Impeachment e Russian Connection: Deutsche Bank fa muro sui prestiti a Trump

La procedura per far dimettere il presidente degli Stati Uniti si sta arricchendo di un nuovo capitolo, i prestiti per gli affari in Russia che il colosso tedesco …

La procedura per far dimettere il presidente degli Stati Uniti si sta arricchendo di un nuovo capitolo, i prestiti per gli affari in Russia che il colosso tedesco sull’orlo del crack Deutsche Bank avrebbe elargito al palazzinaro e gestore di casino’ Donald Trump. Secondo alcuni rumor sarebbe coinvolto anche il reato di riciclaggio di denaro sporco.

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Membri del Congresso USA hanno chiesto in una lettera se i prestiti a Trump siano stati garantiti dal governo russo o connessi alla Russia in qualche modo, secondo diversi rapporti apparsi sui media americani.

In una lettera a John Cryan, capo del gigante bancario tedesco, i membri dell’House Financial Services Committee hanno chiesto esplicitamente alla Deutsche Bank di fornire dettagli sulle procedure interne relative al business con la Russia e sui conti personali della famiglia Trump.

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Il gruppo di deputati democratici ha scritto: “È fondamentale fornire a questo Comitato le informazioni necessarie per valutare l’ambito, i risultati e le conclusioni dei vostri controlli interni”.

La notizia era stata anticipata ieri da Reuters.

La banca tedesca in un primo momento aveva chiesto tempo per effettuare le opportune verifiche, oggi invece Deutsche Bank tramite un portavoce ha fatto sapere di avere risposto “rapidamente” alla richiesta del gruppo di deputati democratici che cercavano informazioni sui rapporti tra la banca e il presidente Donald Trump. Il portavoce ha aggiunto che  la banca non puo’ commentare sui rapporti interni di singoli clienti per cui fornire informazioni sui rapporti con terzi estranei alla banca costituirebbe una violazione delle leggi. Corollario: non un singolo particolare trapela dai tedeschi.

Dalla lettera:

We write seeking information relating to two internal reviews reportedly conducted by Deutsche Bank (“Bank”): one regarding its 2011 Russian mirror trading scandal and the other regarding its review of the personal accounts of President Donald Trump and his family members held at the Bank. What is troubling is that the Bank to our knowledge has thus far refused to disclose or publicly comment on the results of either of its internal reviews. As a result, there is no transparency regarding who participated in, or benefited from, the Russian mirror trading scheme that allowed $10 billion to flow out of Russia.  Likewise, Congress remains in the dark on whether loans Deutsche Bank made to President Trump were guaranteed by the Russian Government, or were in any way connected to Russia. It is critical that you provide this Committee with the information necessary to assess the scope, findings and conclusions of your internal reviews.

Poche settimane fa era circolato il draft di una lettera redatta dalla democratica Maxine Waters, dell’House Financial Services Committee, in cui si chiedevano informazioni a Deutsche Bank su uno schema di riciclaggio di denaro russo e prestiti concessi alle attività di Trump quando era provato cittadino. Il testo poi ha avuto la sua naturale evoluzione nella lettera inviata ufficialmente in questi giorni alla banca tedesca.

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Waters aveva tentato di collegare Trump al “Russian Mirror Trading Scandal” chiedendo informazioni a Deutsche Bank, sul fatto che avesse o no “garantito” oltre 300 milioni di dollari russi in prestiti fatti a Trump per la costruzione del resort di Doral Golf Florida, per un hotel a Washington DC, e un grattacielo a Chicago.

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La lettera House Financial Services Committee conclude: “In un momento in cui praticamente tutte le istituzioni finanziarie si rifiutavano di prestare soldi a Trump dopo che i suoi busines erano finiti varie volte in bancarotta, Deutsche Bank invece ha continuato a farlo, anche dopo che il Presidente ha citato in giudizio la Banca e ha fatto default su un vecchio prestito – al punto che il suo gruppo Trump Organization oggi ha un debito stimato verso Deutsche Bank di oltre $340 milioni”.

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