Un ordigno è esploso nella capitale tedesca, morto il conducente: 43 anni con precedenti penali. Indagini a 360 gradi: l’ipotesi è quella di un’ azione della criminalità organizzata, ma non è esclusa la pista fondamentalista.
Ci sarebbe il crimine organizzato, in particolare la mafia italiana, dietro la bomba esplosa in un’auto a Berlino causando la morte del conducente. E’ quanto ipotizza la “Bild”, primo quotidiano tedesco, secondo il quale è questa, più che quella terroristica, la pista più battuta dagli inquirenti.
“Crediamo si tratti di un omicidio”, ha affermato un portavoce della procura. La polizia non ha ancora stabilito se l’ordigno esploso era stato collocato all’esterno o all’interno della Passat. L’identità della vittima “non è ancora stata accertata”, ha spiegato inoltre un portavoce all’emittente N24, anche se è emerso che si tratta di un uomo di 43 anni con precedenti per droga e violenza. A rivelarlo è ancora la “Bild”, rafforzando quindi la pista della criminalità organizzata. Secondo il quotidiano tedesco, inoltre, l’auto era intestata a una donna il cui nome potrebbe essere turco.