Borsa: investitori istituzionali più nervosi, subodorano il rischio di un crollo

La recente volatilità nelle parti più prone al rischio del mercato - dalle criptovalute ai titoli tecnologici no-profit ad alto prezzo - ha riacceso le preoccupazioni di una più ampia correzione a Wall Street.

(WSC) NEW YORK – Dopo quattro mesi di guadagni, gli investitori istituzionali che hanno il portafoglio allocato sul mercato azionario statunitense stanno diventando sempre più nervosi, subodorano il rischio di un crollo.

L’indice Cboe Skew, che tiene traccia del costo della protezione azionaria (hedge) dai rischi, è balzato al livello più alto dall’agosto 2018.

L’impennata segnala che i trader di opzioni stanno diventando diffidenti nei confronti delle oscillazioni selvagge poiché il  rialzo dell’inflazione, riscontrato nelle ultime settimane, e quindi dei tassi, aumenta i timori che la Federal Reserve inizierà a ritirare il suo sostegno monetario prima del previsto. Verrebbero a mancare alla fine $120 miliardi di titoli acquistati al mese, finora una pacchia senza fine per gli speculatori che hanno scelto il mercato azionario.

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La recente volatilità nelle parti più prone al rischio del mercato – dalle criptovalute ai titoli tecnologici no-profit ad alto prezzo – ha quindi riacceso le preoccupazioni di un più ampio scrollone a Wall Street.

Anche altri indicatori dell’attività di protezione/copertura sull’azionario sono in aumento.

Le scommesse short su SPDR S&P 500 ETF Trust, un fondo che replica il benchmark azionario statunitense, hanno recentemente raggiunto il massimo da dicembre, secondo i dati di IHS Markit riportati da Bloomberg. Gli investitori istituzionali sono in ansia.

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