Intelligenza artificiale: la Cina batte nettamente gli Stati Uniti nei brevetti

Nel 2022 le imprese cinesi hanno depositato 29.853 domande di brevetto relative ad applicazioni di AI, rispetto alle 29.000 dell’anno precedente. Si tratta di quasi l'80% in più rispetto agli americani.

La Cina sta superando da tempo e regolarmente gli Stati Uniti nel numero di brevetti sull’intelligenza artificiale, riaffermando la determinazione della leadership di Pechino a modellare e influenzare una tecnologia che potrebbe avere ampie implicazioni per le economie più ricche del mondo.

Secondo l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (Onu), nel 2022 le imprese cinesi hanno depositato 29.853 domande di brevetto relative all’intelligenza artificiale, rispetto alle 29.000 dell’anno precedente.

Si tratta di quasi l’80% in più rispetto agli Stati Uniti, che hanno visto un calo delle domande del 5,5%.

Nel complesso, la Cina ha rappresentato oltre il 40% di tutte le applicazioni globali di intelligenza artificiale nell’ultimo anno, secondo i dati dell’agenzia affiliata alle Nazioni Unite.

Giappone e Corea del Sud completano la top list del 2022 con un totale di 16.700 domande.

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