Corea del Nord prepara nuovi test nucleari, ma le alluvioni provocano 133 morti

Le gravi alluvioni avvenute nella regione di frontiera della Corea del Nord con la Cina hanno provocato 133 morti, almeno 395 dispersi e decine di migliaia di senza …

Le gravi alluvioni avvenute nella regione di frontiera della Corea del Nord con la Cina hanno provocato 133 morti, almeno 395 dispersi e decine di migliaia di senza tetto. Lo riferiscono le Nazioni unite. Almeno 107mila persone hanno dovuto lasciare le loro case nelle aree vicino al fiume Tumen e i residenti nella regione nordorientale stanno soffrendo “grandi privazioni”, secondo i media di di stato nordcoreano.

La mobilitazione di massa di 200 giorni promossa dal governo di Kim Jong Un per rafforzare l’economia del Paese è stata ridiretta all’assistenza alle vittime dell’alluvione. Oltre 35.500 case sono state colpite dalle acque, con il 69% di queste completamente distrutte. Sono stati danneggiati 8.700 edifici pubblici, secondo l’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Più di 16mila ettari di coltivazioni sono state inondate e almeno 140mila persone hanno bisogno di aiuto urgente.

Altri missili a testata nucleare pronti al lancio

Intanto, la Corea del Nord ha completato i preparativi ed è pronta a un ulteriore test nucleare presso il sito di Punggye-ri. A sostenerlo è l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, a tre soli giorni dal quinto test atomico del regime di Kim Jong Un che ha provocato la condanna della comunità internazionale. “Abbiamo registrato segnali che la Corea del Nord ha finito i preparativi per condurre un test nucleare in qualsiasi momento nel terzo tunnel del suo sito di Punggye-ri”, ha riferito una fonte del governo rimasta anonima alla Yonhap.

“Le autorità di intelligence a Seoul e Washington – ha continuato – sono in stretto contatto”. Il ministero della Difesa di Seoul non ha confermato al momento la notizia. La Yonhap non ha precisato quali attività siano state registrate presso Punggye-ri, che ha ospitato tutti e cinque i test nucleari precedenti.

In un comunicato in cui lodava il “successo” nel test di venerdì 9 settembre, Pyongyang parlava anche di “ulteriori misure” per accrescere la capacità d’impatto nucleare “in qualità e quantità”. Il test del 9 settembre, secondo gli esperti, avrebbe coinvolto l’ordigno più potente mai provato dal Nord, per una potenza di circa 10 chilotoni. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha iniziato un lavoro per delineare nuove misure contro Pyongyang. Mentre Seul ha fatto sapere di avere pronto un piano “per radere al suolo la Corea del Nord” qualora i test continuassero e diventassero sempre più pericolosi per la vita dei propri cittadini.

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