Usa, droghe uccidono come un ’11 settembre’ ogni 3 settimane

Ogni giorno 142 persone muoiono per overdose: ecco i dati della Commissione sugli oppiacei voluta da Trump.

“E’ come se l’11 settembre avvenisse ogni tre settimane”: con questa amara considerazione, la Commissione sulla crisi legata all’abuso di droghe negli Stati Uniti, voluta e istituita da Donald Trump lo scorso marzo, ha chiesto al nuovo presidente che l’epidemia da oppiacei venga considerata una emergenza nazionale.

Ogni giorno negli Usa muoiono 142 persone per overdose. Si tratta di una catastrofe sociale che il panel guidato dal governatore del New Jersey, Chris Christie, ha illustrato in un documento di 10 pagine. Seguendo i dati forniti dai Centri di Prevenzione e Controllo delle Malattie, la prescrizione di oppiacei è quadruplicata dal 1999. Dal 1999 al 2015 sono morte 560mila persone per motivi legati all’abuso di droga, una cifra pari a quella dell’intera popolazione di Atlanta, in Georgia.

Ormai i decessi per overdose sono superiori a quelli per incidenti automobilistici e omicidi legati alle armi da fuoco calcolati insieme. “Noi sappiamo che si tratta di una crisi, lo sanno le famiglie che vivono in questo Paese, lo sa anche il presidente degli Stati Uniti”, ha detto Christie presentando il rapporto. Dietro la decisione di istituire una commissione, l’obiettivo di trovare nuovi strumenti da mettere in mano al governo federale per combattere questa epidemia.

Uno dei punti più importanti della nuova strategia sarà quello di dotare le forze dell’ordine di Naloxone, un farmaco utilizzato per bloccare un’overdose. “Si tratta della prima linea di difesa”, si legge nel rapporto. È un’idea non del tutto nuova, perché nel 2016 anche l’allora presidente Obama aveva dato vita a misure che aumentassero l’accesso al Naloxone. Politica poi ripresa e promossa, durante la campagna elettorale, anche dalla candidata democratica alla presidenza, Hillary Clinton. Inoltre, considerare questo problema un’emergenza nazionale, permetterà al ministro della Salute, Tom Price, di negoziare prezzi più economici per questi farmaci.

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