Alieni? Vanno cercati negli ammassi globulari, ‘sfere’ di miliardi di stelle

La vita aliena si sta probabilmente cercando nei posti sbagliati: come aveva immaginato Asimov 75 anni fa nel racconto ‘Notturno’, i luoghi che hanno le maggiori probabilità di …

La vita aliena si sta probabilmente cercando nei posti sbagliati: come aveva immaginato Asimov 75 anni fa nel racconto ‘Notturno’, i luoghi che hanno le maggiori probabilità di ospitare la vita sono gli ammassi globulari, ossia ‘sfere’ di miliardi di stelle che orbitano al centro delle galassie. Lo indica la ricerca condotta dal centro di Astrofisica di Harvard e presentata al convegno della Società di Astronomia Americana.

La vicinanza tra i pianeti in orbita attorno alle stelle degli ammassi potrebbe essere la condizione ideale per la nascita e la sopravvivenza di civiltà aliene. In questi ammassi ”i viaggi interstellari potrebbero essere relativamente facili”, osserva la coordinatrice della ricerca, Rosanne Di Stefano. ”Le distanze tra le stelle – rileva – sono infatti più brevi rispetto a quelle comuni in altre zone del cosmo”. Se, ad esempio, una civiltà è minacciata dalla morte della sua stella, ”potrebbe ‘saltare’ su un altro pianeta intorno ad un’altra stella”, osserva l’astrofisica.

Tuttavia soltanto uno degli oltre 2.000 pianeti esterni al Sistema Solare finora scoperti è stato individuato all’interno di un ammasso globulare. Ciò non significa che questi pianeti non esistano, afferma Luca Pasquini, astronomo dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), intervistato da Nature. Se gli astronomi continueranno a cercare, aggiunge, ”ci sarà spazio per scoperte molto entusiasmanti”.

I ricercatori hanno individuato dei punti negli ammassi dove le condizioni potrebbero essere abbastanza stabili perché un pianeta si formi e sopravviva per miliardi di anni. Se le stelle hanno una distanza fra loro compresa tra 100 e 1.000 volte la distanza tra la Terra e il Sole, eventuali pianeti potrebbero avere le condizioni per ospitare la vita. La prossima sfida è trovarli e il primo obiettivo possibile è l’ammasso Terzan 5, vicino al centro della Via Lattea.

Fonte: Ansa.

Foto: L’ammasso globulare NGC 6388 osservato dal telescopio spaziale Hubble (fonte: NASA, ESA, F. Ferraro/Università di Bologna)

 

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