Le quattro maggiori banche statunitensi stanno abbandonando il sistema di valutazione dei finanziamenti ambientali, sociali e di governance (ESG).
Questo sistema fa parte degli “Equator Principles“, un insieme di standard minimi di settore e di tutele per le istituzioni finanziarie volte a mitigare i rischi ambientali e sociali.
Ciò riguarda soprattutto i paesi in cui vengono finanziati progetti di estrazione di combustibili fossili e l’industria mineraria.
I quattro colossi bancari americani Citi, Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo hanno ritirato la loro approvazione da questi standard.
Ciò ha provocato le proteste delle organizzazioni ambientaliste, che definiscono irresponsabili le azioni dei banchieri.
Le banche sostengono tuttavia che continueranno a soddisfare i requisiti di protezione dell’ambiente.
Nel frattempo, Bank of America ha recentemente revocato i divieti sul finanziamento di progetti di trivellazione del carbone e dell’Artico, e JP Morgan Chase ha introdotto un nuovo calcolo per i progetti che implicano la valutazione dell’impatto ambientale.
Queste manovre sono in gran parte legate alla politica: il Partito Repubblicano – controllato ormai al 90% da Donald Trump – non sostiene il sistema ESG e la quasi totalità dei fan del MAGA nega le teorie sul cambiamento climatico.
La notizia è solo l’ultimo esempio di importanti società di servizi finanziari che abbandonano le iniziative ambientali aziendali da quando i politici repubblicani statunitensi hanno iniziato a suggerire che la partecipazione potrebbe violare le norme antitrust.
Attualmente esistono 10 principi per vari aspetti dei progetti che vanno dalla due diligence iniziale ai meccanismi di reclamo. Alla domanda sull’abbandono delle precedenti direttive, Citi e Wells Fargo hanno citato una ristrutturazione da parte delle rispettive organizzazioni.