Varoufakis fa causa alla BCE

Nell'estate del 2015, la Banca Centrale Europea ha chiuso le banche greche come parte dei suoi sforzi per intimidire il governo di Atene a sottomettersi. Questa misura era così autoritaria e senza precedenti che la BCE ha segretamente commissionato un parere a uno studio legale privato di Bruxelles. Poi...

di Yanis Varoufakis

Nell’estate del 2015, la Banca Centrale Europea (BCE) ha chiuso le banche greche come parte dei suoi sforzi per intimidire il nostro governo a sottomettersi. Questa misura era così autoritaria e senza precedenti che la BCE ha segretamente commissionato un parere a uno studio legale privato di Bruxelles – utilizzando i soldi dei contribuenti – per scoprire se era autorizzata a farlo.

Sfortunatamente per loro, un informatore interno all’istituzione ci ha messo in guardia.

Nel 2017, a nome di DiEM25, ho presentato una richiesta di libertà di informazione per vedere quel parere legale, insieme all’allora deputato Fabio de Masi. Dopo tutto, se quel parere diceva che era legale per la BCE chiudere le banche greche, perché non condividerlo? E se diceva che non era legale, perché le hanno chiuse?

Pur avendo confessato l’esistenza di quel parere legale, si sono rifiutati di renderlo pubblico per motivi di “riservatezza”, e Fabio e io li abbiamo portati davanti ai tribunali europei. Allo stesso tempo, DiEM25 ha lanciato la campagna “Release #TheGreekFiles!”. Alla fine abbiamo perso la causa, perché i giudici dell’UE hanno appoggiato, senza sorpresa, le ridicole argomentazioni della BCE.

Ora, siamo appena stati informati che la BCE sta chiedendo oltre 20.000 euro di spese legali ai membri di DiEM25 e a Fabio, per aver osato cercare di costringerli a mostrare il parere legale che hanno acquistato con i soldi dei contribuenti – qualcosa a cui ogni europeo dovrebbe avere libero accesso.

Sì, la stessa BCE che stampa trilioni di euro a comando per consegnarli agli oligarchi e coprire la bancarotta degli Stati membri vuole spremerci finanziariamente. Non perché si preoccupino dei soldi, ma per mandare un messaggio: “Vedete cosa succede se provate a svelare quello che facciamo dietro le quinte”.

Ebbene, io dico di inviare loro un nostro messaggio: “Vedete cosa succede se cercate di impedire agli europei di fare ciò che è loro diritto”.

Quindi, come potete aiutarci? Con un paio di semplici azioni.

Innanzitutto, rinnoviamo il nostro appello alla BCE affinché rilasci i #TheGreekFiles. Firmate e condividete subito la nostra petizione per far sapere alla BCE che anche voi vorreste vedere cosa hanno comprato con i vostri soldi, ma che sembrano così intenzionati a nascondervi.

In secondo luogo, vi chiedo di mostrare solidarietà aiutando DiEM25 a coprire i costi dell’intimidazione della BCE. Sperano di vincere rovinando finanziariamente il nostro movimento. Ma se 1.000 persone che ricevono questo messaggio donano un importo anche di soli 15 euro, non solo saremo in grado di smentire le loro intimidazioni, ma contribuiremo anche a finanziare i nostri sforzi per assicurarci che nessuna istituzione europea oserà più usare queste sporche tattiche.

>>> DONA 

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