Con il primo taglio di tassi in 7 anni, BOE indica ‘cambiamenti colossali’ (in peggio) in Europa

Il fatto che la Banca d’Inghilterra abbia tagliato per la prima volta in sette anni dello 0,25% (da 0,50 a 0,25%) i tassi d’interesse per fronteggiare qualsiasi possibile …

Il fatto che la Banca d’Inghilterra abbia tagliato per la prima volta in sette anni dello 0,25% (da 0,50 a 0,25%) i tassi d’interesse per fronteggiare qualsiasi possibile rallentamento economico derivante dalla Brexit indica un vero e proprio rallentamento in Europa, ha detto Mark Lehmann, president di JMP Securities, in un’intervista alla CNBC.

“Molte di queste mosse indicano un rallentamento in Europa e un cambiamento colossale di quello che ci aspettiamo da lì”, ha detto Lehmann su “Squawk Box”.

“Penso che il mercato stia andando a puntare di nuovo agli Stati Uniti … per il quarto trimestre”, ha detto Lehmann, aggiungendo anche che si aspetta un “ottimo 2017” per i titoli azionari americani e il mercato delle offerte pubbliche di acqusito (IPO).

La Bank of England ha annunciato un aumento di quasi $80 miliardi di dollari nel programma di acquisto di obbligazioni, noto come quantitative easing, a $573 miliardi. La BOE ha ridotto le aspettative di crescita in UK per il 2017, citando “sostanziale incertezza”, dopo che gli inglesi hanno votato in favore dell’uscita dall’Unione Europea nel referendum di giugno.

La sterlina ha accusato il colpo, perdendo -1,5% a $1.31, il pound comunque rimane a un livello superiore al minimo storico di 31 anni di 1.28 toccato subito dopo l’esito del referendum, ma viaggia su -15% rispetto a 1 anno fa.

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Commento di Azad Zangana, Senior European Economist & Strategist di Schroders

La Bank of England ha tagliato i tassi per la prima volta in sette anni, dallo 0,5% allo 0,25%. Il Comitato di Politica Monetaria (MPC) ha inoltre deciso di far ripartire il piano di allentamento quantitativo (QE), aggiungendo 60 miliardi di sterline allo stock attuale di asset detenuti, pari a 375 miliardi: si tratta del primo rafforzamento del QE in quattro anni. E’ stato poi introdotto un nuovo piano di finanziamento (Term Funding Scheme) per aiutare le banche a far arrivare alla clientela il taglio dei tassi; saranno infine acquistati anche 10 miliardi di sterline in obbligazioni societarie, nell’arco dei prossimi 18 mesi, per far abbassare direttamente i costi di finanziamento tramite i mercati del credito.

L’impatto di Brexit

I timori sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea sembrano aver colpito la fiducia di famiglie e imprese, che hanno sospeso importanti decisioni di spesa e investimento. Presentando il report trimestrale sull’inflazione, la BoE ha tagliato nettamente le stime di crescita del PIL per il 2017, dal 2,3% a solo lo 0,8% (in linea con le nostre stime). La Banca ha poi aumentato la previsione sull’inflazione di breve termine e si aspetta che il deprezzamento della sterlina possa far aumentare il costo delle importazioni, andando poi a spingere al rialzo i prezzi dei beni.

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Comento di Timothy Graf, Responsabile Macro Strategy di State Street Global Markets EMEA.

“Considerando quanto la sterlina e i tassi britannici erano già scesi, era difficile sorprendere il mercato, ma sembra che la Bank of England ci sia riuscita. Sembrano più preoccupati per la prospettiva di una recessione profonda di quanto la mancanza di azioni del mese scorso abbia lasciato intendere. Sono sorpreso che la Bank of England abbia deciso di implementare diverse misure per affrontare il problema in una fase così precoce, ma dati i cali decisi che abbiamo già visto nei sondaggi, probabilmente anticipa altre cattive notizie”.

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Arriva l’atteso taglio dei tassi d’interesse in Gb: la Bank of England ha deciso di abbassarli dallo 0,5%, allo 0,25, nuovo record storico. La misura – gia’ preannunciata dal governatore Mark Carney, ma poi rinviata a sorpresa il 14 luglio – e’ interpretata come uno stimolo all’economia britannica sullo sfondo delle incertezze della Brexit, il divorzio dall’Ue votato col referendum del 23 giugno, e dei nuovi allarmi su una possibile recessione.

La Boe ha deciso anche di ampliare il piano di acquisti di asset da 375 miliardi di sterline a 435 miliardi. La decisione di pompare altri 60 miliardi di sterline nell’economia è stata presa per contrastare le incertezze del dopo-Brexit. Con questa somma, il totale del programma di quantitative easing nel Regno Unito sale a 435 miliardi di sterline, circa 520 miliardi di euro. Da notare che un componente del Comitato di Politica Monetaria della BoE ha votato contro il taglio dei tassi e tre contro l’incremento del Qe.

Boe taglia stime Pil 2017 da 2,3% a 0,8%  – La Bank of England ha tagliato drasticamente le stime sul Pil per il 2017 portandole da 2,3% a 0,8% e per il 2018 da 2,3% a 1,8%. Confermate le previsioni di crescita per il 2016 al 2%. La Banca centrale britannica ha evidenziato come la Brexit abbia ridimensionato l’outlook sull’economia del Regno Unito e vede per il trimestre in corso una crescita di appena lo 0,1%. In scia all’indebolimento della sterlina, la Boe si attende un rialzo dell’inflazione all’1,9% nel terzo trimestre del 2017 dalla precedente stima di +1,5%, per poi arrivare al 2,4% in un orizzonte di 2-3 anni. (Ansa)

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