt ha subito una sonora sconfitta anche nella cosiddetta “cintura rossa” della periferia della metropoli, tradizionale feudo del partito di sinistra, travolto negli ultimi mesi da scandali di corruzione.

Lula ha anche fatto autocritica, affermando che il gruppo dirigente del Pt ha delle precise responsabilità per la crisi economica che ha investito il Paese.

«Siamo in una crisi e abbiamo le nostre responsabilità, abbiamo fatto errori», ha detto l’ex presidente-operaio, rinviato a giudizio tre volte negli ultimi due mesi per presunte tangenti.

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